Capitolo 21

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🎡~Perfect~🎡

Provai le due canzoni che mi consigliò mia madre.
Ma non mi sentivo per niente sicura.
Avevo bisogno di un parere da qualcuno.
E sapevo benissimo chi.

Presi in un tempo fulmineo il mio telefono e composi il numero di Mike.

~Conversazione telefonica~

<<Ei scricciolo>> disse lui col suo classico tono incredibilmente sexy.
<<Dove sei?>> gli chiesi subito.
<<A casa, perchè?>> mi chiese lui.
<<Verresti da me per... ehm... diciamo, un parere?>> gli chiesi nuovamente.
<<Certo, sto arrivando>> rispose lui sentendo che si alzava.
<<Ti aspetto allora>> dissi io staccando la chiamata.

~Fine conversazione telefonica~

Subito dopo una manciata di minuti suonarono al campanello e andai ad aprire e si presentò un Mike con i capelli perfettamente in disordine, con il suo inseparabile chiodo in pelle nero e una maglietta dello stesso colore e dei jeans strappati con delle converse nere.

<<Ciao ragazzo bagnato>> dissi io sorridendo mentre mi facevo da parte per lasciarlo entrare.
<<Ragazzo bagnato?>> mi chiese ridacchiando mentre io chiudevo la porta e salivamo le scale.
<<Quando ti avevo bagnato con la pompa dell'acqua e l'avevo raccontato a mia madre, lei ti aveva dato proprio quel soprannome>> gli spiegai trattenendo una risata.

<<Oh interessante>> rispose lui mentre eravamo arrivati alla porta di camera mia che aprì subito e mi sedetti sul mio letto.
<<Allora, che parere vuoi sentire?>> mi chiese.
<<Musicale>> risposi sorridente mentre prendevo la mia chitarra elettrica.
<<Oh bene>> disse lui incuriosendosi e ricambiando il mio sorriso.

Iniziai a suonare e cantare "What I've Done" dei Linkin Park e lui rimase scioccato e a bocca aperta non appena finì di cantare.

<<Wow!>> disse lui stupito con gli occhi sbarrati.
<<Ti è piaciuta?>> gli chiesi.
<<E me lo chiedi pure? Sei stata una bomba!>> mi rispose.
Io sorrisi e poi proseguì per Albachiara.

<<Quel tizio avrá l'oro fra le mani non appena ti sentirá>> disse poi non appena finì di cantare pure quella canzone.
<<Beh si dai, non esageriamo>> risposi io ridacchiando.

<<E adesso fammi sentire, la "mia" canzone>> disse Mike con uno sguardo compiaciuto.
Io ridacchiai ancora per la sua buffaggine e poi iniziai a suonare Reality.

Mentre cantavo, Mike sembrava assorto e fisso nei miei occhi.
Mai avevo visto Mike così applicato nel fissare qualcuno.

Non appena finì di cantare si avvicinava sempre di più a me.
<<Sei... stata>> disse ma si fermò non appena mirò le mie labbra per pou lasciarmi un bacio casto.
<<Perfetta>> concluse sorridendo mentre rimaneva a un centimetro da esse.

Io sorrisi timidamente e poi lo feci sedere nel mio letto per poi continuare a baciarci.
Buttammo a terra la mia chitarra insieme agli spartiti e scoppiammo a ridere mentre le nostre labbra si toccavano perfettamente.

Quelle labbra erano fatte per essere perfette insieme.
Ma ancora sentivo che mancava qualcosa.
Perché Mike non mi aveva ancora detto chiaramente ciò che eravamo io e lui?.
Perchè ancora non ci eravamo detti nessun "Ti amo"?...

Reality. ||Michele Merlo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora