LXXXVII Dylan: TEMPESTA

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Canada, 26 luglio 2010

"Tu vuoi dire che Steve Cox, il tuo migliore amico Steve Cox, ti ha baciata?"

Iris mi guarda di traverso con quei suoi occhioni grandi e verdi. Intanto la pioggia cade a dirotto, sbatte sui vetri e sulla carrozzeria facendo un gran baccano.

"Perché lo ha fatto? Voglio dire...so perché lo ha fatto, lui è innamorato di te! L'ho sempre sostenuto! Solo perché lo ha fatto adesso? E tu? Tu cosa..."

"Dylan!" Iris mi frena. "Steve non è innamorato di me. Sì è vero, ha detto che mi ama ma..."

"Lui ha detto pure di amarti?"

Iris solleva gli occhi e sbuffa: "Sì, mi ha baciata e ha detto di amarmi, ma io so che non è così! Steve mi vuole solo un gran bene, proprio come io ne voglio a lui. Siamo cresciuti insieme e abbiamo affrontato le stesse cose, la stessa malattia. Non è difficile scambiare tutto questo per amore..."

Stringo forte il volante sotto alle dita. L'idea che Steve abbia baciato Iris mi provoca un vero e proprio trambusto interiore.

"So che si è comportato male con te, non avrebbe dovuto ricorrere alla violenza" prosegue lei, "ma se lo ha fatto è soltanto perché è davvero molto impaurito. Dylan, ti prego, non essere arrabbiato con lui..."

L'abitacolo è stretto in questa vecchia berlina e l'ossigeno sembra non essere abbastanza sufficiente per respirare. Sento i miei polmoni in difficoltà, costretti dentro lo sterno.
Non è facile dimenticare le botte che mi sono preso, per non parlare delle minacce e di ogni tipo di agguato. Steve è stato il mio incubo peggiore in questo soggiorno a Banff.

"Cosa c'è tra te e lui, Iris?" mi sento in diritto di chiederle.

Lei posa una mano sulla mia coscia. Le sue dita sono calde a contatto con la stoffa fredda dei miei jeans.

"Non c'è niente tra me e Steve. Quando lui mi ha baciata io l'ho respinto. Te l'ho detto e continuerò a ripetertelo all'infinito: Steve è solo un amico per me..."

Scuoto la testa, per niente convinto.

"Perché ti interessa tanto?" Iris adesso è decisa e molto seria. I suoi occhi lo sono. "Io non sono innamorata di lui, ma anche se lo fossi questo non manderebbe a monte il nostro patto. Non cambierebbe niente tra noi, quindi...perché sei così interessato a tutta questa storia?"

Dentro di me sento il cuore stringersi in una morsa, e poi il sangue pungere come se avessi nelle vene mille puntine di spillo. "Io ci sono nel mezzo" farfuglio, "Steve mi ha picchiato e ha cercato in ogni modo di allontanarmi da te. Non c'entra niente il patto, è una questione di principio!"

"Una questione di principio?" ridacchia lei.

"Sì, una questione di principio. Perché tu eri così arrabbiata con Tara? Cosa sarebbe cambiato se lei fosse stata la mia vera ragazza e se fosse rimasta qui in Canada?"

"Non avremo più potuto giocare. Io stessa non avrei più voluto farlo, per rispetto! Quindi niente più film, niente più sorprese..."

"Con Steve è stato e sarà la stessa cosa" le faccio presente, "ci ha ostacolati da sempre e continuerà a farlo! A meno che tu e lui...tu hai lasciato che ti baciasse, forse non siete proprio amici come vuoi farmi credere..."

"Io non ho amici speciali, se è questo che stai insinuando!" La voce di Iris è improvvisamente acida. I suoi occhi stretti e la sua mano di nuovo lontana da me. "Io non sono come Tara e non sono neanche come te!"

Resto in silenzio, indeciso se provare risentimento oppure lasciar correre questo brutto commento.

"Scusami" Iris porta le dita ai capelli, li sistema dietro le orecchie e torna a guardarmi. "Non volevo dirlo, sono stata ingiusta. Giuro che Steve è quasi un fratello per me. E anche per lui è così, ha solo bisogno di tempo per capirlo! Non ostacolerà i nostri piani, non ne ha alcun diritto, e poi, adesso è tutto diverso. Il mio rapporto con lui ha subito grossi danni dopo tutto quello che è successo..."

L'AMORE NON ESISTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora