❤~Mom~❤
Rientrai in casa con le lacrime agli occhi e senza far troppo rumore, salì silenziosamente le scale dato che l'orario di chiusura del bar era già passato.<<Sam sei tu?>> mi chiese mia madre dalla cucina.
<<Si sono io>> risposi cercando di avere una voce abbastanza nella norma senza fargli capire nulla del mio attuale e vero stato d'animo.Mi barricai, letteralmente, nella mia stanza e scivolai lentamente con la schiena da dietro la porta fino a toccare il pavimento freddo e scoppiare in lacrime silenziosamente.
Mi sentivo così stupida...
Poi, di soprassalto balzai all'in piedi andando verso la scrivania iniziando a cercare fra i vari spartiti musicali proprio il pezzo di "Reality" e, una volta trovato, lo accartocciai dopo averlo reso una pallina minuscola di carta.
Lo buttai nel cestino con violenza e subito dopo mi gettai a pancia in giù sul mio letto continuando il mio pianto soffocato dal cuscino che era sotto al mio viso.Fui interrotta, dopo alcune ore sempre nella stessa posizione, da mia madre che mi avvertia della cena.
<<Non ho fame>> borbottai con la bocca impastata dal pianto di prima.
<<Sam che succede?>> chiese poi mia madre mentre apriva la porta della mia camera e rimanendo quasi sconvolta dal mio stato.<<Amore di mamma cosa è successo!>> disse lei impanicata.
<<Non è successo nulla, sto bene>> risposi io cercando di sopprimere i miei singhiozzi e mettendomi a mezzo busto sul letto.
<<Eh no, sai benissimo che non puoi nascondermi niente, quindi adesso mi dici cosa è successo>> disse lei sedendosi accanto a me.<<Ho, diciamo, "litigato" con Mike...>> risposi io facendo le virgolette su quel verbo.
<<Ah... e adesso ti senti in colpa, giusto?>> mi chiese mia madre in tono comprensivo.
Io annuì con la testa mentre le lacrime minacciavano di scendere per l'ennesima volta ripensando di nuovo a quell'accaduto.<<Amore mio, anche con papá succedeva spesso... e tu lo sai>> disse mia madre mentre mi stringeva forte.
<<Certo che lo so... e infatti s'è visto com'è andata a finire>> risposi io tirando su col naso e singhiozzando.
<<Si tesoro, ma tu e Mike non siete adulti di mezza etá e non penso il litigio si sia creato per le stesse nostre ragioni, siete giovani, tutto si sistema in gioventù>> disse mia madre accarezzandomi la schiena.<<Si ma questa volta la colpa è stata mia, credo...>> risposi continuando a singhiozzare disperatamente.
<<Giá hai fatto un enorme passo avanti ammettendo le tue colpe, ma non devi confessarle a me>> disse mia madre alzandomi il viso con le sue morbide mani mentre mi asciugava le guance bagnate dalle lacrime.<<Io non voglio perdere Mike...>> risposi abbassando poi lo sguardo verso le candide lenzuola del mio letto.
<<Ma no che non lo perderai Sam! Vedrai che tutto si sistemerà>> disse mia madre cercando di consolarmi.Dovevo ammetterlo, una madre riesce sempre a calmare la propria figlia quando crolla. Quella comversazione mi aveva fatto più che bene.
Feci un sospiro di sollievo e poi sorrisi a mia madre dolcemente.
<<E adesso che ti sei calmata, c'è una mega bistecca che ti attende a tavola>> disse mia madre ricambianfo il mio sorriso.
<<E va bene>> risposi ridacchiando innocentemente e alzandomi seguita da lei per poi dirigerci in cucina.La cena fu davvero piacevole, io e mia madre parlammo proprio come due migliori amiche.
Dopo, la aiutai persino a sparecchiare e a lavare i piatti insieme a lei.<<Adesso vado sotto la doccia>> dissi poi asciugandomi le mani bagnate con uno straccio.
<<Va bene Sam, finisco io qui>> rispose sorridendomi mentre io mi avviavo nel bagno.Selezionai l'acqua calda ed entrai in doccia cercando di calmare maggiormente i miei bollenti spiriti.
Una volta uscita dalla doccia, mi asciugai e indossai un pigiama comodo per poi andare nella mia stanza e gettarmi in quelle lenzuola che sembrava mi chiamassero.Prima di andare a dormire fissai il cestino con dentro il foglio che avevo accartocciato con quella canzone e ripemsai al litigio con Mike e mi insultai mentalmente perché avevo creato un litigio per colpa di una persona mai vista e mai conosciuta, M.B.
Sbuffai e subito dopo mi addormentai.
Mi svegliai di scatto verso le tre di notte, senza un valido motivo.
Mi alzai e andai in cucina a prendermi da bere e cercando di riprendere sonno.
Andai nella stanza di mia mamma e aprì lievemente la sua porta vedendo che dormiva beatamente.Sospirai e dopo aver bevuto un sorso d'acqua, ritornai nella mia stanza.
Presi il foglio con "Reality" che avevo accartocciato il giorno prima e lessi attentamente quelle iniziali di quel maledetto nome.M.B.
Quel semplice nome, mi aveva incasinato totalmente la mia vita.
Osservai poi tutto il resto di quel semplice foglio, ovvero le note e le canticchiai mentalmente.
Fui interrotta nella mia lettura, dal mio telefono che vibrò ben due volte e la cosa mi fece, letteralmente, sussultare dallo spavento.Quale pazzo potrebbe mai mandare messaggi a notte fonda?.
Sbuffai cercando di riprendere il mio battito cardiaco regolare, dato lo spavento in precedenza e sbloccai il telefono vedendo l'anteprima dei messaggi.
Uno era di Mike, così lo lessi :"Sam... dobbiamo parlare, e anche alla svelta, domani mattina alle otto, sarò sotto casa tua."
Oh, ma con che coraggio poteva imponermi di svegliarmi così presto? Cos'era per caso, un'ordine?
E se non mi sarebbe andato di aprirgli?.
Bah, che faccia tosta.Cercai di ritornare in me e poi andai a leggere l'altro messaggio, che stavolta era in anonimo, così pensai si trattasse di quel M.B
"Buonanotte piccolo scricciolo."
SPAZIO AUTRICE :
MUAHAHAHHA da 1 a 10 quanta ansia vi ha trasmesso l'ultimo messaggio?😂😂😂😂.
Perdonatemi se il capitolo vi sará parso leggermente corto, ma mi serviva come passaggio😏.
E boh, a voi è piaciuto?.
Fatemelo sapere🌸❤.
E niente, ve saluto e ve ringrazio.
-Clelia💜
STAI LEGGENDO
Reality. ||Michele Merlo||
Fanfiction"Aveva degli occhi di ghiaccio, anche se erano semplicemente neri. Erano degli occhi stupendi. Sembrava droga fissarli, quegli occhi. Più li guardavi e più sentivi il bisogno di guardarli ancora, ancora e ancora..." 🌴