Capitolo 50

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Steph Pov
I giorni stavano passando e dal giorno della proposta tutto sembrava andare bene.
A lavoro non mi arrabbiavo più così tanto ed ero felicissima.
La scorsa settimana ci eravamo trasferiti nella nuova casa e anche se era un po' lontano dalla scuola di Luke e dai nostri posti di lavoro stavamo benissimo in quella casa. Avevamo tutto ciò che desideravamo, Luke aveva una stanza enorme ed eravamo felicissimi di essere qui insieme, come una famiglia.
Avevamo deciso finalmente la data del matrimonio, ossia a maggio.
Mancavano ancora due mesi ma Haley voleva portarmi a cercare il vestito il prima possibile.
E sempre lei mi aveva costretto a chiamare mia madre per parlarle del matrimonio e per invitarla.
Pensava che fosse una cosa giusta invitarla anche alla scelta del vestito perché era un momento a cui doveva partecipare anche lei e alla fine, dopo aver riflettuto, le ho dato retta e l'ho chiamata.
Mio padre era felice del matrimonio, gli piaceva Carter e l'unica cosa che mi ha chiesto è di poter essere il mio accompagnatore all'altare e io non ho esitato a dire di sì perché alla fine, nonostante ci vedessimo poco, lui c'è sempre stato e quando la mamma se ne è andata lui è rimasto.
A lavoro tutti sapevano del matrimonio e Christopher all'inizio non mi aveva parlato molto.
Questo pomeriggio, quando uscii dal lavoro mi diressi verso l'aeroporto con Luke per andare a prendere mia madre.
Mia mamma non aveva mai visto Luke di persona ma solo tramite webcam e lo avevo portato con me per aiutarmi a reggere la situazione.
Appena mia madre arrivò abbracciò mio figlio e poi abbracciò anche me dicendomi che le ero mancata.
Le sorrisi ma non dissi niente. Le presi la valigia e iniziammo a camminare per arrivare alla macchina.
Salimmo in macchina dove io non parlai mai.
Forse però stare in silenzio non era il modo giusto per affrontare la cosa.
"Come stai?" chiesi dicendo la cosa più banale del mondo.
"Bene. E tu?"
"Bene." dissi stringendo le mani sul volante facendo diventare le nocche bianche.
Arrivammo a casa dopo un po' e quando entrammo nel vialetto notai che mia madre stava guardando la casa.
Certo, figuriamoci se non controlla come vivo.
Parcheggiai e dopo aver preso la valigia di mia madre entrammo in casa. Carter non era ancora tornato ma speravo che sarebbe tornato presto.
Mia madre si guardò intorno e poi guardò me e io dissi "Vieni. Ti faccio vedere la casa e la tua stanza. Luke tu fai i compiti va bene?"
Lui annuì e feci fare il giro della casa a mia madre.
Salimmo al secondo piano dove c'erano le stanze e aprii la camera degli ospiti.
"Il bagno è qui. Non è grandissimo ma almeno non devi condividerlo con nessuno e puoi sistemare la tua roba nell'armadio. Se hai bisogno di qualcosa basta chiedere. Io vado di sotto ad aiutare Luke con i compiti. Quando vuoi puoi scendere." dissi cercando di essere gentile.
"Stephenie aspetta." disse lei fermandomi "Che c'è?"
"Grazie per avermi invitato qui per questo momento importante. Mi sei mancata." mi morsi il labbro e dissi "Sono felice che ti faccia piacere. Ti lascio darti una rinfrescata adesso."
Uscii dalla stanza e chiusi la porta.
Mi sei mancata.
Se le fossi mancata davvero sarebbe venuta a cercarmi prima, non dopo aver scoperto che sua figlia si sposa.
Scesi le scale e mi misi in cucina con Luke e lo aiutai con i compiti.
Mezz'ora dopo la porta si aprì ed arrivò Carter.
"Ehi." mi diede un bacio a stampo e disse "Com'è andata?"
Feci spallucce e prima di poter rispondere mia madre scese le scale.
Ottimo tempismo Sarah.
Mia madre vide Carter e le sorrise.
L'ultima volta che si erano visti lei aveva giudicato il rapporto tra Carter ed Haley e avevamo un po' discusso ma anche lui voleva che mia madre fosse qui. In fondo non aveva mai visto suo nipote.
"Carter giusto?" disse lei squadrandolo.
"Sì. È un piacere rivederla signora." rispose lui cercando di essere il più gentile possibile.
"Per favore non chiamarmi signora. Chiamami Sarah. Non sono così vecchia." disse spostandosi i capelli e ridendo.
Fa anche la divertente adesso? Vorrei ricordarle cosa era successo la prima volta che l'ha visto ma decisi di stare in silenzio.
Li lasciai parlare e andai a preparare la cena.
Dopo aver cenato mia madre decise di andare a dormire perché era stanca per il volo e io non dissi niente. Era già buono che le avessi detto 'buonanotte'.
Portai Luke a dormire e mi chiusi nel mio ufficio per lavorare al progetto che avrei dovuto portare il giorno dopo al capo.
"Vieni a dormire?"
Guardai l'orologio. Era l'una. Ero chiusa qui dentro dalle 9 e dovevo ancora finire.
"5 minuti e arrivo."
Lui annuì e chiuse la porta. Venti minuti dopo spillai i fogli e li misi dentro una cartellina azzurra che conteneva tutti i miei progetti.
Andai nella mia stanza "Per fortuna erano 5 minuti."
"È lavoro."
"Lo so. Stavo solo scherzando." chiusi la porta e iniziai a cambiarmi "Le hai parlato?"
"Non proprio."
"Prima del matrimonio ci riuscirai?"
"Forse sì forse no. Come va va."
"Okay. Già il fatto che la porti con te domani è un passo avanti."
"Dici?"
"Sì. E ricorda, se mia sorella non si fa gli affari suoi, chiamami. Ci penso io."
"Tua sorella domani sarà l'unica che potrà farmi passare una bella giornata."
"Se lo dici tu." ci addormentammo poco dopo.
La mattina dopo mi svegliai per andare a lavoro e lasciai un biglietto a mia madre dicendole che sarei tornata all'ora di pranzo per andare a cercare il vestito.
Portai Luke a scuola e andai a lavoro.
Il progetto che avevo concluso la sera prima era piaciuto e all'1 tornai a casa.
Haley mi scrisse che ci saremmo trovate fuori dal negozio alle 2, quindi ciò voleva dire uscire di casa entro mezz'ora.
Trovai mia madre in cucina a mangiare ciò che avevo preparato prima di andare a lavoro per fare prima.
"Come è andata a lavoro?"
"Alla grande." dissi aprendo il frigorifero prendendo il mio pranzo "Fra poco dobbiamo andare quindi preparati." lei annuì e andò di sopra andando nella sua stanza.
Sistemai le mie cose e venti minuti dopo eravamo in macchina.
"Ascolta tesoro, sono felice che tu mi abbia voluto qui. Non potrei volere di meglio che stare con mia figlia durante questo momento importante e.."
Cazzate cazzate cazzate. Questo è ciò che sento.
"Ascolta, chiariamo questa cosa. Oggi saremmo con la sorella di Carter. Lasciala in pace, non farle domande scomode e non giudicarla. E soprattutto chiariamo che non ti lascerò rovinare il mio matrimonio."
"Non ne ho intenzione."
"Appena rivedi Carter e quando vedi sua sorella invece di guardarli e giudicarli ringraziali, perché se non fosse per loro non saresti qui."
Lei annuì "Fidati di me. Sono pur sempre tua madre."
Trovai parcheggio davanti al negozio e dopo aver parcheggiato spensi la macchina "Non lo hai dimostrato molto bene in questi anni e fino a ora non ti dovresti ritenere degna di essere chiamata mamma. Ma penso che tu già lo sappia." presi la borsa e la guardai "Ora andiamo e se vuoi essere chiamata mamma da me comportati da madre." lei sospirò e annuì. Uscimmo di macchina e corsi verso Haley abbracciandola.
"Tesoro spero che non ti dispiaccia ma qualcuno voleva essere obbligatoriamente presente." la guardai senza capire e vidi uscire dal negozio la madre di Carter.
Andai ad abbracciarla "Che bello vederti!"
Mi staccai e lei mi guardò "Ma guardati, sei sempre più bella. Mi era mancato vederti."
"Oddio avrei voluto invitarti ma Carter mi aveva detto che eravate fuori città."
"John è fuori città, io ho deciso di venire qui. Per questo giorno importante dovevo essere qui."
Melissa non sarà stata presente troppo spesso per i suoi figli quando erano piccoli, ma rimarrà sempre una madre perfetta. Viene spesso a New York per noi e per aiutarci e per i momenti più importanti, come le gare di Haley e altro è sempre presente. Adoro questa donna.
Mia mamma tossì così per attirare l'attenzione su di lei, cosa che mi fece arrabbiare.
"Allora, vi presento mia madre, Sarah. Lei è Haley, la sorella di Carter, lei è Melissa, sua madre e.." sentimmo chiamarci e mi voltai vedendo arrivare Maddie e Mackenzie. Mentre le abbracciavo Haley e Melissa si presentarono a mia mamma.
"Mentre loro sono Mackenzie, ossia la mia nipotina, e lei è Maddie. La ballerina numero uno della scuola di Haley."
"Sì, certo. Comunque è un piacere conoscerla." disse Maddie porgendole la mano e mia madre la strinse facendo un sorriso un po' falso.
"Andiamo dentro ora che siamo tutte arrivate?"
"Sì, certo. Andiamo."

Haley Pov
Speravo davvero che a Steph non dispiacesse vedere mia madre, e come avevo pensato la sorpresa le era piaciuta.
Entrammo nell'atelier, per l'occasione, ed essendo a New York, avevamo scelto il migliore, ossia Kleinfeld. Una signora ci venne incontro e riconobbe subito mia madre.
"Benvenuta signora Mason. Come posso esserle utile?" chiese lei gentilmente guardandoci.
"Questa ragazza sta cercando un vestito per il suo matrimonio."
"Certo. Seguitemi allora al piano di sopra. Hai già un'idea?"
Steph iniziò a parlare del tipo di vestito che cercava e la signora, prima di andare a cercarlo, ci fece accomodare in una specie di salottino dove c'erano dei camerini di prova e dei divanetti.
Come era solita fare, mia madre fece portare da bere.
Il posto lo avevamo scelto insieme.
Mia mamma, possedendo un'azienda di abbigliamento molto famosa, conosceva ogni negozio di abbigliamento degli Stati Uniti e come aveva scelto il migliore atelier di Los Angeles per me ora aveva scelto per sua nuora il miglior atelier di New York.
"Quando Haley mi ha detto che l'atelier era questo non potevo crederci. È il migliore di tutta New York." disse Steph con gli occhi che brillavano di felicità.
"Oh tesoro, per i miei ragazzi questo ed altro."
La madre di Steph non gradì molto il fatto che la mamma avesse detto 'per i miei ragazzi' e potevo capirla. Forse aveva esagerato.
"Cara proviamo prima i vestiti per la madre?"
Steph stava per dire di no ma io la guardai mimando un sì.
Lei sospirò e disse "Va bene."
"Allora venite che cerchiamo qualcosa che ti possa piacere."
Loro si alzarono e poi guardai mia madre "Mamma, non credo che tu debba dire così."
"Ho esagerato?"
"Un pochino. Non si parlano da anni, non dire così in sua presenza okay? Lei ti adora ma se dici quelle cose sua madre ti odierà. E noi non vogliamo rovinare il matrimonio di Steph e Carter, giusto?"
"Hai ragione tesoro. Me ne starò zitta." le sorrisi e Steph apparí e si riferì a mia mamma "Melissa vieni anche tu! Dobbiamo decidere anche il tuo vestito!"
"E i nostri?"
"I vostri dopo. Non preoccuparti Haley, sceglierò dei vestiti perfetti."
"Non ne ho dubbi."
Poco dopo toccò a Maddie e Mackenzie e la madre di Steph tornò mentre mia madre rimase con Steph.
Cavolo, ora che cosa le dico? Non le piaccio e non so come affrontarla.
"È la prima volta che viene a New York?" dissi cercando di aprire una conversazione.
"Sì. Non pensavo che l'avrei mai vista in realtà." le sorrisi ma non sapevo come continuare la conversazione.
"Hai una bambina bellissima. Quanti anni ha?" disse poi lei dopo qualche secondo colpendomi di sorpresa.
Sorrisi "Grazie. 7 anni."
"Complimenti davvero. È stupenda. Ma da una ragazza bella così non poteva venire male. Come mio nipote direi."
"Già."
"Non pensavo che sarebbe riuscita a trovare un altro ragazzo dopo Evan."
"Direi che è stato un po' un colpo di fulmine tra di loro. Si sono piaciuti sin dal primo momento e.."
"Mi chiedo se tutto questo non stia avvenendo troppo velocemente."
"In che senso?"
"Forse è troppo presto per un matrimonio. Si sono rimessi insieme da pochi mesi. Siamo sicuri che potrà essere per sempre?"
"Io credo che sia il momento giusto. Si piacciono da anni. Sono stati solo un po' stupidi perché non si sono ricongiunti prima, ma sono perfetti insieme."
"Non prenderla sul personale, tuo fratello è adorabile, ma mi chiedo se non sta sbagliando. L'amore rende ciechi e spesso si sbaglia. Ho sbagliato anche io, non voglio che sbagli anche lei."
Aprii bocca per rispondere ma Steph mi chiamò.
"Va tutto bene?"
"Sì, certo."
"Che ti ha detto? Dimmi la verità."
"Ha detto che forse state sbagliando. Che forse è troppo presto per il matrimonio."
"Capisci perché non la volevo qui?"
"Mi dispiace. Non avrei dovuto obbligarti."
"Va tutto bene Haley. Meglio adesso che il giorno del matrimonio." annuii e poi mi provai dei vestiti fino a che non trovammo quello giusto.
Dopo un po' tornai al mio posto e toccò a Steph.
Dopo vari vestiti sbagliati uscì dal camerino e rimanemmo tutte a bocca aperta.
"Che ne dite?"
"Direi che lo hai trovato."
"Già. Lo credo anche io."
"Ti sta benissimo. Sei decisa su questo?"
"Sì. Non voglio provarne altri. Voglio questo."
"Tu non sei stata così veloce tesoro." mi disse mia madre sorridendo poi si rivolse a Steph "Sono felice. Rivestiti allora."
Steph rientrò in camerino e mia madre si alzò.
Steph uscì e mia madre salutò la commessa ringraziandola.
"Non dobbiamo pagare?"
"Non te ne preoccupare. Tua suocera ha già pensato a tutto."
"Melissa! Non posso farti pagare il vestito!"
"Spero che tu stia scherzando tesoro. Tuo padre ci ha obbligato a non pagare il locale e figurati se gli faccio pagare il vestito. Non lamentarti e accetta il mio regalo."
Lei sorrise "Grazie." e la abbracciò.
Dopo poco ci salutammo e accompagnai mia madre all'aeroporto per farla tornare a Los Angeles.

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