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44 - Stelle cadenti

Sono stanca ma non posso non aiutare zio Bruno e poi stare con Jaxon mi fa sempre piacere.
Ce ne staremo un paio di ore sdraiati in spiaggia a guardare le stelle e se saremo fortunati vedremo anche qualche stella cadente.

Dobbiamo incontrarci direttamente allo chalet sulla spiaggia. Zio si è offerto di accompagnarmi mentre Jaxon arriverà con Jeremy.

Faccio una doccia veloce, è già tardi, non ho neanche il tempo di mangiare e zio Bruno tra un quarto d'ora passerà a prendermi.
La mamma è un po' preoccupata, dice che dovrei riposarmi un po' ma apprezza la mia disponibilità ad aiutare lo zio. In fondo è un modo per ricambiare il suo aiuto offrendomi di lavorare quest'estate.
Mi infilo i primi pantaloncini che trovo nel mio armadio, un top e un maglioncino. Sicuramente in spiaggia farà freschino e mi conviene coprirmi.
Saluto mamma:

"Mamma ti trovo sveglia quando torno?".

"Dipende da che ora torni."

"Non credo di fare tardi. Il signor Bieber mi ha detto che dovrebbero tornare a casa prima di mezzanotte. Io e Jaxon staremo un po' in spiaggia a guardare le stelle poi lo riporto a casa."

"Sono un po' in pensiero per voi. Non è raccomandato che una ragazza e un bambino stiano soli in spiaggia di notte. Non si sa mai! Non c'è nessun altro?".

"Zio Bruno mi ha assicurato che ci saranno 2 guardie del corpo che ci sorveglieranno, quindi non avremo nulla da temere."

"Ah se le cose stanno così, sono più tranquilla!".

"Mamma, lo sai che zio organizza tutto alla perfezione!".

Suona il campanello di casa. Saluto mamma e Luca ed esco.

"Ciao zio!".

"Ciao Liz. Grazie per aver accettato. Ho appena sentito il signor Bieber, stanno uscendo in questo momento. Li troveremo già lì."

"Bene."

In pochi minuti raggiungiamo la villa in auto mentre a piedi prendiamo il sentiero che ci porta in spiaggia. Se alzo lo sguardo, vedo davanti a me il mare illuminato solo dalla Luna.
È uno spettacolo!
Sulla spiaggia intravedo lo chalet. L'esterno è al buio mentre all'interno vedo una luce debole.
È strano, mi aspettavo che Jaxon mi venisse incontro come fa di solito.
Eccoci arrivati. Non sento nessun rumore provenire dall'interno.
Nella veranda, c'è apparecchiato un tavolo.

"Zio, sei sicuro che Jeremy e Jaxon siano già arrivati?
Questa tavola? Anche Jaxon deve ancora mangiare?"

"Ah non saprei!. Tu però non hai mangiato, giusto?".

"No, esatto. Senti entriamo, vediamo che fine hanno fatto quei due. Magari si sono appisolati sul divano."

"Si, entriamo."

Salgo i primi scalini, mentre zio rimane fermo fuori dalla veranda.
Trovo la porta chiusa quindi busso ma non risponde nessuno.
Mi giro verso lo zio con aria interrogativa. Tutto tace, provo a ribussare.

Silenzio assoluto ... a questo punto decido di entrare.
Apro piano la porta per non spaventare Jeremy e Jaxon nel caso si fossero addormentati.
Entrando, volto subito il mio sguardo verso il salotto ma non vedo nessuno. Comincio ad avere paura.
Torno verso l'uscio, mi affaccio e chiedo a zio:
"Qui non c'è nessuno, zio. Prova a chiamare Jeremy!".

Zio risponde:
"Sicura?"

All'improvviso sento qualcuno coprirmi gli occhi con le mani. Sono mani grandi e morbide.
Per istinto, appoggio subito le mie mani su quelle che coprono i miei occhi.
Zio Bruno mi guarda, si gira e si allontana.

"Sono scherzi da fare questi????
Jeremy ho già capito che sei tu, altrimenti zio Bruno non se ne sarebbe andato!".

Nessuna risposta. Adesso basta. Mi giro tenendo ancora le mani sui miei occhi