<<Ti prego... va via adesso Sam>> mi intimò il ragazzo dai capelli scompigliati mentre sbuffava rumorosamente e si portava le mani fra i suoi capelli.
La sua reazione mi spiazziò tant'è che diventai di pietra.
<<C...cosa?>> chiesi incerta deglutendo.
<<Va via... ho la testa in completa confusione, sei scappata via, non ti sei fatta viva per giorni e poi ti rivedo con un ragazzo che nemmeno conosco. Si, mi hai detto di cosa avete parlato, ma chi mi garantisce questo?>> rispose lui continuando a sbuffare.<<Mike... non ti fidi più di me?>> domandai quasi sbalordita.
Lui non rispose nulla, abbassò lo sguardo e subito dopo mi aprì la porta e in quel preciso momento il mio cuore andò in frantumi.
<<Ma... non è un'addio... vero?>> domandai deglutendo lentamente.
<<Ti ho persa troppe volte... e quasi tutte le volte è stato sempre per colpa mia. È chiaro che non sono quello giusto per te>> rispose sospirando.Non appena finì la frase, i miei occhi si lucidarono e lui a quella vista si avvicinò a me e mi baciò dolcemente.
<<Dimenticami>> disse poi con un filo di voce staccandosi di poco dalle mie labbra.
Scoppiai a piangere e poi corsi velocemente via da quella casa.Io? Dimenticare Mike? E come potevo mai riuscirci.
Ormai, dopo tutto quello che c'era stato era impossibile farlo.
Era come costringere una persona a smettere di respirare, non si può.
Non potevo dimenticare Mike, come avrei potuto minimamente anche solo pensarlo?I pensieri si infrangevano nella mia testa sovrapponendosi l'uno con l'altro mentre correvo via dalla casa di Mike con le lacrime agli occhi.
***
Una volta chiusa dentro casa mia, sfrecciai verso la mia stanza chiudendomi a chiave e iniziando a buttare all'aria tutto quello che mi capitava sotto i miei occhi : fogli di carta, spartiti, penne, matite, tutto.
Una volta aver creato un mini inferno nella mia piccola stanca, esausta, mi accasciai a terra appoggiando la mia schiena ai piedi del letto continuando a piangere forte.
Non potevo crederci.
Non riuscivo a crederci.Mi coprì il viso rigato di lacrime con le mie mani continuando a singhiozzare velocemente e perdendo quasi il respiro.
D'istinto, poi, mi alzai e cercai fra i vari spartiti buttati violentemente a terra, proprio quello con inciso "Reality" : la canzone che mi aveva dedicato Mike e la stracciai in mille pezzi.Se dovevo dimenticare dalla mia vita Mike, l'avrei fatto per bene.
***
<<Sono tornata!>> la voce di mia madre urlante quella frase mi fece risvegliare dal sonnellino che avevo fatto nel mio letto.
Aprì lentamente la porta della mia stanza, ancora a soqquadro, e andai verso le scale.<<Mamma, ho deciso. Voglio andare a vivere da sola>> affermai poi facendola rimanere di sasso con le sue buste della spesa ancora fra le mani.
<<Cosa? Come mai adesso?>> mi chiese iniziando a salire le scale.
<<Perchè non voglio più essere un peso e anche perchè ormai credo di avere l'etá per farlo>> risposi subito.<<Sam cosa è successo con Mi...>>
<<Non è successo niente. Non voglio più sentir parlare di lui, non voglio nemmeno più sentire nominare quel nome. Ormai non è più nessuno>> la interrompei afferrando una delle due buste di spesa che aveva fra le mani.Mia madre non disse nulla, si limitò a sospirare e ad andare in cucina.
<<E dove pensi di prenderti una casa?>> mi chiese poi andando verso la cucina.
<<Non saprei, Stefan e suo padre abitano in questo momento a New York, potrei andare anch'io così gli risparmio i viaggi per venire qua>> risposi posando la busta sopra al tavolo della cucina.<<New York?! Ma hai idea di quanto sia lontano da casa?>> mi chiese mia madre sbarrando gli occhi.
<<Lo so mamma, ma sará come se non me ne fossi mai andata, vedrai!>> risposi posando una mano sulla sua spalla cercando di sorriderle.Per un'attimo mia madre non disse nulla, continuava a fissarmi negli occhi come se avesse il potere di leggere quanto dolore avesse la mia anima in quel preciso momento.
<<E va bene... se ti fará sentire meglio cambiare aria...>> disse poi sospirando.
Le sorrisi e la abbracciai forte.<<Parto domani stesso>> affermai correndo nella mia stanza e lasciando mia madre da sola in cucina ancora incredula e sbalordita sulla mia decisione forse troppo affrettata.
Ma ormai ero determinata.
Mike voleva che lo dimenticassi? E va bene, così sarebbe stato.
Ma lo sarebbe stato da lontano, da molto lontano.
Talmente lontano da fargli sentire fino alle sue ossa la mia mancanza e da fargli capire che sbaglio aveva commesso a lasciarmi andare.Afferrai il mio telefono e digitai un messaggio per Stefan :
me :
New York, sto arrivando!...
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Reality. ||Michele Merlo||
Fanfiction"Aveva degli occhi di ghiaccio, anche se erano semplicemente neri. Erano degli occhi stupendi. Sembrava droga fissarli, quegli occhi. Più li guardavi e più sentivi il bisogno di guardarli ancora, ancora e ancora..." 🌴