Sei tu la mia salvezza - Derek Hale {IN REVISIONE}

Prologo, Amalie - 1 *

Corro.
Corro veloce in un bosco fittizio, sconosciuto.
Non so da cosa sto scappando, né il perché. Sono una Cacciatrice, in genere io mi fermo e combatto, ma non questa volta.
La Spada Angelica che stringo con la mano sinistra mi illumina la strada, ed io mi sento sempre più persa in un posto che genera confusione.
Poi lo vedo e mi fermo, non posso fare altro. Un grosso mezzo tronco d'albero, un Nemeton. Lo so per certo, la sua energia è straordinaria, tanto da percepirla anche da qui.
MI avvicino cauta e su di esso vedo che c'è una ragazza dai capelli rossi. È di spalle.
Provo a chiamarla, anche se non so chi sia, ma la mia voce sembra svanita. Lei si gira comunque, come se fosse riuscita a sentirmi lo stesso. Il vento si alza e le sferza i capelli, che all'istante le coprono il viso, impedendomi di identificarla in qualche modo. Mi aspetto che dica qualcosa, qualsiasi cosa, lei invece urla, un urlo disumano.
L'urlo di una Banshee.

Di colpo scatto a sedere e mi sveglio da quello strano sogno. Decido di alzarmi e vestirmi subito, così potrò parlarne con mio padre, a colazione.
Non mi era mai capitato di sognare niente di simile, tantomeno una Banshee, che generalmente non porta mai buoni presagi.
Metto la tenuta, nera come i marchi che ho sul corpo, e subito mi avvolgo la fidata frusta intorno al polso, cercando di mettere a fuoco ogni dettaglio del sogno.
Entro in cucina legando i lunghi capelli biondi in una coda bassa e bacio la guancia di quell'uomo meraviglioso che da vent'anni si prende cura di me alla perfezione.
«Buongiorno papà.» gli sorrido mettendomi seduta.
Lui mi sorride e mi versa della spremuta.
«Buongiorno tesoro, dormito bene?»
Faccio una piccola smorfia.
«Non so, ho sognato una Banshee su un Nemeton..»
Mio padre si irrigidisce e mi guarda di colpo.
«Ha urlato? Quando ti ha vista, lei ha..»
Annuisco subito. Lui mi sembra molto nervoso, ed io inizio a preoccuparmi. Inizia a camminare su e giù per la stanza, segno che sta riflettendo.
Faccio per parlare, ma mi anticipa.
«Hai visto qualche segnale che ti facesse capire dove fossi? Non so, magari una scritta, o un cartello.»
«Beh.. mi pare di aver letto "Riserva di Beacon Hills".. ma non so..»
Annuisce, mi tira su dalla sedia e mi spinge verso le scale.
«Va a preparare le tue cose, piccola mia. Se un Banshee ti ha richiamata.. deve essere qualcosa di importante. E non puoi tirarti indietro.»
Mi bacia la fronte e torno di sopra, anche se ben confusa: devo prepararmi a questa missione al meglio se voglio portarla a termine, ed inizierò con l'informarmi il meglio possibile sul posto dove sto per andare e sul vasto -vastissimo- mondo delle Banshee.

Ho impiegato poco a prepararmi. Ho fatto qualche breve ricerca su internet, anche se so benissimo di non essere molto brava ad usarlo, come qualsiasi altra forma di tecnologia praticamente. La cittadina di Beacon Hills si trova in California, in America, e pare proprio che sia meta ambita delle specie soprannaturali. Non ci sono Istituti nelle vicinanze, quindi dovrò trovarmi anche un posto dove stare.
Non ho avuto il tempo di informarmi su possibili branchi di lupi o clan di vampiri o corti di fate presenti nella zona, originari del posto, quindi sarà tra le prime cose che dovrò scoprire una volta lì.
Mio padre mi ha procurato un cellulare, perché possiamo essere in contatto in ogni momento: è la prima volta che vado in missione da sola, veramente e completamente da sola, ma so che posso farcela. Sono ben preparata.
Una volta davanti al Portale abbraccio fortissimo mio padre, che come suo solito mi riempie di raccomandazioni -che sono davvero sempre le solite!-, lo saluto, speranzosa di poterlo riabbracciare il prima possibile, poi faccio un grosso respiro e attraverso il Portale aperto davanti a me, consapevole che si richiuderà dietro di me senza che io me ne accorga nemmeno, per portarmi in un posto sconosciuto e del tutto diverso rispetto a quello in cui mi trovo ora.
Arrivo a destinazione prima di rendermene conto.