55 - Vendetta

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Ricky mi prende per mano senza neanche rispondermi e ci muoviamo nella direzione del bar.

Justin mi guarda nervoso, ha capito che lo sto ignorando ma soprattutto vede che sono in compagnia di un ragazzo che non conosce.

Io e Ricky chiacchieriamo tranquillamente bevendo una semplice birra.
Anche se un po' spaccone, tutto sommato è piacevole parlare con lui.
Mi racconta che si è appena laureato in legge e vive anche lui a Milano.

Mi dispiace usarlo per far ingelosire Justin ma stasera va così, devo passare ai fatti.

Non devo guardare Justin perché vederlo con quella espressione, mi fa venire subito voglia di andare a rassicurarlo ma devo ricordarmi che prima lui non si è fatto nessuno scrupolo a baciare la sua ex.

Ricky ha già finito la sua birra e ordina una caipiroska alla fragola, la mia preferita.

Io non ordino nient'altro ma chiedo a Ricky di bere un sorso dal suo bicchiere.

Quanto mi piace! In realtà quello che mi piace di più è leccare lo zucchero che c'è sul bordo del bicchiere, lo faccio e come al solito mi sporco.
Ora ho le labbra zuccherose! penso tra me e me.

Ricky posa un dito sulle mie labbra per togliermi lo zucchero rimasto appiccicato e le guarda con una certa insistenza.
Ecco è arrivato il momento giusto.
Mi avvicino lentamente al suo viso e con una sfacciataggine che non so da dove mi è venuta, gli dico:
"Ricky sembra che vuoi mangiare le mie labbra.
Un bacio potrebbe sciogliere tutto lo zucchero!"

Ricky rimane impietrito dalla mia proposta ma capisco che non aspetta altro e si avvicina desideroso di soddisfare la mia richiesta.
Lo bacio e Ricky mi stringe a sé assaporando le mie labbra zuccherose.
Da buon italiano, si accende subito e la passione prende il sopravvento.
È come se mi volesse mangiare le labbra, lecca ogni granello rimasto.
Poi quando capisco che la situazione potrebbe degenerare, mi allontano da lui.
Ma cosa sto facendo?
Non mi riconosco più! È questo tutto per vendetta nei confronti di Justin.
I miei pensieri vengono interrotti bruscamente proprio da Justin che deve aver assistito alla scena dalla sua postazione.

Ora è proprio davanti a me. Mi guarda con occhi seri e con la voce alterata dall'incazzatura, mi dice:

"Liz, cosa cavolo stai facendo?"

Interviene Ricky:
"Ehi bello! Lasciala stare, chi cazzo sei tu?"

Quella frase scatena l'inferno. Justin prende la faccia di Richy con una mano, strizzandogli la mascella e avvicinando il suo viso fino ad avere gli occhi a un centimetro da quelli di Ricky.

Oddio non ho mai visto così Justin. È furioso.

La sua risposta è come un ringhio:
"Brutto stronzo, sei tu che devi lasciare lei. Questa è la mia ragazza. Devi sparire immediatamente altrimenti ti rompo la faccia."

Io guardo entrambi. È una situazione assurda.
Non conoscevo la versione violenta di Justin.

Ricky non si lascia spaventare da Justin e gli risponde urlandogli in faccia:
"Se sei il suo ragazzo, per che cavolo non eri con lei?
Torna a fare il dj della festa!"

Justin non risponde, ma parte con un sinistro diritto sulla faccia di Ricky colpendolo in pieno sullo zigomo.
Ricky contraccambia con un altro pugno che colpisce Justin sulle labbra facendogli fuoriuscire del sangue.
Appena vedo la ferita di Justin, mi faccio prendere dal panico e se fino a quel momento non sono intervenuta, ora mi sono contrapposta a questi due matti.
"Justin, ti prego, smettila."

Lo trattengo bloccandogli il petto con le mie mani.

"Levati" mi risponde.
Poi aggiunge: "Ora gli spacco la faccia se osa solo toccarti."

"Justin no! Sono io che gli ho chiesto di baciarmi!" Gli rispondo secca.

Justin mi guarda con occhi sorpresi, poi aggiunge:
"Liz non dire cretinate."

Ho bisogno di scaricare tutta la tensione accumulata in questa ultima ora, così svuoto il sacco.

"Justin perché pensi che non sia possibile che io baci un altro? Posso fare quello che voglio, io non sono la tua fidanzata. Mi sembra che anche tu faccia quello che vuoi senza pensare a me e questo vuol dire che noi non siamo niente, forse possiamo essere amici!"

Ricky è come se non esistesse più, ci siamo solo io e Justin e questa volta non è un momento piacevole da ricordare.

Poi Justin mi prende per mano e mi dice con tono autoritario:
"Vieni con me, dobbiamo fare due chiacchiere in privato, subito!"

Ci allontaniamo da tutti, fermandoci sotto il solito gazebo. Quante storie sotto questo gazebo!

"Ora spiegami cosa cazzo vuol dire che noi non siamo niente, che ognuno di noi può decidere di baciare chiunque."
Mi guarda con gli occhi gelidi che non sono di certo gli occhi gentili e amorevoli che conosco.
Ma che belle pretese che ha! Lui può fare quello che vuole e io devo fare la suora?!

"Justin sei tu che mi devi delle spiegazioni. Perché io non posso baciare chi voglio mentre tu puoi baciare la tua ex? Vi ho visti prima seduti sulla panchina.
Che teneri! Tu la tenevi seduta sulle tue gambe e poi vi siete baciati. Ora dimmi perché io non posso fare la stessa cosa con chi mi pare?"

Le mie parole lo immobilizzano. Sta cercando di elaborare le mie parole per capire cosa rispondere.

"Oltre al bacio cos'altro hai visto?" Mi chiede trattenendomi per un polso.

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