New York, 30 ottobre 2020
"Ed eccoci qua!"
Rose posa la valigia a terra e sorride, mettendo in mostra i suoi denti irregolarmente belli.
"A quanto pare la tua vacanza è volata" infilo le mani nelle tasche, incurvando appena le spalle.
La piccola Sanders lancia uno sguardo al tabellone degli arrivi, mentre una voce echeggia nella sala d'aspetto, annunciando la partenza imminente per Calgary.
"E' stato bello passare questi giorni con te. Hai un futuro da guida turistica!" scherza, vincendo l'imbarazzo dei saluti.
"Bene! Se non dovesse andare con il film, so di cosa occuparmi" reggo il gioco, impacciato.
Intorno a noi molte persone vanno e vengono, creando un turbine di folla continuo.
Rose fa un passo verso di me e le sue labbra smettono di stirarsi in quel sorriso così giovane e malinconico.
"Andrà bene il tuo film, ne sono sicura. Ed io mi impegnerò perchè la storia che racconterai corrisponda il più possibile alla realtà. Farò del mio meglio, te lo prometto"
Sfilo le mani dalle tasche, per passarle tra i capelli. Rose mantiene gli occhi sul mio movimento, accompagnandolo con il suo sguardo dolce e al contempo determinato.
"Ho scelto te, Rose, perchè so che ne sei all'altezza. Mi stai facendo un regalo bellissimo, lo sai?"
Lei trattiene il fiato e poi lo libera fuori, lentamente. "Ci vediamo tra un paio di mesi, Dylan, sei pronto per tornare a Banff con le tue telecamere?"
"Credo di sì" annuisco.
Rose si avvicina ancora. I suoi occhi sono a un passo dai miei. La sua bocca si posa sulle mie guance, dolcemente.
"Arrivederci" dice.
Il mio cuore si ferma per un secondo, coccolato dal fresco profumo di donna tanto vicino.
"Arrivederci"
Rose riprende i manici della valigia abbandonata a terra. Si muove lenta o è solo uno strano effetto che subiscono i miei occhi. Ogni passo che compie allontanandosi, è una piccola perdita. E' come se il mio cuore avesse una mancanza. Questi giorni con lei sono stati ricchi di così tante emozioni da riempirli a pieno. Tutto ciò di cui avevo paura, ricordare, rivivere il passato sembra essersi sbiadito grazie all'energia e positività racchiuse nel corpo di una semplice ragazza.
Rose deposita il bagaglio e si dirige verso il check in. Ad ogni passo si volta e mi sorride.
I suoi capelli, raccolti in una coda alta, si muovono insieme a lei.
L'hostess le prende il biglietto e attende il documento. Rose però non è affatto concentrata in ciò che sta facendo, le cade il passaporto dalle mani, si piega svogliatamente per raccoglierlo e lo porge di nuovo. Poi, prima di oltrepassare il metal detector, si gira ancora nella mia direzione. Questa volta il suo sguardo è diverso. I suoi occhi hanno una luce nuova, particolare. Ed è un attimo, giusto il tempo di rendermi conto che sta tornando indietro, che mi ritrovo il suo corpo addosso e le sue labbra appiccicate alle mie.
"Scusa" dice, staccandosi quasi subito.
I miei occhi restano confusi nei suoi. La mia mente frastornata non riesce a mettere a fuoco ciò che è appena accaduto. Non riesce a capire questo gesto o, forse, lo capisce più di quanto osi pensare.
Rose fa un paio di passi indietro. Adesso il suo sguardo fissa il pavimento in modo colpevole.
"Non so perchè l'ho fatto" farfuglia, sotto la mia espressione decisamente attonita.
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L'AMORE NON ESISTE
ChickLit[COMPLETA] IN TUTTE LE LIBRERIE. VINCITORE di Concorsiamo 2k17 terza classificata sezione romantici. Dylan Prince e Iris Sanders sono due poli opposti, ma paralleli. Lui è uno studente della NYU, che vive per un unico sogno: quello di sfondare co...
