capitolo 5

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Era passata quasi una settimana dalla mattinata nel campo con Harry. Dopo la chiacchierata col mister mi aveva accompagnata a casa senza parlare molto, ma si vedeva che era successo qualcosa. Non gli parlavo da quella mattina. Ogni volta che lo cercavo a scuola mi evitava e a casa sua non si faceva mai trovare. Probabilmente aveva cambiato idea, non m'importava. Non ero io che gli doveva correre dietro. E perlopiù non sapevo nemmeno se il suo invito per il ballo fosse ancora valido. Era venerdì, avevo appena finito le lezioni a scuola, andai all'armadietto per prendere dei libri, ero immersa nei miei pensieri quando sentii qualcuno picchiettarmi la spalla. Mi girai e vidi John. Era nella mia stessa classe di filosofia, ed era da un po' che non riuscivo a togliermelo dalle scatole. Quando mi girai, vidi anche Harry era davanti al suo armadietto e parlava con Niall. Quando tornai a John, mi accorsi che stava parlando con me da un po', e sembrava che l'argomento centrale fosse il ballo.

"Allora... ci vieni? Al ballo? Con me?"

Disse molto lentamente, dato che si accorse che non l'avevo ascoltato per niente, mi passai una mano tra i capelli imbarazzata, dato che sarebbe stato un no, anche se Harry non mi avesse già invitata.

"John... non posso, scusa!"

Prima che potesse dire qualunque cosa, vidi Harry venire verso di noi, che nel frattempo avevo notato ci guardava da un po', sbatté una mano su uno degli armadietti arrabbiato, e vidi che disse serrando i denti a John:  "Sparisci, ora!"

John si voltò verso di lui, abbastanza terrorizzato. Mi sembrava ovvio, era molto più piccolo in confronto ad Harry e in più Harry era un giocatore di football, avrebbe potuto fargli del male senza molto sforzo.

"Ehm... io volevo solo chiedere p-per il ball"

Harry gli impedì subito di parlare, rivolgendogli uno sguardo furioso.

"Vattene, lei è mia!"

"N-n-non lo sapevo!"

Quelle parole che uscirono fuori dalla bocca di Harry fecero correre via John e fecero restare decisamente sorpresa me. Non poteva ignorarmi per quasi una settimana e poi far scappare tutti i ragazzi che volevano essere gentili con me.

"Oh, nemmeno io..."

Dissi riferendomi all'affermazione di prima, ma lui lo sapeva benissimo. Appena vide che John fece come gli aveva detto si tranquillizzò e senza rispondermi iniziò a camminare verso il lato opposto.

"Harry? Ma che cazz... ?!"

Dissi più confusa di prima, dato che mi stava ignorando ancora dopo aver fatto scappar via un ragazzo da me. Non mi diede nessuna spiegazione. Sembrava del tutto impazzito. Sapevo che stava andando agli allenamenti, così lo seguii, salendo sugli spalti. Quando arrivai erano già iniziati, Harry stava lavorando col mister ed altri giocatori allo schema di gioco per la prossima partita, dopo un po' iniziarono a metterlo in pratica. Harry ad un certo punto mi vide e s'irrigidì, forse non gli faceva piacere che io fossi lì. Vidi il mister rivolgergli un'occhiata nervosa e pensai che forse era meglio se andavo via, quando qualcuno mi chiamò scuotendomi il polso. Mi girai e mi ritrovai davanti Zayn.

"Che c'è?"

Gli chiesi, sbuffando. Pensando che volesse litigare ancora, e non ne avevo decisamente voglia.

"Voglio farmi perdonare! Mi dispiace per la faccenda della palestra, dovrei imparare a tenere le mani a posto!"

"Non importa, è tutto okay, Zayn. Tranquillo!"

Gli dissi, sforzando un sorriso. Lui anche mi sorrise, ma non era un sorriso forzato.

"Per farmi perdonare, avevo pensato che magari ti andrebbe di venire al ballo con me, che ne dici?"

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