Capitolo 52

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~Survive~

L'indomani, rientrai in casa furtivamente dato che era domenica mattina, e mia madre ancora dormiva.
Salì lentamente le scale stando attenta a non provocare nessun rumore con le mie scarpe fra le mani.

<<Buongiorno Sam>> disse mia madre spalancando la porta dell'appartamento e cogliendomi alla sprovvista.
<<Oh... bu...buongiorno mamma>> risposi facendole un sorrisone.

<<Com'è andata ieri? Vedo che hai parlato molto con Thomas>> disse incrociando le sue braccia e sbuffando.
<<V...veramente non solo con Thomas...>> risposi deglutendo e facendomi largo per entrare nell'abitazione.

Mia madre sbarrò gli occhi sbalordita.
<<Sta calma... è... è solo tornato Mike>> dissi cercando di calmarla.
<<Oh sul serio?! Adesso sono più tranquilla, avrai un occhio addosso in più>> rispose mia madre calmandosi in un'attimo.

<<Mamma, non ho nove anni. Non ho bisogno di qualcuno che mi controlli>> dissi ridacchiando e posando le mie scarpe, che tenevo in mano, accanto alla porta da cui ero entrata.

<<Mh... e, sei stata da tuo padre?>> mi chiese sbuffando.
<<Si, e dovresti farlo anche tu>> risposi ripetendoglielo per la millesima volta.

Lei non disse niente, se ne ritornò in cucina aprendo l'acqua del lavandino e iniziando a lavare alcune pentole e stoviglie, come se io non fossi mai entrata e come se nessuno avesse ancora parlato con lei quella mattina.

Esasperata, sospirai e mi chiusi nel bagno buttandomi, poi, sotto la doccia cercando di togliere tutto lo stress e la stanchezza del giorno prima.

***

Dopo esser uscita dalla doccia, mi vestì con un pigiama peloso rosa e mi buttai sul mio letto a sentire un po' di musica ad occhi chiusi.
In quel momento, sentivo "Magic" dei Coldplay, la mia canzone preferita in assoluto.

No appena finì la canzone, partì "Reality" di Lost Frequencies e, sempre con gli occhi chiusi, ascoltai quella canzone sorridendo.
Ancora per una volta, mi ricordai del passato, e non mi sembrava nemmeno vero di esser riuscita a superare tutto e di essermelo buttato alle spalle.

Per tutto, intendevo, davvero tutto.

Il trasloco a Roma.
La mia paura di non riuscire a rifarmi una vita.
Il divorzio dei miei genitori.
E poi, mio padre, che mi stava a poco a poco abbandonando ogni giorno che passava.
E Mike, la sua assenza sembrava un baratro senza uscita.
In realtá tutto quanto sembrava un abisso senza via di fuga, e invece, piano piano, ero riuscira ad uscirne. Da sola.
Come avevo sempre fatto.

***

<<Sam, il pranzo!>> mi urlò mia madre dalla cucina.
Così mi alzai dal letto sul quale ero distesa, tolsi le cuffie dalle mie orecchie e uscì dalla mia stanza con ancora "Symphony" in testa e mi sedetti al mio posto attorno alla tavola apparecchiata, canticchiando il ritornello.

<<Tra meno di un mese sará Natale>> disse mia madre riportandomi alla realtà.
<<Ah si>> risposi mentre portavo una forchettata di pasta alla carbonara alla mia bocca.
<<Hai giá deciso cosa fare?>> mi chiese mentre si versava dell'acqua nel suo bicchiere.

<<Beh... credo che starò con Mike, o potrei farlo venire con noi e farvelo conoscere>> risposi subito dopo.
<<Farvelo?>> mi chiese mia madre alzando lo sguardo incerto verso di me.
<<A te e papá>> risposi innocentemente.
Mia madre stese in silenzio, non disse nulla, tornò a fissare il suo piatto ancora pieno di pasta e sospirò silenziosamente.

<<Mamma, il Natale lo passeremo insieme a papá. Glielo dobbiamo>> affermai decisa.
<<Sam tu puoi andare dove ti pare con tuo padre, ma senza di me, mi dispiace>> rispose poi mia madre guardandomi attentamente nei miei occhi.
<<Stai scherzando spero. Mamma, papá sta morendo! Gli rimane davvero poco da poter vivere, e tu non vuoi nemmeno passare con lui gli ultimi momenti che gli rimangono!>> dissi iniziando ad alterarmi.

<<Samantha io non voglio vederlo. E qua chiudo il discorso, non ne voglio più parlare. Se vorrai passare il Natale con lui e Mike, benissimo, potrai farlo, io starò qui a casa da sola>> sbottó mia madre.
<<Stai cercando di farmi sentire in colpa per caso? Mamma sai che odio esser divisa in due!>> risposi seccata.

<<È la mia decisione e la mia ultima parola riguardo il discorso>> disse poi mia madre fredda.
Io la guardai con un tono di disprezzo e mi alzai da quella tavola correndo nella mia stanza e sentendo i miei occhi gonfiarsi di lacrime.

Ma perchè era così decisa e determinata a non volerlo più vedere nei suoi ultimi momenti di vita?!.
Perchè gli adulti non sanno metter da parte il loro orgoglio?!.

Mi buttai a pancia in giù sul mio letto e iniziai a piangere disperatamente.
Un po' per la rabbia, un po' per la tristezza, ero comunque, di nuovo, crollata.

EI :
Come state? Spero bene!❤.
Scusate l'assenza ma sto scrivendo anche un'altra storia che mi impiega molto impegno! (Si chiama "Black Heart." ed è una fanfiction su Draco Malfoy che trovate sul mio profilo se volete leggerla💜) e quindi boh, sto anche impegnata con la scuola e mi rimane davvero poco tempo per scrivere qualcosa❤.
spero comunque che questo capitolo vi sia piaciuto e se è così fatemelo sapere, io ve saluto e ve ringrazio.
-Clelia💜


Reality. ||Michele Merlo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora