Canada, 25 luglio 2010
"Tara è una mia compagna di corso, frequenta con me la Tisch alla NYU. Vuole diventare un'attrice e condividiamo la stessa passione per il cinema. Ero con lei la notte che ho avuto l'incidente in auto. Guidava un nostro amico, Brian, ed eravamo tutti e tre fuori controllo."
Iris mi ascolta in silenzio. E' seduta sul dondolo al mio fianco, stretta dentro il suo morbido scialle.
"Tara e Brian hanno una fissa assurda per la droga. Nella cocaina hanno trovato la loro via di fuga alla realtà. Una fuga però che li sta tutt'ora conducendo a una strada senza uscita..." sospiro, portando le mani alla testa. "A New York viviamo in un appartamento vicino all'università. I nostri genitori non hanno mai permesso a noi tre, figli di gente per bene, di dormire in squallidi dormitori, così ci hanno fatto prendere una casa tutta nostra. Non so quanto questo possa averci fatto del bene. In quella casa mi sono nascosto. Noi tutti lo abbiamo fatto. Nessun contatto con gli altri studenti, nessun coinvolgimento in attività fuori corso, nessuna confraternita o roba simile. Ho passato mesi a studiare, ubriacarmi e guardare vecchi film. Tutto questo in solitudine. O da solo o con loro tre. Questa era la regola..."
Iris mi guarda accigliata. Non so se definirla semplicemente attenta o decisamente confusa dal mio stile di vita.
"Poi c'è stato l'incidente. Ho rischiato di morire, tutti e tre lo abbiamo rischiato, in realtà. Mio padre mi ha spedito quassù per punirmi. Ero ubriaco e anche se non ero io alla guida, non è stato affatto piacevole per lui scoprire questo lato di me..."
"Tara e Brian, anche loro sono stati puniti?" La voce di Iris è debole, appena udibile se pur vicina.
"No, per loro è stato diverso. Il padre di Brian ha offuscato tutto. Ha pagato perché nessuno dei due finisse in prigione. Avevano molta roba addosso, per non parlare di quella che si erano sniffati. Sono partiti per Miami, per la vacanza che avevamo progettato di fare insieme."
Iris scuote la testa, palesemente contrariata.
"Avere una discendenza ricca alle spalle spesso è uno svantaggio. Sai, credo che il mio modo di vivere, la mia costante ricerca di qualcosa che non so neanche spiegarmi, in parte sia causato dalla mia famiglia. E questo vale anche per Tara e Brian. Per loro è addirittura peggio. Loro oltre all'inquietudine hanno anche la droga a fargli compagnia..."
Iris si mette in piedi, fa qualche passo nel giardino, poi si ferma. I suoi occhi guardano verso le montagne all'orizzonte e le sue labbra lasciano uscire di nuovo quella domanda che penso la stia ossessionando da ieri sera.
"Tara era così arrabbiata con te, perché?"
"Lei e Brian sono venuti dalla Florida per trovarmi. Credo che siano rimasti molto delusi dal mio comportamento. Non li ho accolti bene, non come si aspettavano! Cosa devo dirti? Non mi è piaciuta la loro sorpresa. Trovarmeli qui, senza che me lo aspettassi mi ha quasi infastidito. Non so cosa sia, se l'aria delle montagne, di questo posto, se la tua conoscenza, Iris, ma io non sto più bene nei panni di quel ragazzo apatico di New York, sento di avere bisogno di qualcos'altro, a dire il vero non so bene cosa..."
"Io so cosa stai cercando" dice Iris, sicura. "La tua strada, quella che possa farti ricominciare a vivere come si deve! E fidati di me, hai tutte le possibilità di trovarla. Vivi Dylan, vivi per tutte quelle cose che io non posso fare, per tutte quelle cose che tu stesso non hai fatto fino ad oggi. Vivi e smetti di pensare a quello che sei o non sei. Vivi e basta, per favore!"
Le parole di Iris mi fanno pizzicare gli occhi. Dopo la sbornia, l'abbandono di Brian e Tara, il vomito, la disponibilità di questa ragazza a parlare ed ascoltarmi, ci manca solo una mia esplosione in lacrime.
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L'AMORE NON ESISTE
ChickLit[COMPLETA] IN TUTTE LE LIBRERIE. VINCITORE di Concorsiamo 2k17 terza classificata sezione romantici. Dylan Prince e Iris Sanders sono due poli opposti, ma paralleli. Lui è uno studente della NYU, che vive per un unico sogno: quello di sfondare co...
