capitolo 13

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JAMIE'S POV.

Sentivo lo sguardo di tutti i presenti su di noi, ero sicura che ci stessero guardando. Harry non sembrava voler mollare la presa. Mi teneva stretta a lui con una mano, mentre con l'altra mi teneva ferma, stringendomi l'avanbraccio. Era strano, volevo oppormi, ma non ci riuscivo. Era più forte di me, dovevo trovare la forza che in quel momento non sembrava voler essere trovata. Presi un lungo respiro, cercando di staccarlo da me, ma era troppo più forte. Misi la mano a pugno e con tutta la forza che avevo gliene diedi uno in faccia. In quel momento mi lasciò, ma la mia mano stava decisamente sentendo più dolore della sua faccia.

"Porca puttana!"

Dissi, massaggiandomi le nocche. Come cavolo facevano i ragazzi a tirare i pugni? Vidi Harry massaggiarsi la faccia, leggermente sorpreso. Il professore lo stava guardando arrabbiato.

"Harry e Jamie, dal preside! Ora!"

"Ma io cos'ho fatto?"

Dissi, lamentandomi. Era stato lui a baciarmi, di certo non mi ero messa a pomiciare davanti tutta la classe perché non avevo nulla da fare.

"Hai tirato un pugno al tuo compagno!"

"M-ma..."

Sbuffai, fermandomi. Non valeva nemmeno la pena continuare, non mi avrebbe ascoltato. Harry sembrò divertito da questo, lo vidi camminare verso l'uscita. Aspettai che uscisse e poi iniziai a camminare anch'io, vidi Louis che mi guardava leggermente giù di morale. Mentre le cheerleader erano arrabbiate, gelose. Uscii, sperando che Harry si fosse avviato, ma appena lo feci, mi sbucò davanti, con quel sorrisetto soddisfatto.

"E' tutta colpa tua!"

Dissi, ringhiandogli contro e gli tirai un leggero pugno sullo stomaco, per poi iniziare a camminare lungo il corridoio. Lo vidi subito seguirmi e sbuffai tra me e me. Il preside ci fece una leggera ramanzina, dato che per me era la prima volta in presidenza e dato che Harry era il quarterback della squadra di football. Quando uscimmo, cercai di andare negli spogliatoi per cambiarmi ed andare via, ma Harry mi strinse il polso tirandomi contro il muro.

"Mi fai male, maniaco!"

Dissi, dandogli una spinta che non lo mosse di molto. Lo feci ridere e si mise davanti a me, per non farmi andare via, sapendo che sarebbe stata la prima cosa che avrei fatto.

"Hai ricambiato il bacio!"

Disse soddisfatto. Avrei voluto tirargli un altro pugno e in effetti non lo feci solo perché sarei stata io a farmi male.

"Ti ho tirato un pugno in faccia, l'hai dimenticato?"

"Si, ma prima hai ricambiato, se fossimo stati da soli non me l'avresti mai tirato!"

Quell'aria soddisfatta non voleva proprio andarsene dalla sua faccia e io non capivo.

"Che diamine vuoi da me, Harry? Mi dici che mi ami, ti prendi la mia verginità, mi lasci facendomi una merda davanti a tutti e poi ricominci tutto di nuovo? Non con me, io non starò a questi tuoi giochetti contorti, quindi non guardarmi, non parlarmi e non toccarmi!"

Gli urlai contro e senza nemmeno accorgermi iniziai a tirargli dei pugni sul petto, aspettando che mi facesse passare. Stavo piangendo di nuovo, abbassai lo sguardo per non farmi vedere da lui, ma sapevo benissimo che se n'era accorto. Nonostante i colpi che gli stavo dando sul petto, non si mosse di un centimetro, mi prese per gli avanbracci e mi sbatté con violenza contro gli armadietti. Mi spaventai e quindi alzai lo sguardo verso di lui, sembrava arrabbiato, ma allo stesso tempo triste. Poggiò una delle sue grandi mani su una mia guancia e mi asciugò una lacrima che stava scendendo lungo il mio viso. Vidi le sue labbra avvicinarsi alle mie ancora una volta. Quel bacio era più dolce, più romantico, come quando stavamo insieme ed andava tutto bene, ma le cose non erano più così e quello che volevo era che mi lasciasse in pace, volevo dimenticarlo e così non mi era d'aiuto. Le mie labbra si separarono dalle sue e voltai il viso verso destra, guardando un punto vuoto, aspettando mi lasciasse andare. Si spostò da davanti a me, senza dire niente, aspettando che andassi via. Iniziai a camminare, ma poi mi fermai, girandomi di nuovo verso di lui, era lì, in piedi nel corridoio a guardarmi. Tornai indietro e lo spinsi contro gli armadietti, incollando le nostre labbra ancora una volta. Dopo un po' mi staccai e rimasi ferma a guardarlo per qualche secondo.

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