Capitolo 14

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💬~Bitch~💬

<<Oddio hai un'appartamento bellissimo!>> disse Shady guardandosi attorno e sorridendo.
<<Grazie, ma non è nulla di che>> risposi io ridacchiando timidamente.
<<Venite da questa parte>> aggiunsi poi invitandoli ad entrare nella mia modesta stanza.
<<Wow! Niente male!>> disse Federica guardandosi attorno.

Io sorrisi vedendo le loro facce buffe e stupefatte mentre si guardavano attorno e così, presi dal mio armadio delle coperte e qualche felpa pesante.
<<Wow quanti spartiti>> disse Riccardo avvicinandosi alla scrivania per guardarli meglio.

Era fatta! Adesso se Riccardo avesse preso in mano il foglio con "Reality" si sarebbe fregato con le sue mani dato che era lui M.B.

Ma non fu così. Anzi, ci fu un silenzio totale da parte sua.

POVS RICCARDO :
Guardavo fra gli spartiti di Sam moltissime canzoni fantastiche, ma mi colpì di più uno spartito con una canzone famosissima, "Reality".

Sbarrai gli occhi non appena vidi quel titolo.

Ce l'aveva!.

<<Mike! Mike vieni subito qui!>> sussurrai mentre mi giravo verso di lui intento ad osservare la chitarra elettrica di Sam.
Lui mi guardò stranito e si avvicinò verso di me.
<<Cosa c'...>>
<<Sssh!>> lo interruppi io mostrandogli lo spartito di quella canzone.

Lui sorrise non appena lo vide.
<<Lo sapevo giá Riki>> disse a bassa voce sorridendo.
<<E allora cosa pensi di fare?>> risposi al suo stesso tono.
<<Aspettare e godermi un po' lo spettacolo>> disse sorridendo innocentemente e allontanadosi per guardare il paesaggio di Roma dalla finestra.

POVS SAM :

Ma perché Riccardo non aveva fatto nulla non appena vide lo spartito?.
Insomma... lui mi chiamava sempre "Piccola Sam" e M.B nei messaggi mi soprannominava in quel modo.

Che magari non fosse lui? Ma allora chi...
Andreas? Thomas?...
Dio che confusione!.

<<Tutto bene qui?>> mi riportò alla realtá Federica che fissava l'armadio.
<<S...si si, possiamo andarr>> risposi infilando le coperte con le felpe in uno zainetto di pelle.
<<Ok, si parte piccoli scout!>> disse Andreas contento mentre si incamminava seguito dagli altri giù dal mio appartamento.

<<Mamma io vado in spiaggia>> dissi a mia madre che stava al bancone.
<<Va bene tesoro, non prendere freddo però!>> rispose lei sorridendomi.

Poi uscimmo e ci incamminammo.
<<Avete portato le schifezze?>> chiese Thomas saltellando come un bambino felice.
<<No, infatti dobbiamo fare una scappatella al supermercato, al solito nostro ok?>> rispose Riccardo guardando tutti negli occhi.
Io li guardai stranita.
<<Che intendi con "al solito nostro"?>> gli chiesi facendo le virgolette sull'ultima frase.

<<Lo vedrai>> rispose Shady facendomi l'occhiolino e prendendomi per mano insieme a tutti gli altri e iniziando a correre come pazzi verso il supermercato più vicino.
Entrammo ridendo e iniziammo a sgrafiniare pacchi su pacchi di patatine e bibite gassate.
<<Dai su, andiamo andiamo!>> sussurrò veloce Andreas con la felpa ormai imbottita di roba nascosta.
<<Cosa? Ma non paghiamo?>> chiesi io guardandoli tutti negli occhi.
<<I cinquantenni single pagano al supermercato, non i giovani>> rispose Riccardo ridacchiando.
Poi Mike mi sorrise da lontano e mi prese per mano iniziando a sfrecciare via contemporaneamente agli altri via dal supermercato.

Reality. ||Michele Merlo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora