Everything Has Changed.

capitolo 31

JAMIE'S POV.

"Chi è questo?"

Disse Jacob, guardandomi piuttosto arrabbiato. Vidi Harry accigliarsi, guardando Jacob... probabilmente stava pensando che fosse geloso di me, ma non era proprio così. Lo vidi camminare arrabbiato verso di lui, ma mi misi subito tra di loro.

"Tu chi cazzo sei?"

Chiese Harry, cercando di levarmi davanti, ma io non glielo permisi.

"Harry, è mio cugino!"

Dissi, prima che potesse dire altro. Lo vidi rimanere con le labbra dischiuse, probabilmente per la figuraccia appena fatta. Lo vidi indietreggiare, mentre Jacob lo guardava ancora arrabbiato.

"Che ci fa lui qui e per di più in mutande?"

Chiese Jacob cercando spiegazioni, dato che doveva prendere il posto di mio padre da genitore severo, che palle.

"Non è come pensi. Lui è qui per tenermi compagnia. E'... è... gay!"

Dissi la prima cosa che mi venne in mente, dato che non sapevo più che dire.

"Si, io sono g... cosa?"

Chiese Harry, girandosi a guardarmi, quando si accorse di quello che gli stavo per far dire. Lo pregai con lo sguardo, sperando che mi desse ragione, mentre mio cugino aspettava una conferma o una smentita. Vidi Harry sbuffare e poi girarsi verso mio cugino.

"Si... sono gay!"

Disse annoiato. E vidi mio cugino annuire, il quale sembrò crederci, proprio perché i tratti del suo viso si ammorbidirono. Vidi mia cugina emettere un verso di delusione e la guardai male, ma per fortuna non mi vide.

"Uhm... vado a vestirmi!"

Disse Harry, salendo su per le scale. Io guardai i miei due cugini e sorrisi.

"Be', voi sistematevi... io vado a prendere qualcosa!"

Dissi cercando di divagare. Salii di sopra e vidi Harry infilarsi i jeans. Si girò a guardarmi e io lo andai ad abbracciare, mortificata per quello che aveva dovuto dire per colpa mia.

"Scusa, scusa, scusa, scusa! Mi dispiace tantissimo..."

Dissi, tenendo il viso nell'incavo del suo collo. Sentii le sue mani stringermi, ma poi allontanarmi da lui.

"Gay... mi hai fatto dire di essere gay! Ti rendi conto?"

Chiese lamentandosi e infastidito allo stesso tempo. Io cercai di pregarlo con lo sguardo, ancora una volta. Non volevo si arrabbiasse con me.

"Amore, se pensano che tu sei gay, ti lasceranno restare qui e quando saremo da soli, potremo fare tutto quello che vuoi..."

Dissi con malizia, cercando di farlo ammorbidire, mordendomi il labbro inferiore. Lo vidi sorridere leggermente.

"Tutto quello che voglio?"

"Si!"

Le sussurrai con malizia all'orecchio, baciandolo poi dolcemente. Lui ricambiò, poggiandomi le mani in vita. Subito dopo mi staccai e lo guardai, feci scendere le mani sulla cintura della mia vestaglia e sciolsi il nodo, aprendo la vestaglia. Lo vidi dischiudere la bocca, sorpreso dal mio gesto e soffermando lo sguardo sul mio corpo nudo davanti a lui. Me la richiusi appena lo vidi stendere le mani e mi avvicinai a lui, dandogli un bacio sulla guancia.

"Non ora, amore!"

Lo sentii sbuffare e di conseguenza mi misi a ridere, lo cacciai fuori dalla camera per cambiarmi, dicendogli di andare a convincere i miei cugini della sua omosessualità.