LXXVIII Iris: SORPRESA

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Canada, 24 luglio 2010

Ho appena terminato la fisioterapia respiratoria e riposto tutti gli strumenti dentro al contenitore, quando un auto inchioda davanti all'ingresso, provocando un frastuono notevole e un sinistro stridore di freni.

Mi affaccio alla porta e vedo Steve uscire dalla macchina. Sembra molto agitato.

"Iris devo assolutamente parlarti!" intona a gran voce.

Alzo le sopracciglia, frastornata. "Buongiorno anche a te, Steve..." lo faccio entrare.

"Tuo padre è in casa?" si informa, guardandosi intorno.

Nego con una semplice mossa della testa.

Lui inizia a camminare avanti e indietro come è solito fare quando è nervoso poi si ferma, posa una mano contro il muro e prende un bel respiro. "Non devi vedere più Dylan" butta fuori tutto d'un fiato. "Mai più!"

Apro e chiudo la bocca, senza però emettere alcun suono.

Steve fa qualche passo verso di me. Mi guarda dritto negli occhi e dice: "Promettimi che non lo vedrai più!"

"Non posso" scuoto la testa, "io...Steve...
perché? Perché mi stai chiedendo questo? Perché ti stai comportando in modo così...così...insensato? E poi, perché ti dà tanto fastidio che io frequenti Dylan?"

Steve stringe forte la mascella. Le sue lentiggini si scuriscono fino a creare una macchia scura sopra il suo naso.

"E' per quello che hai visto ieri? Per averci colti di sorpresa mentre..."

I suoi occhi chiari indagano nei miei. "Mentre?" chiede, "mentre cosa?"

"Mentre stavamo..."

Steve respira forte. Posso vedere il suo torace alzarsi e abbassarsi in modo pesante e repentino. "Mentre stavate per fare sesso? Vedi che non riesci neanche a dirlo! E' inutile che ti inventi stupide storie di giochetti o di recite infantili! Stavi per fare sesso con lui, ecco cosa stavi per fare!"

"E anche se fosse?" Mi sorprendo della potenza della mia voce. "Cosa ci sarebbe di così sbagliato? E comunque...non stavo per fare sesso con lui, stavo per farci l'amore semmai!"

Steve ride, lo fa in modo strano, maldestro. La sua espressione e il suono della sua risata non hanno niente di divertente.

"L'amore!" alza le braccia al cielo. "Come se uno come lui potesse fare l'amore!"

Un groppo mi si ferma in gola e resta lì, impiantato. Il mio rapporto con Steve è sempre stato schietto e leale, ma ultimamente la sua presenza è così fastidiosa da provocarmi sensazioni totalmente negative.

"Cosa vuoi, Steve?" gli chiedo, ormai prossima alla disperazione.

Il mio amico si avvicina a me. Posa le sue mani sulle mie spalle e con espressione seria dice: "Voglio proteggerti, Iris. Voglio proteggere la mia migliore amica, solo questo"

"Non c'è nessun motivo per cui tu debba proteggermi"

"Dylan non è la persona che credi. Non lo conosci veramente. Qualsiasi cosa ti abbia detto, lui ti sta mentendo e ne ho appena avuto la prova" socchiude gli occhi a un passo dai miei. "Io l'ho visto" dice.

"Tu hai visto...cosa?" Il mio cuore si stringe pesantemente. Non so cosa stia covando Steve, ma ho come la sensazione che non sia niente di piacevole.

"Dylan ha una ragazza, ti sta solo prendendo in giro!"

Sospiro e abbasso le spalle. Indecisa se preoccuparmi o meno.

L'AMORE NON ESISTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora