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23 - Il mio angelo -

Finalmente riesco ad aprire gli occhi.
Justin mi tiene abbracciata, stretta a lui. Io continuo a tremare e qualche lacrima mi scende ancora sul viso.
Sento il calore del suo corpo, il suo profumo. Cerco di fissare questa sensazione nella mia mente perché non so se si ripeterà.

Justin
Per fortuna sono arrivato in tempo. Se solo penso che quello stronzo stava molestando  Liz mi viene voglia di andare a cercarlo e dargliele di santa ragione. Ho avuto paura che le facesse  del male.
Liz è così ingenua, non si accorge dei pericoli.
Ha bisogno di essere protetta.

La tengo stretta a me, la cullo tra le mie braccia e le parlo a bassa voce per rassicurarla.
Sta ancora tremando. Non so più cosa fare per calmarla. Le accarezzo la testa e le asciugo le lacrime.

Come facevo a dubitare di lei quando ci siamo conosciuti?
Lei è sempre stata sincera con me. Mantiene le distanze per non darmi fastidio. Devo smetterla di trattarla male. Non ha senso. Io la respingo per paura di farmi coinvolgere emotivamente da lei. Nel mio inconscio credo di aver capito subito che Liz sia una persona speciale, diversa dalle altre ragazze che mi porto a letto.
Con lei ho paura di sbagliare, è tutto più difficile mentre con le altre è tutto scontato e facile.
Faccio lo stronzo solo per per tenerla alla larga da me e nonostante tutto, lei continua ad essere gentile.

Liz
Apro gli occhi e capisco che il mio non era un sogno.
Justin sembra preoccupato. Devo riprendermi, ringraziarlo e cercare Jonathan. Voglio andare subito a casa.

"Justin grazie di tutto. Non so come avrei fatto se non fossi intervenuto tu".

"Liz ora non ci pensare. Ti servirà da lezione. Promettimi che la prossima volta starai più attenta".

Abbasso gli occhi perché mi vergogno di quello che è successo. Sono una cretina e ho fatto l'ennesima figuraccia.

Justin mi tiene ancora abbracciata, sembra non mi voglia lasciare andare e io sto così bene qui stretta a lui.
Mi sento in Paradiso e lui è il mio angelo custode, venuto a salvarmi.