Che mi stava succedendo? Ero come immobile, sotto il suo controllo. Non doveva essere così, non anche con me. Penso che avrei lasciato che mi baciasse, ma una voce sulla porta mi salvò. Mi voltai e vidi Simon, tirai un sospiro di sollievo, fino a quando non mi ricordai che ero quasi bocca a bocca con Harry, e per di più con solo delle mutandine addosso.
"Simon, non è come pensi!"
Dissi subito, tenendo sempre le mani sui seni, per coprirli. Harry sembrava non fregarsene, infatti non disse nemmeno una parola, in compenso sembrava nervoso perché ci aveva interrotti.
"E come dovrebbe essere?!"
Chiese alzando il tono della voce, era arrabbiato, potevo vederlo dai suoi occhi. Prima di rispondere raccolsi il maglioncino da terra e lo infilai velocemente.
"Non così! Noi non stavamo facendo assolutamente niente."
Dissi, ancora, giustificandomi. Non potevo dirgli di aver accettato la proposta di Harry, sarebbe stato troppo imbarazzante. Lui non sembrò credermi, aveva ancora quello sguardo arrabbiato, rivolto verso Harry, che aveva messo su un sorrisetto compiaciuto, per farlo arrabbiare ancora di più, probabilmente.
"Che diamine t'importa?! Non è la tua ragazza, o devo ricordartelo io?"
Chiese, con un tono nervoso e provocativo, camminò verso Simon e gli diede una spinta che lo fece indietreggiare di molto. Vidi Simon fare lo stesso ad Harry, ma misi tra i due prima che Harry alzasse il primo pugno.
"Harry, va via!"
Strinsi la sua maglietta in un pugno, tirandolo fino alla porta, per poi aprirla e farlo uscire. Lui non disse niente, si liberò dalla mia stretta e andò via, arrabbiato. Subito dopo che andò via, vidi Simon fare lo stesso. Provai a salutarlo, ma fu invano, lui non ricambiò. Avevo fatto un casino!
***
Il giorno dopo non avevo nessuna voglia di andare a scuola, ma dovevo. In realtà non avevo voglia di vedere Harry o di litigare con Simon, e per non litigare non dovevo vederlo. La giornata trascorse piuttosto bene, non vidi entrambi e dopo l'ultima ora ero pronta per tornare a casa. Quando uscì dall'aula vidi tutti gli sguardi delle persone su di me, le ragazze bisbigliavano qualcosa, ed ero più che sicura che ero l'argomento centrale dei loro pettegolezzi. Ma perché? Camminai verso l'uscita quando un ragazzo mi fermò, picchiettandomi una spalla, dicendo: "Hey, Jamie, ho dei problemi in geografia anch'io, magari potresti darmi ripetizioni..."
Dopo subito, rise e fece ridere l'intero corridoio. Arrossii immediatamente, sapevo benissimo a cosa si riferiva. Harry doveva aver raccontato tutto. Ero troppo imbarazzata per rispondere, la prima cosa che mi saltò in testa fu di trovare Harry e urlargli contro quante più cose cattive potevo. Corsi fino al suo armadietto, sotto lo sguardo solito delle persone in corridoio, vidi i suoi amici ma lui non c'era, andai da Zayn che rideva con gli altri idioti, probabilmente stavano parlando di me anche loro. Quando mi vide, mi sorrise, dicendo: "Oh, Jamie, che c'è? Vuoi dare ripetizioni a tutti noi?"
Non potevo fare un'altra scenata per i corridoi, e davanti a tutti, dovevo trattenermi.
"Dove cazzo è Harry?"
Chiesi sottovoce, ma con un tono pieno di rabbia verso quei quattro coglioni che mi guardavano.
"E' tornato a casa prima!"
Disse Zayn, semplicemente. Senza salutare corsi verso l'uscita, camminando a passo svelto verso casa. Volevo andare da Harry e picchiarlo con una mazza da baseball, sarebbe stato divertente, almeno per me. Mi aprì sua madre che stava uscendo per andare a lavoro, mi avvisò che eravamo soli e io dissi che avrei avvisato Harry. Salii verso la sua camera al piano di sopra di corsa, spalancai la porta e vidi Harry di spalle completamente nudo. Aveva appena finito la doccia, a quanto pare.
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Everything Has Changed.
FanfictionVORREI PREMETTERE CHE QUESTA FAN FICTION NON E 'MIA! IL NOME DELL'AUTRICE E ': TAYSPEGICORN GRAZIE MILLE E BUONA LETTURA