Sei solo mia

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Titolo: Sei solo mia

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Titolo: Sei solo mia

Genere: Romanzi rosa

AutriceSara99Costa

Buona serata a tutti/e!

Su questa storia che sto per recensire, avrei talmente tante cose da dire che non so da che parte iniziare, e temo che, dato la loro quantità, questa recensione risulterà un po' lunghetta, perdonatemi! Vedrò di cominciare con ordine, partendo dalla presentazione che la stessa autrice fa della protagonista.

Megan Davis è una ragazzina di diciassette anni dal viso angelico, la definisce una brava ragazza. Brava ragazza? Sinceramente, su questo aspetto avrei qualcosa da ridire, ma andiamo avanti.

Megan è sul proprio letto in un mare di lacrime, ha appena lasciato il suo ragazzo perché lui l'ha tradita. Fortuna che le sue amiche sono lì con lei pronte a sostenerla, e ad aiutarla a prepararsi per la cena che si terrà quella stessa sera a casa del migliore amico di suo padre. Purtroppo non può mancare, in quanto si festeggia l'apertura della nuova azienda di automobili che suo padre ha aperto in società con il suo amico Ian Black.

Quando arriva a casa di Ian dove si svolgerà la cena, Megan va subito a salutare i suo genitori. Ma suo padre, vedendola in viso, capisce che c'è qualcosa che non va e le chiede spiegazioni. Lei tenta di non farlo preoccupare, ma data la sua insistenza, gli urla contro davanti a tutti. Per non farsi vedere piangere dagli altri, scappa al primo piano della villa, e si rifugia nello studio del padrone di casa, da cui viene raggiunta subito dopo.

E qui entra in scena lui, Ian Black. Ventottenne amico e socio di suo padre, Ian ha "una moglie cattiva che lo tradisce e un figlio".  (...)

Ian l'ha raggiunta perché la vuole, confessa di essere irrimediabilmente attratto da lei sessualmente, e da quel momento diventa un vero e proprio incubo per Megan, facendo di tutto per "conquistarla".

Questa è principalmente l'intera trama, ed è facile intuire anche solo dall'incipit che Ian riuscirà a conquistarla e ad ottenere da lei ciò che vuole: il suo corpo.

A parer mio, le situazioni che Sara descrive avvengono troppo in fretta; nel giro di due o tre capitoli, siamo già nel pieno della storia e i punti salienti in cui si svolgono i fatti che caratterizzano il racconto, si bruciano in una manciata di capitoli. Non c'è una graduale presentazione dei personaggi. Prima di conoscere veramente chi sono e come sono fatti, la narrazione è già nel clou della storia, impedendoci così di immedesimarci nei protagonisti e, di conseguenza, appassionarci alla storia stessa.

Fortunatamente, già nella presentazione, la scrittrice fa presente al lettore del contenuto altamente erotico e delle scene di sesso e sadomaso che descrive, è questa è una delle pochissime cose che ho apprezzato in questo racconto. Anche perché, aldilà delle scene di sesso ivi raccontate, non so se la scrittrice si rende conto della gravità della storia che ha cercato di raccontare. Il primo approccio di Ian verso Megan è un blando tentativo di violenza sessuale, aggravato dal fatto che lei è minorenne.

E ok, ognuno ha il diritto di scrivere quello che vuole, effettivamente lei avvisa dei contenuti di questo tipo, ma si possono capire molte cose di una persona leggendo tra le righe di ciò che scrive...

In questo racconto, ben presto, anzi, quasi subito, Megan si sente eccitata dalle avances esplicite di Ian, nonostante lui sia sposato, molto più grande di lei e amico di suo padre. Questa situazione dovrebbe spingerla a provare ribrezzo per le sue avances, fatevelo dire da una che ha subito una situazione simile, ma Megan non riesce più di tanto a mantenere le distanze da Ian.

Forse perché non è esattamente la brava ragazza che l'autrice aveva detto di lei?

Avevo avuto questa impressione già da come si rivolge a suo padre durante la cena, quando gli urla contro e poi scappa a piangere. Se lo avessi fatto io a diciassette anni,  mio padre mi avrebbe dato un malrovescio da fammi girà tarmente tanto che mi mà mi riconosceva dai 'arzini! (scusate, ogni tanto l'indole livornese prende il sopravvento).

Anche il fatto stesso che, dal momento che Ian ci prova con lei, Megan sembra del tutto dimentica del suo ex. Ma come, fino a pochi minuti prima piangeva disperata per lui...

Anche il personaggio di Ian non ha un profilo caratteriale ben definito: sembra un uomo tutto d'un pezzo e sicuro di sé, ma il fatto che si intrufoli di soppiatto nella camera di una ragazzina di diciassette anni, e che poi si nasconda dentro l'armadio per non farsi scoprire, mi dimostra che sia tutto tranne che un vero uomo. Se prima avessi avuto un'attrazione nei suoi confronti, con questo gesto, mi sarebbero cascate le braccia... 

Tralasciando la trama e i protagonisti, il modo in cui è stato scritto fa capire quanto l'autrice abbia dato pochissima importanza alla forma.

I dialoghi non sono descritti bene. Sarebbe bene, come avevo già scritto in un commento, che ad ogni nuovo personaggio che parla, la descrizione vada a nuovo capoverso, in modo da non confondere il lettore.

Anche a livello grammaticale, l'intera storia è piena di refusi, errori ripetuti che fanno capire ulteriormente quanto poca attenzione ci abbia messo l'autrice nello scrivere. Ad esempio, un errore tra tutti è l'uso del verbo "aprire". Essendo il racconto in prima persona e in tempo passato, dovrebbe essere "aprii.

Io aprii - Tu apristi - Egli aprì....

Molte preposizioni sono sbagliate e alcune descrizioni del tutto confuse. Per esempio, nel primo capitolo, una piccola parte dice: "Lui si avvicinò a me fino ad averlo a pochi centimetri da me". Il pronome "a me", è ripetuto due volte, e sono già troppe. È grammaticamente scorretto anche nel linguaggio parlato, figuriamoci in quello scritto...

Per non parlare della punteggiatura! Le virgole si vedono col binocolo, e non esistono i punti e virgola, perfino i punti interrogativi mancano quando ci vorrebbero. Questo è grave, perché un'errata punteggiatura può cambiare l'intero senso di un discorso.

Come avevo già fatto presente alla scrittrice, se non avessi dovuto recensirlo, avrei abbandonato la lettura già dopo il primo capitolo, ma comunque non sono andata molto avanti lo stesso.

 Assolutamente non la consiglio.

Primo, perché il modo superficiale in cui è scritto rende la lettura antipatica, e poi perché, anche se è stato messo sotto il genere "Romanzi d'amore", io non lo definirei affatto un romanzo di nessun genere, secondo me è solo la descrizione delle fantasie erotiche di una diciassettenne, scritte nero su bianco.

Cara Sara, come vedi ho riportato in maniera più esplicita quello che ti avevo detto in un commento che tu hai fatto magicamente sparire. Cancellare i commenti degli altri non va contro le regole di Wattpad, ma io lo considero una grave mancanza di rispetto nei confronti dell'autrice del commento, in questo caso, nei miei confronti, soprattutto perché non ti avevo affatto offesa. Qui almeno non hai la possibilità di cancellarlo.

Un requisito fondamentale per imparare a scrivere bene è quello di riconoscere i propri errori quando ci vengono fatti presenti, e per farlo, ci vuole umiltà, che a quanto pare è una dote che sta scomparendo...

See you later...

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