Capitolo 29

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👍~Yes or no?~👎

<<M...Mike non so se sia una buona idea...>> dissi io abbassando lo sguardo.
<<Ma scherzi? Perchè pensi una cosa simile?>> mi chiese lui sbalordito.
<<Perchè giá sono abbastanza conosciuta e ho paura che... la mia audizione possa essere condizionata da questa cosa>> risposi sospirando.

Ci fu un'attimo di silenzio.
Nessuno dei due non sapeva cosa dire.
Io giocherellavo con uno dei miliardi bracciali che avevo al mio polso destro, aspettando una risposta da parte di Mike.

Ad un certo punto lui si mise le mani dietro la nuca e sbuffò rumorosamente.
<<E dovrei lasciarti qui da sola con quel pazzo ubriacone che ci ha provato con te?>> si chiese sbuffando nuovamente.

<<Mike te l'ho detto... è tutto apposto, sono sicura che non appena si sveglierá mi chiamerá e mi chiederá scusa>> risposi sorridendogli malinconicamente.
<<Ma ne sei proprio sicura che non vuoi nemmeno provarci a fare i casting?>> mi chiese ancora una volta.

Di nuovo, il silenzio piombò in quella stanza.
Gli occhi di Mike erano talmente speranzosi di una mia risposta positiva, che faceva giá male dentro di me rispondergli con una semplice e fredda negazione.

<<E va bene... ci proverò>> risposi io dopo un altro attimo di silenzio.
Lui mi fece un sorrisone e poi mi abbracciò forte.
<<Grazie>> disse mentre mi stringeva forte a se.

Io sorrisi e poi sciogliemmo l'abbraccio.
<<Ci saranno anche gli altri che parteciperanno ai casting, persino quel piccoletto di Thom!>> continuò con un sorrisone.
<<Oh, mi fa piacere>> risposi ricambiando il suo sorriso, ma sempre meno convinta dalla mia risposta alla domanda precedente.

In quel momento, mi arrivò una chiamata, ma avevo il cellulare in vibrazione così sentì solo un tremolio fra i miei jeans.
<<A...adesso, meglio che vada...>> dissi poi dandogli un bacio a stampo.
<<Va bene, a domani allora>> rispose lui ricambiando il mio bacio.
<<Certo>>.

Non appena chiusi la porta di uscita di quella casa, risposi alla chiamata.

Era Stephan.

~Conversazione telefonica~

<<Pronto?>> chiesi poco convinta e stugata.
<<Mh... Sam? S...sono Stephan>> mugugnò.
<<Ti è passata la sbronza?>>.
<<Beh... credo proprio di si... Dio scusa, per qualsiasi cosa io abbia fatto e che non ricordo minimamente>>.
<<Va bene, non ti preoccupare... solo che... la prossima volta, preferirei ti ubriacassi dopo il lavoro... quando non sono più con te>> risposi deglutendo rumorosamente.
<<Oh mio Dio... ti ho fatto qualcosa giusto?>> mi chiese preoccupato.
<<Non importa... davvero, l'importante è che quando sei con me, tu sia sobrio e lucido mentalmente>>.
<<Okay Sam... mi dispiace davvero, non accadrá mai più>>.
<<Beh... lo spero>>.
<<Allora facciamo che... per oggi niente prove... iniziamo domani, okay?>>.
<<Okay... a domani allora>> risposi infine chiudendo la chianata.

~Fine conversazione telefonica~

<<Cos'è che ti ha fatto quel lurido verme?!>> disse una voce maschile abbastanza infuriata dietro le mie spalle.
Io sbiancai non appena riconobbi quella voce.

Mike.

Mi girai lentamente e me lo ritrovai ad un centimetro di distanza dal mio viso, con uno sguardo che se poteva dar fuoco a tutta la cittá,beh, l'avrebbe fatto.

<<M...Mike>> cercai di dire ma ad un tratto era come se le mie corde vocali fossero sparite nel nulla.
<<Sam! Dimmi cosa ti ha fatto quel bastardo!>> scandì lentamente quelle parole mentre potevo benissimo notare i muscoli delle sue braccia che pulsavano e dal suo collo si poteva intravedere qualche vena che fuori usciva dalla rabbia.

Non avevo mai visto Mike così in quello stato...

<<I...intanto perchè sei qui, pensavo fossi dentro casa!>> cercai di prendere in mano la situazione.
<<È buio e avevo paura a lasciarti da sola in strada per tornare a casa. Adesso dimmi cosa ti ha fatto quello schifoso!>> rispose lui innervosendosi ancora di più.

<<Mike o...ormai è acqua passata>> cercai di rispondere.
<<Acqua passata? Qui l'unica acqua che gli servirá è l'acqua santa perchè non appena lo vedrò lo farò nero!>> sbottò sempre più arrabbiato quel ragazzo dagli occhi neri e il ciuffo perfettamente disordinato.

<<Mike, calmati! Non è successo nulla!>> cercai di farlo ragionare.
<<Se tu non vuoi dirmelo, me lo farò dire in un altro modo da lui!>> rispose mentre iniziava ad incamminarsi.
<<No, no! Fermo, okay, ti racconterò tutto... ma non qui, non adesso>> dissi io fermandolo bloccandolo con le mie mani.

<<Cosa?! Non adesso?! Sam ma starai scherzando spero! Quel verme ti ha fatto qualcosa ieri!>> si innervosì maggiormente lui.
<<Mike ti prego, basta, non voglio più parlarne per oggi, a domani>> sbottai io mentre tolsi le mie mani che bloccavano le braccia del mio ragazzo per poi iniziare a camminare a passo felpato verso casa mia.

<<Sam! Torna subito qui!>> mi urlava Mike rimasto più indietro di me.
Ad un tratto,poi, sentì dei passi correre verso di me e così iniziai a correre sempre più veloce.

<<Sam per l'amor del cielo devo sapere cosa ti ha fatto! Sei la mia ragazza! E devo e voglio proteggerti!>> continuava ad urlare mentre mi rincorreva.

Finalmente vidi in lontananza la porta di casa mia e corsi sempre più veloce verso essa.
Stavo per aprire la porta ma una mano venne messa davanti a quella porta impedendomi l'apertura.

Mi girai e vidi Mike, insieme a me, con il fiatone e il respiro sempre più pesante.
<<Sam... ti prego, raccontami cos'è successo>> mi ripetè per l'ennesima volta con il respiro veloce e affannoso.
Ci fu un'attimo di silenzio.
In sottofondo c'erano soltanto i nostri respiri sempre più veloci e sempre più pesanti.

<<O...okay... ti racconterò tutto...>> dissi interrompendo quel silenzio assordante.





SPAZIO AUTRICE :
Hihihi lo so vi ho lasciati proprio sul più bello 😌😏 eheheh pazienza, aspetterete il prossimo capitolo❤.
A voi è piaciuto questo? Fatemelo sapereee😮❤.
Per la prima volta nella vita non ho nient'altro da dirvi WOW 😂😂😂😂.
Quindi io ve saluto e ve ringrazio ❤
-Clelia💜

Reality. ||Michele Merlo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora