"Che giornata semplice e meravigliosa!" Esclamò Silvia mentre camminavamo per tornare all'hotel. Avevamo preso la metro ed eravamo finiti nel centro di Caerau, ma essendo una piccola comunità non ci volle molto a tornare a piedi. "Se, perché tu hai i soldi" le ricordò la Simona, una ragazza della nostra classe, minuta e carina, che potevo stranamente dire di apprezzare anche, alle volte, togliendo certe sue uscite infelici. Fui dalla sua parte. Avevamo passato la giornata, fra mattina e pomeriggio a girare fra vie che si concentrava sullo shopping in generale, di qualsiasi cosa. Dunque fu una giornata sicuramente leggera fra il centro commerciale St. David e le Queen Arcades o la Queen Street ma tutte le vie e la urbanizzazione mi ricordarono quanto le mie tasche fossero vuote. Mi presi un caffè nelle Queen Arcades, buonissimo nulla da dire, ma più caro della tuta che indossavo che avevo preso dai cinesi al mercato a 5 euro. Mi lamentai per tutto il tempo di quel dannato caffè dalla miscela marocchina, affermando in un inglese basico che io pagavo un caffè macchiato al bar 1 euro, ed era buono uguale, forse meno ricercato ma pur sempre più che valido.
Mi sarebbe piaciuto far vedere i miei soldoni fra quella via di giovani, signore e uomini vestiti di tutto punto quanto anche noi mafiosi fossimo ricchi, ma la Silvia bastò per tutti noi, insieme alla Martina. Non sapevo perché non fossero migliori amiche dal momento in cui erano due gocce d'acqua.
All'ennesimo regalo della Silvia nei confronti di Rosa, enunciai il mio volere di cambiare rotta e leccare culi pur di ricevere regali del genere. Poi feci mente locale e mi ricordai come vivevo quotidianamente e mi resi conto che non erano necessari vestiti costosi e lunghissimi, o scarpe ricoperte di swarosky. Il massimo della mia eleganza lo esprimevo nelle discoteche o negli aperitivi domenicali, ma ero pur sempre vagamente simile a uno spacciatore dei bassi fondi.
"Che si fa stasera?" chiesi agli altri, ero libera e sana come un pesce e volevo solo mettermi qualcosa di relativamente carino, ovviamente nero, che mi ero portata nella valigia e sculettare per cercarmi ragazzi inglesi. Ero così sola da così tanto tempo che ne avevo un bisogno infinito, dato che per gli italiani ero carina solamente nelle luci scure della discoteca, giusto utile per una sveltina in un bagno sporco o una limonata dura fra la gente nella pista. "Ieri siamo stati nella zona degli studenti, che poi era Saint Mary Street, dove siamo stati oggi e ci sono dei casi umani che ti faranno impazzire quanto lo hanno fatto a me" mi disse Anita eccitata, probabilmente perché pensava alla serata e al bel manzo che si sarebbe riuscita ad accalappiare.
Calpestammo il vialetto per arrivare all'hotel, già trasognante pensavo alla serata che avrei trascorso. Che belle le gite da maggiorenni. "Possiamo sempre guardare che cosa ci consiglia il saggio Google" consigliò Alberto. E fummo tutti d'accordo a prendere quella via.
Appena dentro l'hotel ci dirigemmo verso le poltroncine, ci sedemmo tutti insieme e aspettammo Alberto fare le sue ricerche con precisione scientifica. Il capo chino sul display, la fronte corrugata per l'attenzione datagli, lo sguardo fisso e pensieroso.
"Okay" enunciò alzando il viso. Finalmente aveva una risposta alle nostre attese. "Qui consigliano come miglior locale il Retro Cardiff. Anche se guardando le prime foto sembrano tutti attempati, guardando le altre c'è freschezza."
"Direi di prepararci anche un piano B" affermò Alessio, sedendosi scomposto sulla sua poltroncina bordeaux, "possiamo guardare qualche altro locale oppure andare là, vedere com'è e nel caso girare a zonzo come ieri."
"Io sto per la wild night, mi piacciono più le cose fatte a caso per le serate" ammisi. Eravamo in un posto nuovo, c'era così tanto da vedere e non volevo precludermi niente, limitando a qualcosa in particolare. Preferivo andare alla scoperta, preferibilmente senza finire in un sottobosco perso nella zona dei castelli di Cardiff.
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The bird has flown away
Teen FictionIn una gita scolatica a Cardiff, Noemi, incontrerà Mike Bird, aspirante cantante. Intraprenderà con lui una sorta di amicizia che finirà ufficialmente il giorno del suo ritorno in Italia. Si porterà dietro, per mesi, l'umiliazione della conoscenz...