capitolo 20

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HARRY'S POV.

Salii in macchina leggermente scosso dopo quello che era successo. Non avevo nessuna intenzione di dire a qualcuno quello che era successo, d'altronde era mio amico, non se lo meritava. Prima di uscire dallo spogliatoio, avevo mandato a Jamie un messaggio che diceva di farsi trovare sul vialetto. Quando arrivai era proprio lì. La vidi e le sorrisi, invitandola a salire in macchina. Aveva i capelli sciolti e ondulati che le ricadevano sulle spalle, indossava un vestito nero, stretto sul seno e abbastanza scollato e più largo dalla vita alle gambe. Quando salii in macchina mi salutò con un bacio e mi sorrise.

"Ciao, splendore!"

Gli dissi cercando un altro bacio, visto la poca durata del primo. Mi accontentò avvicinando le sue labbra alle mie.

"Hey... come sono andati gli allenamenti?"

"Sono stati più stancati e lunghi del solito, dato che ci siamo dovuti preparare per la partita!"

Nel frattempo, iniziai a guidare. Dato che non avevamo un posto in cui stare, l'avrei portata in un posto nuovo. La mia famiglia aveva una casa sul lago, dove quand'ero bambino ci passavo i weekend, ma non ci andavamo più da molto, infatti ci facevo spesso molte feste.

"Se sei stanco possiamo vederci un film..."

"No! Mi sento improvvisamente meglio..."

Dissi ridendo e feci ridere anche lei. In realtà non avevo fatto altro che pensare a questo durante tutti gli allenamenti.

"Non mi dire!"

Rise. Non sapevo se dirgli o meno quello che era successo con Niall, forse dovevo, infondo era la mia ragazza. Se un'altra ragazza avrebbe cercato di baciarla a me sarebbe importato. Che diamine di pensieri contorti stavo facendo?

"E' successa una cosa alquanto strana, dopo gli allenamenti!"

"Cosa?"

Disse curiosa, girandosi sul sedile per guardarmi.

"Niall ha cercato di baciarmi..."

Mi guardò con un'aria interrogativa, aggrottando le sopracciglia.

"Cosa? Stai scherzando? Niall? Quel biondo che sta in squadra con te?"

Mi riempì di domande e la vidi leggermente divertita, forse pensava che gli stessi dicendo una cazzata, ma non era così.

"Si, proprio lui! E prima che tu me lo chieda, no, non ti sto dicendo una bugia!"

La vidi sgranare gli occhi quando capì che stavo dicendo la verità e portò lo sguardo da me alla strada e poi di nuovo su di me.

"E tu cos'hai fatto?"

"L'ho respinto e gli ho detto che mi piaceva la figa!"

Scrollai le spalle, continuando a concentrarmi sulla strada. Portai lo sguardo sul suo viso e la vidi alzare un sopracciglio, ridendo.

"Sei così... volgare!"

Risi leggermente, riportando gli occhi sulla strada. Mi accorsi che eravamo quasi arrivati e mi ricordai che non le avevo ancora detto dove saremo andati.

"Ah, comunque andiamo alla casa sul lago dei miei genitori, è piuttosto tranquillo, di sicuro non verranno a disturbarci!"

Risi, guardandola. La vidi sorridere e tornare a guardare la strada. Il resto del viaggio in macchina proseguì in modo tranquillo, dopo circa un quarto d'ora arrivammo e parcheggiai. Vidi Jamie scendere dalla macchina, chiudere lo sportello e poi guardarsi intorno curiosa. La raggiunsi subito e le presi la mano, camminando insieme fino alla porta. Era più o meno ora di cena, ma cenare era il mio ultimo pensiero. Davanti alla porta mi avvicinai a lei e la baciai con foga, poggiandole le mani sui fianchi, notai che per baciarmi si era dovuta mettere sulle punte, anche se indossava i tacchi e risi leggermente. Lei mi colpì sullo stomaco, quando lo capì, ma senza separare le nostre labbra. Iniziai a cercare le chiavi nelle tasche dei miei jeans e quando le trovai fui costretto a staccarmi da lei per aprire la porta. Quando fu finalmente aperta, entrammo e poi la richiusi dietro di noi, presi Jamie e la costrinsi contro il muro, iniziandola a baciare con foga. Lei m'infilò le mani tra i capelli e mi spinse contro il muro opposto. Le misi le mani sul sedere e la sollevai da terra, per farle avvolgere le gambe intorno al mio bacino. Le nostre labbra si staccarono un momento, per guardarci, lei mi sorrise e poi prese il mio viso tra le mani, mordendomi il labbro inferiore.

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