capitolo 25

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JAMIE'S POV.

Non volevo parlare con nessuno. Stavo male, e si, in effetti avevo bisogno di qualcuno che mi dicesse "sta tranquilla, le cose miglioreranno" ma non era giusto. Avrei potuto chiamare Zayn ma era sbagliato chiamarlo solo quando litigavo con Harry e lo stesso valeva per le altre persone. Ero così combattuta, sarei solo voluta scappare lontano e lasciare tutto il resto qui, senza che me ne dovessi più preoccupare. Quando tornai a casa, mia madre era uscita. Andai dritto in camera mia e mi stesi sul letto fissando il soffitto bianco di camera mia. Continuai a restare lì, pensando a quello che avrei potuto fare. Forse avrei dovuto mettere da parte i ragazzi e sarei dovuta tornare a concentrarmi sullo studio, no? Prima che potessi continuare a fare nuove ipotesi sentii qualcuno bussare alla porta. Di malavoglia mi alzai dal letto e scesi di sotto per vedere chi era, quando aprii la porta vidi Zayn.

"Hey, Zayn..."

Dissi guardandolo, senza sapere cosa volesse e sinceramente non avevo proprio voglia di parlare ora.

"Jamie, va tutto bene?"

Annuii, fingendo un sorriso e rimasi poi in silenzio, sperando che mi dicesse il motivo per cui era venuto.

"Uhm... ti volevo chiedere se ti andava di fare qualcosa stasera, sai, dato che Harry è tornato a casa, ora sta meglio, no?"

"No e si."

Risposi con un tono neutrale, guardandolo.

"In che senso?"

"No, non voglio fare niente stasera e si... sta meglio ora!"

A quelle parole lo vidi restarci decisamente male. Forse ero stata antipatica e cattiva, non meritava che lo trattassi in quel modo. Ma la verità era che me la stavo prendendo con lui al posto di farlo con Harry.

"Scusa, è che... non mi sento molto bene, ci vediamo domani a scuola!"

Gli sorrisi leggermente e lui fece lo stesso annuendo. Rientrai dentro e chiusi la porta, la cosa migliore da fare era quella di andare a dormire, di certo non avrei trovato di meglio che una bella dormita.

***

Il giorno dopo mi svegliai spontaneamente, forse proprio perché ero andata a dormire presto. Feci una doccia e poi andai a vestirmi. Lasciai i capelli sciolti e presi lo zaino. Quando scesi mia madre mi aveva lasciato la colazione, ma non avevo fame. Uscii di casa velocemente, arrivando a scuola dopo poco. Camminai dritta al mio armadietto, tenendo la testa bassa per evitare lo sguardo di tutti. Presi alcuni libri dall'armadietto e poi camminai verso la classe di chimica, mi sedetti ad uno degli ultimi  banchi, dato che non avevo voglia di seguire, non mi era mai piaciuta la chimica. Quando l'aula s'iniziò a riempire vidi entrare una ragazza dai capelli bruni guardarsi intorno per un posto libero. Si fece liberamente strada verso di me e indicò il posto accanto al mio.

"E' libero?"

Annuii e tolsi la borsa dalla sedia permettendole di sedersi, lei sorrise e lo fece. Doveva essere nuova, non l'avevo mai vista. Sembrava piuttosto introversa, non era molto alta e aveva i capelli scuri e lunghi, una bocca a cuore e piccola e dei bellissimi occhi verdi.

"Oh, comunque io sono Cece!"

Mi disse, stendendomi la mano che strinsi e gli sorrisi debolmente.

"Jamie... sei nuova?"

La vidi annuire e sorridere più ampiamente.

"Vengo da Nashville, vivevo lì con mia nonna, poi però mi sono dovuta spostare da mia sorella che vive qui a Boston, quindi eccomi qui, in una nuova scuola, in una città che non mi piace per niente!"

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