Steph Pov
Finalmente il giorno del trasloco era arrivato.
Ho aspettato questo giorno da settimane e ora ero felicissima.
Mio padre ci ha consegnato le chiavi ieri sera e aveva già portato la maggior parte delle cose nell'appartamento.
Questa mattina, appena ci svegliammo prendemmo gli ultimi scatoloni e con la macchina di mio padre andammo verso la nostra nuova casa.
Aprii la porta e sorrisi, non potevano fare scelta migliore di questa.
"Ma quanto ci amano i nostri genitori?" disse Haley mettendo gli scatoloni sulla tavola della cucina.
Avevano scelto l'appartamento più bello di tutti.
Era un appartamento nel centro di New York, era all'ultimo piano, aveva tre stanze e in ogni stanza c'era un bagno privato. La cucina e il salotto erano enormi e in cucina c'era una finestra dove c'erano le scale antincendio.
E poi c'era la cosa più bella di tutte, il salotto aveva una finestra grandissima, fatta come una vetrata, e da lì si vedeva Central Park. Era tutto bellissimo.
"Domani sera grande festa."
"Assolutamente sì. Ci invidieranno tutti."
Annuii e iniziai a portare gli scatoloni nella mia stanza. Se domani sera volevamo fare una festa dovevo mettere in ordine tutto e doveva essere tutto pronto.
Dovevamo comprare da mangiare e da bere e dovevamo trovare un posto dove mettere le casse e le cose per la musica. Dovevamo organizzarci.
"Steph non abbiamo calcolato una cosa importante."
"Sarebbe?"
"Dovremmo almeno presentarci ai nostri vicini no? Non possiamo arrivare qui da un giorno all'altro e dare una festa."
Non aveva tutti i torti, dovevamo almeno avvertirli.
"Okay allora facciamo così, andiamo a comprare qualcosa, tipo biscotti e cose del genere, ci presentiamo e poi chiediamo se possiamo fare una festa. Che ne dici?"
"Ottima idea. Allora andiamo."
Presi la borsa e le chiavi e due ore dopo tornammo con due buste della spesa a testa e iniziammo ad andare a presentarci.
Tutti furono abbastanza d'accordo, ci mancava solo un appartamento.
Bussai e apparirono due ragazzi, forse avevano qualche anno più di noi.
"Ciao io sono Steph e lei è Haley e siamo le nuove inquiline dell'ultimo piano. Siamo qui per presentarci e.." ci guardammo e dissi "E domani diamo una festa dato che ci siamo appena trasferite. Quindi volevamo invitarvi."
I ragazzi si presentarono e accettarono la proposta.
Tornammo nel nostro appartamento e Haley disse "Ehi, domani per accogliere la gente dobbiamo inventarci qualcosa."
"E cosa diciamo? Non torna dire 'Benvenuti a casa Kene/Mason'. È troppo lungo."
"Lo so.. Dai una dice a casa Kene e l'altra a casa Mason, e lo diciamo insieme. Proviamo così, e se fa schifo cambiamo."
"Ci sto." tornammo a sistemare le nostre cose e dato che era tardi andammo a dormire.
La mattina ci svegliammo tardi, era domenica quindi niente università.
Iniziammo a spostare tutta la roba e verso le sei arrivarono Tom e Chase che ci aiutarono a sistemare le ultime cose.
Iniziarono ad arrivare le persone e noi ci mettemmo alla porta con dei vassoi in mano e man mano che arrivava la gente distribuivamo da bere, ma dopo dieci minuti ci venne subito a noia.
Suonarono al campanello e Haley andò ad aprire, speravo che fosse arrivato..
E basta Steph su!Carter Pov
Arrivai a New York verso le sette e mezza e con un taxi arrivai a casa delle ragazze.
Suonai alla porta e vidi Haley che sistemò la borsa in una stanza e poi, con tutta la calma del mondo, mi abbracciò.
"Ci voleva proprio un bel pianto sul palco eh?"
"È colpa tua stupido. Mi fai sempre piangere." disse facendo il muso.
"Sisi va bene vieni qui stupidina." Dissi attirandola a me per abbracciarla.
"Va bene sorellina hai già avuto anche fin troppa carità da parte mia per oggi.. Steph c'è?"
"Sì c'è, credo sia di là."
"Scherzo Haley, tu sei sempre qui." dissi mostrando il cuore cercando di non scoppiare a ridere mentre mi allontanavo.
"Carter."
"Sì?"
"Non farla soffrire siamo intesi?"
"Tranquilla nanetta. Non farò cazzate."
Mi scrutò per capire se ero sincero o meno ma si arrese subito.
Presi un bicchiere e quando la vidi mi avvicinai da dietro e le misi una mano davanti agli occhi "Non sei divertente Chase. Vattene."
"E se ti dicessi che ho l'alcool? Cambierebbe qualcosa?" si voltò "Solo se si tratta dell'alcool che preferisco io."
Voleva fare la furba con me, ma non ci sarebbe riuscita così facilmente.
"Fai una prova."
Prese il bicchiere e prese un sorso e io sorrisi.
"Perché sorridi?"
"Perché so che non ho sbagliato."
"E come mai ne sei così sicuro?"
La risposta giusta sarebbe 'Perché ho frequentato tante ragazze e tutte hanno gli stessi gusti' però decisi di non complicare la cosa e risposi solamente "Sesto senso."
Sorrise e mi abbracciò.
Potevo rimanere così anche per sempre..
Ma cosa sto dicendo? Ma per caso sono impazzito?
Qualcuno dietro di me tossì per attirare l'attenzione. Se è Haley la faccio fuori.
Mi voltai e vidi un ragazzo che guardava lei come se aspettasse delle spiegazioni.
"E tu chi saresti?" mi chiese guardandomi.
"Carter. E tu saresti?"
"Oh, sei il fratello della piccoletta?"
"Sì, e la 'piccoletta' ha un nome. Comunque tu chi sei?"
"Io sono Chase. Stephenie non ti ha parlato di me?"
"Perché avrebbe dovuto?"
"Perché stiamo insieme." disse mettendole un braccio intorno alle spalle.
Dovevo allontanarmi da qui. Se avevo fatto tutto questo viaggio per sentirmi dire che era fidanzata mia sorella me l'avrebbe pagata.
"Scusate." mi allontanai e andai a cercare quella cretina che mi aveva fregato di sicuro.
La vidi con quel suo nuovo ragazzo che, tra parentesi, non mi piaceva.
Le diedi una botta sulla spalla e quando si girò e mi vide arrossí "Dobbiamo parlare."
"Potresti anche presentarti no?"
Alzai gli occhi e allungai la mano per stringerla a quel tipo "Tom."
Li strinsi la mano "Sono Carter, suo fratello, e se la fai soffire ti ammazzo." dissi facendo un sorrisetto.
"Mh, scusami. Arrivo subito." mi prese da parte portandomi sul terrazzo e mi diede una botta sulla testa "Ma sei impazzito? Che problemi hai?"
"Meno di te."
"Cosa vuoi?"
"Sei una cretina sai?"
"Che ho fatto ora?"
"Sai, da Los Angeles a New York sono tanti chilometri. Potevi almeno dirmi che si era fidanzata, almeno non mi scomodavo a venire qui."
"Fidanzata? Ma cosa ti sei fumato?"
"Guarda e dimmi tu!" dissi facendole vedere Steph con quel ragazzo.
"Con Chase? Non stanno insieme. Non sono mai stati insieme e non stanno insieme nemmeno ora. Perché dici che sono fidanzati?"
"È arrivato e mi ha detto che stanno insieme."
"Lascialo stare, è un cretino. Lo fa con tutti i ragazzi che si avvicinano a lei ma a lei non interessa. A lei interessi tu e basta. Fidati di me."
Non ero tanto sicuro, se non le interessava perché non lo ha detto e non lo ha allontanato?
"Ha ragione. Dovresti darle retta più spesso."
Haley e Steph si guardarono e annuirono entrambe "Vi lascio da soli." disse mia sorella tornando dal suo ragazzo lasciandoci da soli.
STAI LEGGENDO
You are my disaster
RomanceDue ragazzi. Due anime semplici ma incasinate. Due ragazzi che non sanno come risolvere i loro problemi. Lei: Stephenie Kene, 19 anni, era la classica principessina viziata ma nei primi anni di liceo tutto cambia e la principessa viziata si colora l...