14 - Che vergogna! -

127 8 0
                                    

Sono ormai le 4 del pomeriggio, è ora del bagno in piscina.

"Jaxon, Luca venite?"
Facciamo un tuffo a bomba insieme? Pronti?".

Con il nostro mega tuffo abbiamo fatto uscire dalla vasca tanta di quell'acqua che anche Eracle si è spaventato.

Sento delle voci arrivare dalla spiaggia.
Oh no, sono Justin e Carlos. Sono già tornati!

Vedo una delle ragazze che si butta addosso a Justin per baciarlo. Justin sembra infastidito ma poi si lascia andare in un lungo bacio.
Carlos sta salutando l'altra ragazza.

Si trattengono qualche minuto a parlare. Probabilmente si stanno dando un altro appuntamento.

"Liz ci fai fare i tuffi dalle spalle?".

La voce di Jaxon mi distoglie dalla scena che sto guardando.

"Si va bene, quando mi stanco però non voglio sentire storie".

"Promesso."

"Inizio io." dice Luca.

"Vieni, tieniti, pronto?"

"Più in alto Liz!".

"Ragazzi ci provo. Non sono mica Ercole!".

"Pronto Jaxon? 1 2 3 via!"

Jaxon si accorge del rientro di suo fratello.

"Justin siete tornati, che bello! venite anche voi. Ci fate fare i tuffi?".

"Arriviamo". Risponde Justin.

Da dentro la vasca, guardo Justin e Carlos togliersi la maglietta e i pantaloncini.
Carlos è il primo che si tuffa.
Non riesco a smettere di guardare Justin.
È  perfetto fisicamente. Spalle larghe, pettorali pronunciati, tartaruga sugli addominali, bacino stretto e gambe e braccia muscolose. Anche lui come Carlos deve fare parecchia palestra e sport per avere un fisico così. Sembra un dio greco.
Mi colpiscono i tatuaggi che ha sul petto oltre a quelli delle braccia che avevo già notato.
Chi sa cosa vogliono dire?
Ho quasi voglia di avvicinarmi e toccarli uno ad uno come per leggerne il significato.

"Liz, sembra che non hai mai visto un ragazzo in costume!." Mi dice Carlos.

Vorrei sprofondare, abbasso gli occhi per nascondere la mia vergogna. Sento le mie guance avvampare.

Justin nel frattempo si è tuffato e viene nella mia direzione.

Continuo a ripetere nella mia mente:" Ti prego fa che non venga da me!"

Invece riemerge dall'acqua a pochi centimetri di distanza dalla mia faccia.
Mi fissa come per studiarmi.
Solo pochi secondi perché io non riesco a sostenere il suo sguardo. Continuo a mordermi il labbro per l'ansia. Mi sento spogliata nell'anima per come mi fissa.
Non ce la faccio, abbasso gli occhi e per nascondermi mi immergo sott'acqua.

Raggiungo velocemente mia fratello Luca un po' per scappare e un po' per distrarmi.

Forse è meglio che io esca dalla vasca.

Mark My WordsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora