16 - Al campo di basket -

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Il pomeriggio è ormai finito e io e Luca torniamo a casa.
Jaxon ha chiesto a Luca di tornare un altro giorno e lui felicissimo ha accettato.
Siamo a casa e Luca fa il resoconto della giornata a mamma.
Dopo una giornata così piena, ci addormentiamo di botto.
L'indomani mattina vado in spiaggia per correre. Spero di non incontrare Justin.

Ormai sono già arrivata allo chalet e come temevo anche Justin è sceso in spiaggia per correre.
"Ciao Liz."
"Ciao Justin. "

Non mi fermo e continuo a correre sul posto.

Non so cosa dirgli...per fortuna lui interrompe il silenzio.
"Ti hanno tagliato la lingua?".

"No, semplicemente ti avevo promesso di starti alla larga e così farò."

"Beh certo invece non è la stessa cosa per Carlos o mi sbaglio?".

"Cosa vorresti dire, scusa?".

"Dovresti saperlo tu. Quanto sei ingenua!".

"Senti, lasciami stare. Sei sempre pronto ad attaccarmi. Mi sono stufata."

Senza rispondermi, si allontana. So già che dopo ci rivedremo a casa.

Alle 10 puntuale arrivo da Jaxon. È al campo di basket con Justin. Carlos è fuori per delle commissioni.

"Ciao"

Jaxon mi viene incontro.

"Ciao Liz ben arrivata! Mi dai un bacino?"

"Jaxon vieni qui e dammi un abbraccio forte".

Justin ci guarda e ci sorride.

"Justin, vuoi abbracciare anche tu Liz?".

"Jaxon non è il caso. Sono sudato e non sarebbe carino
"

In effetti Justin sta giocando a petto nudo. La sua schiena è ricoperta da parecchie goccioline di sudore.
Sarebbe bello poter asciugare io stessa la sua schiena.
A essere sincera è molto sexy. Mi vergogno dei miei pensieri. Non dovrei neanche guardarlo.

"Liz sei capace di fare canestro?" Mi chiede Justin.

"Non credo ma ci posso provare."

"Tieni la palla, prova!".

Al primo tentativo ho fallito..stessa cosa al secondo.

"Scusate ma sono una frana."

"Non ti preoccupare, imparerai. Ci vuole solo allenamento."

"Si certo."

Rimango stupita dall'improvvisa gentilezza di Justin. Non si ricorda più chi ha davanti?
Jaxon mi chiede di riprovare un ultima volta e stavolta faccio canestro.

"Non ci credo ce l'ho fatta" urlo.

Distinto mi giro verso Justin e sono talmente gasata e orgogliosa del mio canestro che faccio un salto in braccio a Justin legando le mie gambe al suo bacino, come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Rimango lì aggrappata a lui come una scimmietta, ridendo come una matta per la felicità.

Anche lui sembra contento e condivide con me il momento di gloria.
Mi rimette con i piedi per terra e mi fissa negli occhi. Prima sembra meravigliato del mio gesto impulsivo poi il suo sguardo cambia e vedo le sue pupille dilatarsi.
La sua espressione è quasi famelica, animalesca.
Vorrei tanto sapere cosa sta pensando.
Ecco ci risiamo. Mi sento avvampare, mi mordo il labbro per l'ansia ma non posso fare a meno di guardare il suo sorriso stupendo o forse le sue labbra? Per un momento ho avuto voglia di baciarlo, di sentire le sue labbra sulle mie. Tutto intorno a noi scompare. Ci siamo solo noi due come sospesi in un' altra dimensione. Ho la stessa sensazione di benessere che ho quando ballo o ascolto la musica;  Mi sento dentro una bolla che mi protegge ma stavolta non grazie alla danza o alla musica ma grazie a lui.

Jaxon interrompe l'incantesimo. Hai visto Justin, te lo avevo detto prima che dovevi abbracciarla.
Il mio sorriso svanisce.

"Scusa Justin, io non volevo!".

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