Capitolo 42

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~Take me back to the day we met~

<<Allora buonanotte Sam>> disse Stephan davanti alla mia porta della stanza d'hotel.
<<Notte>> risposi aprendo quest'ultima e chiudendomici dentro.

Una volta chiusa, mi appoggiai con la schiena ad essa e tirai un lungo respiro mentre lentamente scivolavo giù fino a toccare il pavimento freddo sotto di me.

Come un flash, mi venne in mente il giorno in cui incontrai Mike.

E non potei fare a meno di sorridere ripensando a quel giorno dove odiavo il mondo intero per aver lasciato la mia amata cittá natale ed essermi trasferita a Roma.

*flashback*

<<Caz...>> disse il passante togliendosi gli occhiali da sole neri ormai bagnati.
<<Oh Santo cielo scusami! Non volevo!>> risposi impanicata.
<<Insomma ma dove hai la testa!>> disse ancora il passante furioso.

...
<<Scusami davvero, il fatto è che... sono appena arrivata e...>>
<<E questo ti da diritto di bagnare il primo passante che passa?>> mi interruppe il ragazzo.
<<N...No no certo che no, scusami davvero!>> risposi io.

*fine flahsback*

Ridacchiai non appena mi venne a mente tutta quella scena e mi addormentai con un sorriso da ebete.

***

<<Hai preso tutto?>> mi chiese Stephan mentre digitava qualcosa sul suo telefono.
<<Si si>> risposi sospirando con un tono di amarezza.

Mi sarei allontanata ancora di più da Mike... e la cosa mi rattristiva parecchio.

Eravamo di fronte alla porta d'hotel con il sole di prima mattina che riscaldava la mia pelle fredda mentre ripensavo a ieri sera con Mike.

<<Allora andiamo...>> disse poi Stephan riportandomi alla realtá.
Sospirai mentre aprivo la portiera della limousine ed entravo nella vettura.
<<Facciamo che adesso ritorniamo a casa e poi la prossima settimana partiamo col tuor, okay? Non ti vedo parecchio presente dopo ieri sera, ed è normale ma bisogna essere parecchi concentrati per affrontare un tour di diverse date>> disse poi Stephan mentre l'auto era giá partita.

<<Cosa?... Davvero?>> chiesi sbalordita.
<<Davvero>> ammise Stephan sospirando mentre si sistemava gli occhiali da sole che gli erano ricaduti sul naso.

<<V...va bene, come lo ritieni più giusto>> risposi sospirando mentre fissavo sul finestrino accanto a me il paesaggio che sfrecciava via.
<<Lo faccio per te Sam>> disse poi il mio produttore discografico.

<<Grazie>> risposi poi abbassando lo sguardo e fissando le mie vans nere ai piedi.
<<E di cosa, per così poco, hai bisogno di staccare un po' la spina>> disse lui sorridendomi dal finestrino centrale della limousine.

***

<<Allora, quindi, in questa settimana ti rilassi, metti apposto le idee e poi ci vediamo lunedì prossimo>> disse da fuori il vetrino della macchina abbassato.
<<Va bene, e grazie ancora>> risposi da fuori con la mia valigia trascinata fino alla mia porta di casa.

Salutai, infine, il mio produttore discografico e mi avviai alla porta di casa per aprirla.
<<Amore di mamma!>> urlò mia madre correndo verso di me e abbracciandomi forte.

Okay, mi stava stritolando.

<<Ciao mamma>> dissi solamente ridacchiando.
<<Quanto mi sei mancata!>> disse ancora sorridendomi mentre mi sbaciucchiava ovunque sul mio viso.
<<Anche tu>> risposi sorridendole e poi abbassando lo sguardo verso il pavimento lucido.

<<Sam cosa è successo>>disse direttamente seria.

Nemmeno me lo chiese, insomma, avevo la brutta abitudine di far notare subito quando qualcosa non andava.
Avevo questa caratteristica di me sin da piccola, infatti non riuscivo mai a nascondere qualche marachella che combinavo.

<<Nulla mamma... sono solo stanca>> risposi alzando subito lo sguardo e sorridendole.

Ma quella volta, ci sarei riuscita a nasconderle tutto.
Mia madre non doveva sapere che stavo male.
Aveva avuto troppi miei dispiaceri.

Prima che potesse rispondermi, mi barricai nella mia camera chiudendomela alle spalle e strisciando con la schiena verso il pavimento portandomi le mani sopra al mio viso.

Tirai un lungo e profondo respiro cercando di distendere i nervi, ma nulla da fare, ero troppo giù di morale per via di Mike.
E non potevo nemmeno stare con gli altri dato che erano tutti ancora lì.

Ero completamente sola in quel momento.

E non l'augurerei nemmeno al mio peggior nemico, il sentirsi terribilmente soli e non avere proprio nessuno che ti tiri su in quel preciso momento.

Per ora mi rimanevano solamente i ricordi delle giornate passate con Mike.
Me le sareu fatta bastare... per quel momento.

EI GENTE.
Tutto bene? Spero di si, oggi è stata una giornata TERRIBILMENTE pesante, e la vostra?.
Io mi sono sentita esattamente come Sam lol.
Comunque, vi è piaciuto questo capitolo? Fatemelo sapere commentando🌸.
Ve saluto e ve ringrazio.
-Clelia💜

Reality. ||Michele Merlo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora