Canada, 18-19 luglio 2010
<< Tanto io ormai mi sono abituato a sanguinare >>
La scritta sul muro mi si presenta davanti agli occhi a piccoli flash allucinogeni.
La scaccio ripetutamente.Sono bravo a prendere botte, a ricevere colpi e sprangate. Non mi spaventa il male fisico, ma quello morale sì, e anche parecchio.
Il sangue che cola dal naso è normale, quello che esce dall'anima mi fa paura.
Improvvisamente voglio tornare a casa, al sicuro. New York mi manca immensamente.
Lì ci sono tutte le mie sicurezze e le mie apatie."Mettiti pure comodo, torno tra cinque minuti" Anastasia mi apre la porta di una camera da letto. Forse la sua.
Mi trascino da una parte all'altra della stanza, studiando i poster appesi alle pareti e le foto sopra al comò. Sono foto artistiche e provocanti. In una in particolare Anastasia è ritratta in costume con una fascia rossa che le attraversa il corpo.
"Sono passati dieci anni da quello scatto"
Sento la voce della donna alle mie spalle.
Istintivamente lascio andare il quadretto, che ricade sul piano a testa in giù.
"Ero stata eletta Miss Reginetta al liceo" prende la foto e la riposiziona correttamente.
Un capogiro mi fa vacillare.
Anastasia mi aiuta a mettermi seduto sul letto."Spero tu abbia un buon motivo per esserti ridotto in questo stato!"
Le sue parole hanno la noia del rimprovero. Sembrano quelle di una madre o di una sorella maggiore apprensiva.
Lentamente mi lascio cadere indietro.
Disteso, a pancia in sù."Sto sanguinando" farnetico.
Anastasia si stende al mio fianco e mi osserva.
I suoi occhi percorrono con attenzione ogni centimetro del mio viso."Non vedo nessuna ferita" dice.
"Guarda meglio!" la incoraggio.
La donna scuote la testa senza capire.
Allora io sollevo una mano e la posiziono al centro del mio torace.Lei segue il mio movimento.
"Conosci un rimedio per risargire le ferite del cuore?" le chiedo, speranzoso.
Anastasia emette un paio di colpi di tosse: "Non eri tu il duro, tutto d'un pezzo, che diceva di non credere all'amore?"
"Non sto soffrendo per amore" biascico, "sto soffrendo perchè non sono capace di fare niente di buono..."
Il respiro della mia ascoltatrice si fa più profondo. Lo sento perfettamente nel silenzio della stanza.
"Non sono stato bravo a fare un'opera di carità, non sono stato bravo a custodire la fiducia di una persona a cui tenevo, non sono stato bravo a mantenere la mia parola..."
Le parole mi escono da sole. È come se le avessi trattenute per giorni, mesi, anni e poi, all'improvviso, sentissi il bisogno di buttarle fuori.
Ho rotto gli argini e non riesco più a frenarmi. Sono un fiume in piena!
"Avevo promesso a Iris un mese memorabile. Le avevo promesso sorrisi, non lacrime!
Le avevo promesso che sarei riuscito a farle amare il mio mondo, il cinema...invece eccomi qua, a frignare io stesso come un bambino per un maledetto errore!"
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L'AMORE NON ESISTE
Chick-Lit[COMPLETA] IN TUTTE LE LIBRERIE. VINCITORE di Concorsiamo 2k17 terza classificata sezione romantici. Dylan Prince e Iris Sanders sono due poli opposti, ma paralleli. Lui è uno studente della NYU, che vive per un unico sogno: quello di sfondare co...