capitolo 22

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JAMIE'S POV.

Non avevo fatto sesso con Zayn, in effetti non ne avrei mai avuto il coraggio e non sarebbe stato giusto nei suoi confronti, in più. Quello che voleva era tornare a casa, addormentarmi e al mio risveglio aver dimenticato tutto. Ma non sarebbe stato così facile, non lo è mai. Infilai le mani in tasca e camminai verso l'uscita dell'hotel. Presi un taxi per tornare all'aeroporto, Zayn mi aveva detto che sarebbe tornato con Niall e gli altri. Comprai il biglietto per il primo volo per Boston e aspettai lì per imbarcarmi. Non dovetti aspettare molto, ci volle circa un'ora e mezza. Dormii per tutto il viaggio e quando arrivai, per tornare presi un altro taxi. A casa non c'era nessuno, ultimamente i miei genitori avevano sempre il turno di notte a lavoro e questo non mi dispiaceva, in realtà. Salii in camera mia e mi buttai sul letto. Non riuscivo più a piangere, forse avevo finito le lacrime dopo tutto quello che era successo. In diciassette anni Harry era stato l'unico ragazzo per cui aveva pianto, lo facevo spesso anche i primi giorni del liceo quando mi accorsi che non voleva più saperne di me. Forse quello era un segno, forse quello doveva farmi capire che non mi sarei mai dovuta avvicinare ancora una volta a lui.

***

"Jamie, alzati subito!"

La voce squillante di mia madre, mi fece svegliare. Mugugnai un no e poi sentii mia madre tirarmi il cuscino da sotto la testa.

"Che diavolo ti prende?"

"Ha chiamato la scuola, ha detto che stai facendo tantissime assenze e i tuoi voti si sono abbassati... che ti sta succedendo?"

Mi urlò contro. Io non risposi, sapendo che aveva ragione. Mi alzai dal letto, presi dei vestiti dall'armadio e andai in bagno. Infilai un jeans e una camicetta e legai i capelli in una coda a lato e poi uscii per andare a scuola, ignorando le lamentele di mia madre.

"Jamie... ciao!"

Sentii una voce chiamare il mio nome, quando arrivai a scuola, mi girai e vidi Zayn al mio fianco, sorridendo.

"Hey..."

Gli sorrisi debolmente, continuando a camminare verso il mio armadietto.

"Stai bene?"

"Si, è okay!"

Dissi e poi camminai svelta verso il mio armadietto. Non volevo che Zayn mi ricordasse quello che era successo, chiedendomi ogni volta se stavo bene. Presi alcuni libri dall'armadietto e mi girai, quando vidi Harry vicino al suo armadietto che chiacchierava tranquillamente con alcuni ragazzi della squadra. Mi ignorò semplicemente, perché lo sapevo che mi aveva visto e non doveva importarmi.

"Non ho voglia di venire a scuola, io me ne vado!"

Buttai i libri con forza nell'armadietto e lo richiusi, iniziando a camminare verso il corridoio. Vidi Zayn cercare  di fermarmi, ma io gli dissi di tornare in classe. Iniziai a camminare, senza una destinazione precisa, volevo solo allontanarmi il più possibile da quella scuola. Non volevo vedere Harry vantarsi con i suoi amici di come si era scopato quelle cinque troiette. Misi le cuffie nelle orecchie e iniziai a camminare, mi accorsi che non sapevo dove stavo andando. Quei quartieri mi sembravano più sporchi e solitari di quelli che conoscevo. Affrettai il passo, cercando di andar via da quei brutti quartieri, quando ad un certo punto sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla, sobbalzai a mi girai.

"Ciao, bella biondina... ti sei persa?"

C'erano un paio di ragazzi che mi guardavano ridendo, mentre m'impedivano di andar via. Erano decisamente strani, avevano i capelli unti e la faccia piena di cicatrici, sembravano di poco più grandi di me, ma facevano paura, i loro vestiti erano sporchi e sembravano due taglie più piccole di quella che portavano.

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