1 - Progetti -

550 12 3
                                    

E' passata una settimana dalla fine degli esami di maturità.
Non ci posso credere, finalmente mi sono diplomata!
Sono stati cinque lunghi anni di duro lavoro.
Tutti pensano che il liceo coreutico sia semplice ma non è così, richiede impegno costante e passione...tanta passione per la danza!

Qui a Milano c'è già un'afa pazzesca e ahimè dovrò sopportare sia il caldo che la solitudine perché tra una settimana mia mamma Denise e mio fratello Luca di 7 anni, partiranno per la Sardegna, mentre io rimarrò qui a Milano.
Solitamente, appena termina la scuola, partiamo per il mare. Abbiamo una modesta casetta a Porto Cervo che era dei nonni materni. Papà invece ci raggiunge ad agosto quando iniziano le sue ferie.

Quest'estate sarà diverso, devo cercarmi un lavoro che mi permette di guadagnare qualche soldino quindi rimarrò a Milano con papà.
Che tristezza!
Senza pensare che starò qualche giorno completamente sola.
Mio papà Kevin è un dirigente amministrativo di una società inglese che ha la sede principale a Londra e diverse filiali sparse per il mondo di cui una anche in Italia.
Una volta al mese, papà và in trasferta in sede dove, mensilmente, si svolge il meeting di tutti i responsabili amministrativi delle varie filiali.
Per papà è anche un' occasione per riabbracciare i suoi due fratelli che vivono ancora a lì e inoltre per rivedere i luoghi della sua infanzia.

Terminati gli studi universitari, durante l'estate dei suoi 25 anni, papà è venuto in vacanza in Italia proprio a Porto Cervo dove ha conosciuto mamma e dove si sono innamorati. Dopo 6 mesi di fidanzamento, appena papà ha ottenuto il trasferimento dalla sede di Londra a quella di Milano, hanno deciso di sposarsi per poi trasferirsi qui a Milano dove viviamo tutt'ora.
Entrambi hanno dovuto lasciare le proprie famiglie ma l'amore ha permesso loro di superare qualsiasi ostacolo.

Spero di trovare un lavoro, uno qualsiasi. Ho bisogno di questi maledetti soldi per settembre. Ho vinto una borsa di studio in un'accademia di danza moderna-contemporanea di Los Angeles e voglio aiutare i miei a sostenere le spese che dovrò affrontare per stare lì, tipo vitto e alloggio e quant'altro. Hanno fatto già parecchi sacrifici per permettermi di realizzare il mio sogno.

Ora spero che frequentando questa scuola di ballo, avrò una possibilità in più per diventare una ballerina professionista.

La danza è sempre stata il mio sogno... dall'età di 5 anni ad oggi non ho mai smesso di ballare. Non riesco ad immaginare la mia vita senza la danza. È faticoso, ci vuole molta disciplina ma è l'unica cosa che mi permette di esprimermi e di distrarmi dagli stress quotidiani. È come essere in una bolla dove mi sento isolata dal resto del mondo.

Mi riprendo dai miei pensieri e raggiungo mamma in cucina. È sempre lì, è il suo regno. Ama cucinare quanto io amo la danza.

Mi avvicino a lei per dirle:
"Mamma ricordati di chiamare zio Bruno per avvisarlo della vostra partenza."

Bruno è il fratello minore di mamma, vive e lavora a Porto Cervo in Sardegna.

Ogni anno prenota il nostro viaggio in nave, e ci riserva un'accoglienza coi fiocchi. Ci fa trovare il frigorifero di casa con la spesa fatta e la macchina con il pieno di benzina.

A Bruno piace organizzare qualsiasi cosa.
Cinque anni fa si è laureato in pubbliche relazioni e da un paio di anni, dopo aver fatto un'esperienza lavorativa a Los Angeles, gestisce un'agenzia di servizi per numerosi clienti che soggiornano in Costa Smeralda durante l'estate. È molto conosciuto nell'ambiente vip, è una persona di fiducia per molti "ricconi" che richiedono servizi di ogni tipo : servizi di catering, animatrici di mega feste, babysitter, dogsitter.

Spesso i suoi clienti sono industriali, uomini della finanza e ultimamente anche qualche attore e cantante che ha scoperto la nostra bellissima terra per trascorrere una vacanza nella massima tranquillità e riservatezza.

Mamma ancora presa ai fornelli, mi chiede:

"Elisabetta, mentre stendo, puoi chiamare tu zio Bruno?
Sai che lui ti vuole un mondo di bene, è giusto che tu stessa lo informi della tua assenza e dei tuoi progetti."

"Ok mamma, ora lo chiamo".

Prendo il mio cellullare e cerco sulla rubrica il suo contatto, seleziono zio Bruno e dopo 3 squilli sento dall'altra parte del telefono, la voce di zio.
Lo saluto e gli racconto per prima cosa dei miei progetti per settembre e infine della decisione di restare a Milano nella speranza di trovare un lavoretto.

Dopo un attimo di silenzio, zio Bruno mi risponde sospirando:

"Liz, io sono molto fiero di te e lo sai che ti stimo molto, dimostri sempre di essere più matura della tua età, però mia cara, sei giovane e devi anche pensare a divertirti."

"Lo so zio anche la mamma mi rimprovera sempre. Dice che dovrei uscire di più con le mie amiche, conoscere nuovi ragazzi e aprirmi a nuove esperienze".

"Eh già, parole sante! Non puoi non venire qui al mare! Se il problema è il lavoro, penserò io a una soluzione. Non esiste che tu passi l'estate a Milano da sola a fare chissà cosa! io non vedo l'ora di riabbracciare la mia nipote preferita!".

Era inevitabile che lo zio ci rimanesse male. Siamo molto legati tra noi in famiglia e ogni occasione è buona per passare un po' di tempo insieme visto che abitiamo lontani.

Mark My WordsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora