capitolo 23

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"Harry stanotte ha avuto un incidente" quelle parole continuarono a ripetersi nella mia testa, come le parole della tua canzone preferita, ma quella frase di bello non aveva niente. Ero paralizzata, cercando di rielaborare quelle parole, i visi preoccupati dei suoi amici e le lacrime. Provai a pensare alla cosa più giusta da fare, e c'era solo una cosa. Senza dire nient'altro a Zayn iniziai a correre nel senso opposto del corridoio per andare in ospedale, sentii la voce di Zayn che cercava di fermarmi, ma io non lo avrei ascoltato. Quando arrivai mi precipitai a chiedere dove fosse Harry.

"Sto cercando un ragazzo, si chiama Harry Styles, ha avuto un incidente con la macchina stanotte, devo vederlo!"

Dissi dando più informazioni del dovuto, mentre le lacrime scendevano lungo il mio viso. La signora digitò qualche tasto al computer e poi mi guardò insospettita.

"Sei una parente?"

"Uhm... no!"

"Allora non puoi entrare!"

Disse la signora guardandomi e a quel punto mi venne una voglia pazzesca di prenderla per il colletto del camice bianco e farla testa e schermo del computer finché non mi avesse detto la camera di Harry, però non potevo.

"Sono la fidanzata!"

Dissi la prima scusa che mi venne in mente. La signora mi diede un altro sguardo e poi si decise a darmi il numero della camera. Corsi per le scale per fare prima e quando arrivai nel corridoio vidi Anne su una sedia davanti la porta che doveva essere la camera di Harry, gli corsi incontro e quando mi vide fece lo stesso e mi abbracciò.

"Anne... cos'è successo?"

Dissi, cercando di asciugare le lacrime. Nota che c'erano parecchi parenti di Harry, c'era il padre e poi un uomo e una donna che dovevano essere gli zii, più un ragazzo più grande di me e una ragazza della mia età che dovevano essere i cugini. Anne sciolse il nostro abbraccio per parlare.

"Stanotte è uscito di nascosto e stamattina verso le cinque la polizia mi ha chiamato... mi hanno detto che ha fatto un incidente e si è schiantato contro un albero, dicono che secondo loro fosse ubriaco!"

Le lacrime che si erano fermate poco prima, ricominciarono ad uscire dai miei occhi. Se Harry era ubriaco era solo colpa mia, tutto quello che gli stava succedendo era colpa mia.

"Come sta?"

"I dottori non ci hanno ancora permesso di vederlo, dicono che è leggermente confuso, ha un trauma cranico..."

Mi disse Anne in preda alle lacrime, sapevo benissimo che era preoccupata. Prima che potessi dire qualcos'altro vidi un dottore uscire dalla stanza di Harry, che chiese dei genitori. Anne e il padre si avvicinarono al dottore che gli disse quello che era successo e che ora sarebbero potuti entrare uno alla volta. Mi avvicinai ad Anne per sapere cos'avesse.

"Allora, va tutto bene?"

"Il dottore mi ha detto che gli hanno fatto un test per vedere se fosse ubriaco o drogato per precauzioni... hanno riscontrato una forte presenza di Metanfetamina..."

Disse Anne sorpresa, come se non ci credesse nemmeno lei, di certo non avrebbe mai pensato che Harry facesse uso di questa roba, ma io si, e non le avevo detto niente. Restai in silenzio, senza dire niente e lei mi guardò confusa.

"Lo sapevi, Jamie?"

"N-no... o meglio, si... da ieri!"

Dissi abbassando lo sguardo. La vidi piangere di più e prima che potesse allontanarsi, la fermai.

"Anne, posso vederlo? Devo parlare con lui..."

La vidi annuire e poi mi strinse di nuovo a lei. Quando mi liberò da quella stretta mi fece entrare. Aprii silenziosamente la porta e poi la richiusi dietro di me. Subito notai Harry sul letto d'ospedale, aveva dei punti sulla fronte, il labbro rotto e vari lividi sul viso, aveva gli occhi chiusi e non sapevo se stesse dormendo o meno, mi sedetti sulla sedia vicino a letto e stesi la mia mano verso la sua. Cercai di piangere silenziosamente per non svegliarlo, ma appena si accorse che ero io strinse la mia mano e aprì gli occhi lentamente.

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