60 - Volo A/R

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La giornata con Jaxon, come al solito, è stata piacevole ed è passata in un lampo.

Zio Bruno mi ha appena chiamata per avvisarmi che passerà a prendermi  per riaccompagnarmi a casa e per fortuna perché altrimenti sarei dovuta tornare a piedi.😓

Magari riuscirò a capire se Justin sa della mia partenza.

Io e Jaxon, accoccolati sul divano, guardiamo uno dei suoi cartoni animati preferiti.

Sento le voci di Justin e zio Bruno provenire dall'ingresso. Devono essere tornati.

Justin si affaccia a malapena in soggiorno per salutarci. La sua voce mi fa sentire un tuffo al cuore. Vorrei tanto che mi raggiungesse per salutarmi con un abbraccio e un bacio. Mi manca tanto il suo profumo, sentire le sue braccia che mi stringono. Invece, sembra che sia intenzionato ad evitarmi.

Mi alzo dal divano sospirando e saluto Jaxon:

“Ciao, ci vediamo domattina e mi racconti come è finita questa puntata.”

“Va bene però domani facciamo qualcosa di divertente perché oggi eri troppo triste.”

Anche Jaxon ha notato il mio cambiamento di umore. Devo essere proprio patetica. 😓

Vado incontro a zio Bruno.

“Ciao zio. Com’è andata oggi?”

“Stancamente bene. Io e Justin abbiamo organizzato la festa nei minimi particolari.”

Sapere che Justin pensi a divertirsi, mi ferisce nel profondo. Chi avrà invitato? E se dovesse conoscere una nuova ragazza?

Zio mi invita a seguirlo:

“Andiamo Liz, in macchina ti dico del volo.”

Mentre seguo lo zio, mi guardo intorno in cerca di Justin. È possibile che si sia già volatilizzato?!
Sarà sicuramente in camera sua o nella stanza degli strumenti.
Anche questa occasione è persa, non mi da il tempo di fermarlo per chiedergli di parlargli. Sono certa che lo fa apposta ad evitarmi.

Salgo in macchina e sospiro.

Zio Bruno:
“Ehi cosa hai? Stai tranquilla, tutto si risolverà. Ho buone notizie da darti. Stamattina, come promesso, mentre ero in auto con Justin, ho chiamato quel mio amico che lavora in aeroporto. Mi ha già trovato i biglietti per i voli A/R. Ho avuto conferma un'ora fa.”

“Fantastico zio.” Gli rispondo.
Justin sa della mia partenza eppure nulla è cambiato.

“È riuscito a trovare l’andata per domani sera e il rientro per domenica. Starai via solo 3 giorni. Pensi di riuscire a sopportare il jetlag?” aggiunge zio Bruno.

Guardo pensierosa fuori dal finestrino. Quello che dovrei rispondere a zio Bruno è che non sopporterò stare lontana da Justin.

“Zio devo farcela. Jaxon mi aspetta.”

“Ora che abbiamo la conferma dei voli, stasera Chelsey dirà a Jaxon che starai via 3 giorni.”

“Domani gli parlerò anch'io.”

“Si, forse è meglio però domani mattina perché nel pomeriggio immagino dovrai preparare le valigie! Il volo è alle 20.30. Ti accompagno io all'aeroporto.”

“Ma zio tu non sei occupato con la festa di Justin?”

“No per domani sera è tutto a posto, Justin non avrà bisogno di me.”

Tutti i miei progetti di chiarire con Justin sono andati in fumo.

Domani sera mentre io sarò in volo per Los Angeles, lui si starà divertendo con amici e amiche.

Continuo a pensare alle parole che Justin mi ha detto l'ultima volta che ci siamo parlati o meglio lasciati.

Lui credeva nel nostro amore, ha lottato contro le mie insicurezze e i miei dubbi ma io ho rovinato tutto.

E poi quel bacio con Ricky...l'ennesima cazzata fatta solo per farlo ingelosire e il risultato qual’ è stato?

L’ho ferito e nonostante la sua richiesta, sono rimasta impassibile e muta senza riuscire a dargli una spiegazione a quello che avevo fatto. Justin si è stancato e mi ha lasciato. Un’amore non può iniziare con mille dubbi e poi… sei come tutte le altre ragazze false che conosco...le tue insicurezze hanno rovinato tutto... ora ti lascio andare.

Queste sono state le ultime cose che mi ha detto e che continuo a ripetere nella mia mente.

“Liz! Liz! Siamo arrivati!” Mi dice zio Bruno.

“Oh scusa zio, ero in sovrappensiero.” gli rispondo.

“Troppi pensieri frullano in questa testolina! Ora devi pensare solo all’audizione. Tutto il resto viene dopo. Non devi pensare ad altro” aggiunge zio Bruno.

“Hai ragione. È che in questo momento, mi è difficile.”

“Ora, fila a casa e riposati.”

Mi avvicino a zio in cerca di un abbraccio e lo saluto:

“Grazie ancora.”

Prima di entrare in casa, mi fermo a guardare la macchina dello zio allontanarsi mentre nello stesso momento papà e Luca stanno per uscire di casa per fare un giro in bici.

“Ciao papà, ciao Luca.” li saluto.

“Ciao” mi rispondono in coro.

“Ci vediamo a cena Liz.”

“Ok a dopo.”

In cucina, trovo mamma già ai fornelli.

“Ciao mamma. Cosa stai preparando di buono?”

“Faccio delle cotolette con patatine fritte.” risponde mamma.

“No!!! perché? Lo sai che non posso mangiare fritti! Diventerò una palla che rotola!”

“Non dire stupidate! Comunque se vuoi posso prepararti delle verdure con del prosciutto crudo.”

“Grazie mamma. Ora vado a farmi un bel bagno. Ho bisogno di rilassarmi.”

Prima di salire in camera, mi viene in mente di non aver ancora avvisato Jonathan della mia partenza per Los Angeles.

Sono sicura che mi ucciderà per non essere stato il primo ad essere avvisato.

Prendo il telefono dalla borsa, compongo il suo numero e aspetto che mi risponda.
Nel frattempo riempio la vasca con acqua e oli profumati, chiudo le persiane per fare buio e accendo le candele.
Sto già sognando di immergermi nell'acqua e rilassarmi.
Jonathan non risponde, così gli mando un messaggio vocale:

“Ciao Jonathan, chiamami appena puoi. È stata anticipata l'audizione all'Accademia di danza. Parto domani sera. Ciao.”









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