capitolo 30

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JAMIE’S POV.

Dopo la chiacchierata al parco, fummo costretti ad andare a scuola. Oggi pomeriggio i miei genitori sarebbero dovuti partire e Harry si era offerto di restare a casa mia, per non lasciarmi sola. Arrivammo a scuola in ritardo, la campanella era già suonata, Harry mi salutò con un bacio e poi corse in classe, io feci lo stesso. Quando entrai mi scusai per il ritardo ed andai a prendere il mio posto accanto a Cece. Lei mi guardò un po’ scossa, mordicchiando il tappo della penna.

“Che c’è?”

Chiesi, guardandola.

“Cos’è successo ieri alla festa?”

“Niente… un casino, lascia stare!”

Le dissi, cercando di concentrarmi sulla lezione. Lei mi guardò e poi non disse più niente. Quando l’ora finì, mi alzai, impaziente di uscire dalla classe, non ne potevo più.

“Bella maglia!”

Mi disse Cece, affiancandomi. Mi diedi una rapida occhiata, per ricordare quale maglia avessi, ed avevo proprio quella di Harry. Forse aveva capito che avevamo fatto pace, non so.

“E’ di Harry!”

Dissi, guardandola.

“Sai? Non l’avevo capito!”

Rise, guardandomi. Io le sorrisi dolcemente e poi continuai a camminare.

“Io me ne vado, non ho voglia di continuare e poi devo togliermi queste dai capelli!”

Dissi, prendendo le ciocche tra le mani, ridendo. Senza darle il tempo di rispondere, iniziai a correre per il corridoio, per arrivare dal parrucchiere in orario, dato che avevo preso appuntamento.

HARRY’S POV.

La lezione di matematica era stata più noiosa del solito. Uscii dalla classe sbuffando e annoiato.

“Styles, anche alla fine dell’ora devi sbuffare?”

Disse il professore di matematica, annoiato da quel mio atteggiamento. Io risi leggermente e poi camminai fuori dall’aula.

“Scusi, prof.”

Dissi, appena uscii fuori. Volevo correre da Jamie, ma poi mi ricordai che era andata dal parrucchiere, me l’aveva detto prima di entrare in classe. Camminai annoiato fino all’armadietto, ma poi mi rallegrai, vedendo Noah.

“Hey…”

Salutai Noah, appoggiandomi all’armadietto, annoiato.

“Styles… ti stavo cercando! Hai visto chi è tornato?”

Noah, m’indicò una direzione con un cenno della testa. Io spostai lo sguardo, dove mi aveva detto e vidi Louis prendere dei libri dall’armadietto. In effetti, non lo vedevo più a scuola e la cosa mi aveva fatto rilassare, ora invece, era di nuovo in giro. Lui si girò per raggiungere la classe e i nostri sguardi s’incontrarono. Mi rivolse uno sguardo freddo, mentre il mio era piuttosto arrabbiato.

“Ah, comunque, quando ti ho visto buttare Macy in piscina, per poco non sono finito soffocato dalle mie stesse risate. Finalmente gliel’hai detto!”

Rise, guardandomi. Io annuii, ridendo e poi incrociai le braccia al petto.

“Sto di nuovo con Jamie!”

Tornai serio, e gli dissi, guardandolo. Volevo che sapesse che questa volta sarebbe stata una cosa seria e che prima lo capiva, meglio era.

“Mi fa piacere, sul serio!”

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