Mi risistemai il velo attorno alle spalle, nervosa.
Dell'esasperante opulenza dei ricevimenti delle famiglie nobili di vampiri se ne aveva conoscenza persino nei livelli più profondi dei Rifugi, ma nulla avrebbe potuto prepararmi a quello sfarzo smodato.Sembrava che il Reggente di Edimburgo non avesse badato a spese nel rendere la propria Residenza un trionfo di sfolgorante lusso: il ricevimento si svolgeva nei saloni comunicanti del primo piano, dove gli ospiti si muovevano con grazia tra preziosi mobili antichi sui quali erano stati adagiati vasi ricolmi di peonie, ortensie e tulipani delicati.
Gli stucchi e i candelieri barocchi splendevano d'oro sotto i pesanti lampadari di cristallo, in un'atmosfera rubata al gran ballo di una fiaba.«Dicono che il Duca di Mowbray abbia chiesto la carica di Armand Lohlein come capo delle Risorse Alimentari» proferì uno dei vampiri che avevano accolto Gareth non appena aveva messo piede nel salone, «Il suo clan ha già il monopolio sugli Artifici. Sarebbe un vero sgarbo verso i Grosvenor se la carica gli venisse concessa.»
Gareth sorrise, una smorfia di pura circostanza sulle labbra chiare.
«Che io sappia, i Grosvenor controllano la Rete Idrica» replicò gelido, inclinando un poco il bicchiere di liquore, il tintinnio del ghiaccio a fare da eco al suo atteggiamento, «E' già un onore, oltre che un non indifferente profitto per il clan. Ma sono certo che il Reggente ascolterà il vostro consiglio, se davvero ritenete che ne abbia bisogno.»Il vampiro s'incupì.
Aveva fattezze proporzionate e un volto simmetrico, nascosto sotto una barba bruna e curata. I suoi occhi rossi brillavano di cupidigia, e dopo aver assicurato a Gareth che aveva piena fiducia nel senso di giustizia del Reggente, il suo sguardo scivolò su di me.
I lineamenti del vampiro tradirono un'avidità che aveva ben poco a che fare con il potere e il denaro, e ancora una volta mi ritrovai a rimpiangere l'impulsività con cui avevo accettato d'intervenire a quel ricevimento.Mi risistemai il velo, consapevole che svelasse più di quanto intendesse celare: la pelle era ben visibile oltre l'organza blu che costituiva il mio abito, in un intreccio di pizzo che disegnava complessi arabeschi floreali nascondendo appena le nudità.
Sentii quasi fisicamente i suoi occhi sulla curva del collo, esposta per la mancanza della folta chioma che solitamente lo copriva, e che Sara aveva legato in un nodo elaborato affinché ricadesse su una sola spalla in morbide onde.Gareth seguì il suo sguardo, ma non fece commenti. Dopotutto, era esattamente il motivo per cui ero lì, acconciata come gli altri Artifici: ero il trofeo del Princeps, simbolo della supremazia dei vampiri sui Selvatici.
Mi sfiorai la gola nuda in cerca della perla, ma naturalmente non la trovai; l'avevo lasciata al sicuro nella camera di Gareth nascosta in uno stivale, confidando nel fatto che Sara ne avesse troppo orrore per toccarli.
Avvertii una mano fresca poggiarsi con delicatezza sulla mia schiena e sobbalzai a quel contatto: il velo era così sottile da essere impalpabile.
Mai nella mia vita mi ero sentita talmente esposta, vulnerabile.Clarisse mi sorrise, comprensiva.
«Vieni con me, cara» m'invitò, sorridendo e abbagliando i presenti con la sua sola presenza, «Lascia gli uomini alla loro politica. Ho un piccolo segreto da rivelarti.»La sua voce era leggera e frivola, promettendo mere facezie femminili. Parlava con me, ma guardava Gareth: i suoi occhi di turchese sembravano sottacere un avvertimento.
Lui fece un impercettibile cenno con la testa. Un assenso.I suoi occhi mi sfiorarono per un solo istante, poi tornarono a concentrarsi sui vampiri eleganti che lo circondavano.
Così mi lasciai guidare da Clarisse nel salone, che abilmente riusciva a sottrarsi ai complimenti vuoti e alle cortesie di circostanza che gli altri Artifici le riservavano: per quanto riguardava i vampiri, si limitavano a guardarla con un curioso misto di desiderio e disprezzo.
STAI LEGGENDO
Dies Sanguinis
Vampire[ • Conclusa e in revisione • ] Anno 2204. Quando il Sole è diventato velenoso, gli esseri umani hanno cercato una soluzione nell'ingegneria genetica, mutando il DNA di alcuni soggetti per sopravvivere. La mutazione ha però dato vita a una nuova raz...