Canada, 21 luglio 2010
Ho appena terminato il mio turno di lavoro.
Anastasia non ha fatto troppe domande sulla mia assenza di ieri sera al Mr Grey.
Non ha neanche indagato sul mio improvviso cambio di programma. È stata piuttosto discreta e la cosa mi ha fatto piacere. Questa notte Iris mi ha perdonato e voglio gustarmi la rappacificazione in solitaria. Non appena avrò elaborato la cosa sarò il primo a raccontare alla mia nuova amica tutto quello che c'è da sapere. Infondo se ho avuto la forza di buttarmi e di non mollare è anche merito suo, e di Felicia ovviamente.
Prima di uscire dal centro passo a lasciare una firma nel registro presenze del dottor Cox. Dopodiché fuggo verso casa Sanders.
Faccio la strada a piedi. Ho voglia di sgranchirmi le gambe e respirare un po'.
A pensarci bene l'aria di montagna non è così male!
Quando arrivo al grande cancello della tenuta e scorgo la solita magnolia fiorita, mi lascio sfuggire un sorriso. Non ho mai visto niente di più bello in natura. Mi allungo a prendere un fiore e lo depongo nel taschino della mia giacca. Il profumo che emana è decisamente buono.
Suono il campanello e il signor Sanders mi apre. Resta sulla porta, facendomi segno di raggiungerlo. Percorro il viale e il giardino fino ad arrivare al suo cospetto.
"Salve!"
L'uomo infila le mani nelle tasche e ricambia il mio saluto. "Ciao, Dylan"
Mi passo le dita tra i ricci. Mi sento appena nervoso di fronte a lui. Forse per la storia che ho messo in piedi o forse perchè ho qualche vago sospetto che dietro alla faccia bonaria e sorridente di quest'uomo si nasconda un velo sottile di arguzia. Mi sembra una persona scaltra. Per un attimo ho come l'idea che possa anche aver capito che sono rimasto a dormire nella stanza della figlia, e non solo questa notte.
"Iris mi ha detto che tra voi adesso è tutto risolto" dice l'uomo.
Annuisco e tiro di nuovo indietro i capelli.
"Non è stato facile per lei, ma credo che abbia capito l'importanza del gesto che tu hai fatto nei suoi confronti" afferma.
Mi lascio sfuggire un sorriso, più per imbarazzo che per soddisfazione.
"Forse è meglio così" prosegue Mike Sanders, "sai, il fatto che per puro caso abbia scoperto tutto. Non ho mai tenuto un segreto a mia figlia per più di qualche ora!"
"Sì" ammetto. "Forse è davvero meglio così"
L'uomo si volta, fa capolino dentro l'androne e chiama Iris. Sento la voce della ragazza chiedere qualche altro secondo.
"Adesso arriva!" si rivolge di nuovo a me, " vuoi venire dentro ad aspettarla?"
Scuoto leggermente la testa. "Non si preoccupi. Attenderò qui fuori..."
"Che programmi avete per oggi?" chiede lui, trattenendosi sulla soglia. "Spero che non vi allontanerete troppo dal paese. Iris può essere chiamata in ogni momento per...ecco...per il trapianto e non vorrei..."
"Non si preoccupi" freno l'ansia dell'uomo, "non ho intenzione di portarla lontano. Faremo solo due passi..."
Mike Sanders sorride, rassicurato.
Iris esce dalla porta proprio mentre calcio via un sassolino con la punta della scarpa.
Sollevo gli occhi e resto senza fiato.
Ha messo un altro degli abiti acquistati insieme e le sta davvero magnificamente.
La gonna a pieghe le arriva fino alle ginocchia e il bustino le fascia la vita sottile.
Mi incanterei a guardare quella vita per l'eternità, se non fosse che Iris mi richiama con una debole vocina, alzando appena la mano in cenno di saluto.
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L'AMORE NON ESISTE
Чиклит[COMPLETA] IN TUTTE LE LIBRERIE. VINCITORE di Concorsiamo 2k17 terza classificata sezione romantici. Dylan Prince e Iris Sanders sono due poli opposti, ma paralleli. Lui è uno studente della NYU, che vive per un unico sogno: quello di sfondare co...
