Immagina: Jace Wayland

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Sei da tre mesi all'Istituto di New York per gli scambi che avvengono tra i Nephilim. Tu vieni da Roma, l'Istituto in centro Italia.
Appena arrivata a New York, ti hanno accolta Maryse, Isabelle e Alec Lightwood, e Jace, che ancora non sai se chiamare Lightwood, Wayland, Herondale o Morgenstern.
Conosci la sua storia, di come Valentine lo ha cresciuto, di come Sebastian e Lilith lo hanno posseduto per un periodo della sua vita.

Sei in cucina, intenta a creare una carbonara coi fiocchi, dato che i Lightwood non ne hanno mai mangiata una buona, sono abituati alle "carbonare" indecenti di New York.

Mentre sei impegnata con i fornelli, senti una voce alle tue spalle dire: " Niente allenamento oggi?".
"Jace, sto facendo una sorpresa. In teoria tu non dovresti essere qui, dovresti essere in palestra." rispondi tu, mentre dosi la pasta.
"Ma sono venuto a cercarti." ti dice lui.
Ti volti e non puoi fare a meno di notare che è veramente bello.
Un figo, come hai sentito dire a delle mondane italiane.
Lui probabilmente nota il tuo sguardo adorante, quindi fa un mezzo sorriso e si avvia verso la palestra.
"Vado perché rischi di fare un disastro guardando me anziché il nostro pranzo." dice lui uscendo dalla cucina.
Tu rimani un momento a fissare la porta della cucina, ma il gorgoglio dell'acqua che bolle ti risveglia dai tuoi film mentali.
Finisci di preparare la pasta e inizi a mettere tavola.

"Ragazzi, cosa volete ordinare per pran-" dice Maryse Lightwood entrando in cucina. Ti guarda stupefatta e tu non puoi fare a meno di notare le espressioni confuse di Isabelle, Alec e Maryse, e quella sorridente di Jace.
"Oh wow... Ma che cos'è?" ti chiede Isabelle sedendosi al tavolo.
"Pasta alla carbonara, ma di quella buona, non quella squallida di New York." rispondi tu, sedendoti a tua volta e sorridendo.

Finito di pranzare, i Lightwood sono entusiasti della tua cucina e ti chiedono se una volta a settimana ti va di cucinare per tutti. Accetti volentieri e vai in palestra con i ragazzi.

È tarda sera ma tu sei sveglia a pensare a Jace.
In palestra, quel pomeriggio, sei quasi caduta da una delle travi e il ragazzo ti ha fatto evitare una botta al sedere dolorosissima.

Ti alzi dal letto e inizi a camminare per i corridoi, senza una meta precisa.
Vedi una porta socchiusa, con la luce all'interno che illumina parte del corridoio.
Ti avvicini silenziosa e vedi Jace in piedi al centro della stanza.
Lui si volta così velocemente che non fai in tempo a nasconderti nell'ombra.
"Y/N, entra pure se ti va." dice Jace dall'interno della sua camera.
Tu entri lentamente e fai un sorrisetto timido. Jace increspa gli angoli della bocca e ti fa segno di accomodarti sul letto, accanto a lui. "Non riuscivi a dormire?" ti chiede Jace.
"Già..." gli rispondi tu guardando il soffitto.
"Nemmeno io, continuavo a pensare alla ragazza che mi piace da tre mesi." dice lui guardandoti di lato.
"Sai anche a me piace un ragazzo, infatti io pensavo a lui." rispondi tu guardandolo a tua volta.
Lui ti bacia dolcemente la guancia e tu arrossisci.
"Sai, quel ragazzo, quello a cui pensavo, oggi mi ha salvato il culo. Nel vero senso della frase, perché mentre cadevo da una trave, mi ha afferrata al volo." dici tu sorridendo.
"Pensa che la ragazza che piace a me sa cucinare una carbonara coi fiocchi." ti risponde lui.
Vi guardate negli occhi e vi scambiate un tenero bacio sulle labbra. Poi vi abbracciate e ti addormenti stretta a lui, con la testa affondata nell'incavo del suo collo.

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