capitolo 34

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HARRY'S POV.

"No, Harry. Ti prego!"

Disse in lacrime, spostando le mani dal mio viso, per sedersi sulle mie gambe e stringermi forte, probabilmente per non lasciarmi andare, come se avesse paura che me ne sarei andato in quel momento esatto.

"Non puoi lasciarmi di nuovo, me l'hai promesso, ti prego! Morirei senza di te..."

Disse piangendo sul mio petto nudo, continuando a tenersi stretta a me. In realtà non capivo, non capivo perché era tanto ostinata a tenermi con lei, le avevo fatto solo del male, non mi meritavo tutte quelle lacrime da parte sua, non mi meritavo niente.

"Ti ho fatto del male! Ti ho messo le mani addosso, te ne rendi conto?"

Dissi, continuando a piangere, mentre fermai i miei occhi nei suoi.

"E' stato un errore, Harry! Sai quanti errori facciamo? Siamo esseri umani! Mi hai dato uno schiaffo, si, ma quel dolore è sparito, se te ne andresti morirei e quel dolore resterebbe, sempre."

Disse lei, poggiando le mani sul mio collo e stringendomi forte, poggiando il viso nell'incavo del mio collo.

"Jamie, i-io non riesco nemmeno più a guardarti dopo quello che ho fatto, non ci riesco!"

Dissi abbassando lo sguardo, senza ricambiare quella sua stretta.

"E allora trova il coraggio di guardarmi, senza pensare a questi lividi che andranno via, ma a tutti quei bellissimi momenti che abbiamo passato insieme. Vuoi buttarli via per un errore causato dall'alcool?"

Si strinse più forte a me, iniziando a lasciare una scia di baci sul mio viso, dato che non le avevo ancora detto niente. Portò le dita tra i miei capelli e iniziò a giocare con i miei ricci.

"Ti prego, ti prego, ti prego!"

Sussurrò ripetutamente al mio orecchio. Tirai un lungo respiro, prima d'iniziare a parlare.

"Ho solo bisogno di stare un po' da solo, scusa..."

Dissi senza emozione nella voce, alzandomi da terra, sollevando anche lei, dato che non aveva intenzione di staccarsi, così la feci poggiare sul letto, ma lei non mollò la presa sul mio collo.

"No, Harry, ti prego, no! Non lasciarmi..."

Portai le mani sulle sue, per farle mollare la presa e quando ci riuscii, la lasciai sul letto, prendendo i miei vestiti da terra. Vidi che iniziò a piangere, nascondendosi il viso con le mani, probabilmente perché stavo andando via. Dopo che mi vestii, camminai verso la porta e gli diedi un ultimo sguardo.

"Non me ne sto andando... ho solo bisogno di pensare!"

Le chiarii, per farle smettere di piangere e stare male per me. Subito dopo uscii e camminai fino alla porta per tornare a casa mia. Quando arrivai a casa, mia madre stava passando l'aspirapolvere, quando mi vide entrare, mi sorrise e venne a salutarmi con un bacio sulla guancia, scompigliandomi i capelli.

"Mi sei mancato, tesoro!"

Sorrisi debolmente, camminando verso le scale senza dire niente, ma mia madre si accorse subito che c'era qualcosa che non andava. Lo capiva sempre!

"Cos'è successo?"

"Niente..."

Dissi, continuando a camminare verso di sopra, mi chiusi in camera e andai a farmi una doccia. Dovevo prendere parecchie decisioni.

JAMIE'S POV.

Quando trovai la forza per alzarmi dal letto, camminai verso lo specchio e osservai la mia figura riflessa. Avevo gli occhi gonfissimi per colpa delle lacrime e il viso livido per colpa dello schiaffo. Decisi di andarmi a vestire, misi un jeans stretto e un maglione grigio piuttosto largo, misi le converse bianche e lasciai i capelli sciolti, che di sicuro avrebbero nascosto meglio i miei lividi sul collo. Presi il trucco e con il correttore m'iniziai a coprire il livido sul viso. Mi truccai al meglio, per fare in modo che non si vedesse niente e poi scesi di sotto. Dovevo vedere Harry, assolutamente! Camminai fino a casa sua e bussai al campanello, dopo pochissimo venne ad aprirmi Anne, io sorrisi leggermente.

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