Immagina Multifandom

Lettera

Caro Harry,
Sai, durante i tuoi primi anni ad Hogwarts, ti guardavo spesso e già quando recuperasti la Pietra filosofale capii che saresti stato un grande uomo, un grande eroe.
Al secondo anno, quando Grifondoro vinse ancora la Coppa delle Case per merito tuo, di Ronald (o come preferisce lui Ron) e di Hermione, capii che non mi ero sbagliato, saresti stato un uomo importante, un grifondoro perfetto. Al terzo anno, vidi la tenacia in te.
E poi al quarto anno. L'anno del Torneo Tre Maghi. L'anno in cui c'era Viktor Krum nella scuola. L'anno in cui conoscemmo Fleur Delacour. L'anno in cui io, Cedric Diggory, diventai campione di Hogwarts. L'anno in cui anche tu diventasti campione di Hogwarts con me. L'anno in cui quasi tutta la scuola credeva che lo avevi fatto per stare al centro dell'attenzione. Tutta la scuola tranne io e qualcun'altro forse.

Sai, ti fui immensamente grato quando mi dissi dei draghi della prima prova.
Mi sentivo in debito, perciò ti dissi come aprire l'uovo.

Quando invece mi aiutasti nel Labirinto, lì capii che eri anche un grande amico.
Quando Lord Voldemort mi uccise ti sentii urlare.
L'unica cosa che vidi fu una luce verde venire verso di me, accompagnata dalla voce del Signore Oscuro che gridava quelle due parole. Avada kedavra.
Non credevo fosse possibile sentire la morte prendere possesso del tuo corpo, ma io l'ho provato. Sentii l'anima che mi veniva strappata via.
Quando poi, insieme ai tuoi genitori, uscii dalla bacchetta di Voldemort. Lì fu come capire l'importanza della tua amicizia, anche se non ci eravamo mai conosciuti bene.

Ti chiesi di riportare il mio corpo a mio padre perché sapevo che era ciò che lui voleva. Ti sarò grato per sempre per aver provato a salvarmi.
Ora sono qui; i tuoi genitori sono veramente simpatici. Ti vogliono bene, mi hanno chiesto di dirtelo.

Harry, veramente, grazie.
Sei un grande uomo.

Con affetto, Cedric.