Capitolo 53

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🔐 ~All I Want~ 🔐

Ma perchè tutto doveva sempre andare male? Cosa avevo fatto di così cattivo per meritarmi tutto quello che mi stava accadendo?.

***

<<Sam... ci sei?>> mi chiese mia madre dopo un po' di tempo che ero ancora rinchiusa nella mia stanza.
<<Vattene>> risposi solamente seccata.
<<Sam...io...>>
In un lampo mi alzai e spalancai la porta della mia stanza facendola quasi sobbalzare non appena vide quel mio brusco movimento.

Andai nel mio bagno e mi sciacquai il viso.
Una volta uscita, mia madre era sempre lì, appoggiata con la schiena al muro del corridoio di casa ancora scioccata da quel mio movimento.

Mai mi comportavo così quando io e lei litigavamo.

Mi vestì con dei leggins neri ed una felpa dello stesso colore, indossai le mie adidas e sfrecciai di sotto con il mio telefono fra le mani mentre mi mettevo le mie cuffie nelle orecchie.

Selezionai la prima canzone che mi passò sotto agli occhi e partì All i need di Kodaline.

Perfetto, azzeccatissima direi.

<<Sam dove vai!>> mi urlò mia madre dalla soglia delle scale mentre io ero arrivata alla porta di casa.
<<Via>> rispondo subito aprendo la porta e sbattendola con forza chiudendola.

Inizio a correre per tutta Roma.
Non sapevo esattamente dove andare, ma volevo solamente scappare per un'attimo.
E no, non era il classico comportamente da quattordicenne viziata che fa finta di essere stanca con il mondo senza nemmeno conoscerlo.

Io ero stanca del mondo, perchè a soli vent'anni ne avevo passate troppe, e chissá quante altre cose dovevano passare, ma non potevo farcela.
Era giá troppo.

Il divorzio dei miei.
Il trasloco.
L'assenza di mio padre.
La sua malattia.
Mia madre che non voleva assolutamente vederlo nemmeno in punto di morte.
No, non potevo sopportare altro.

Correvo senza fermarmi, con la musica a tutto volume che rimbombava le mie orecchie mentre alcune lacrime rigavano le mie calde guance.
La mia vista iniziò ad appannarsi per via delle lacrime che gonfiaarono i miei occhi in pochissimo tempo.

Con la manica della mia felpa mi asciugai le guance e i miei occhi mentre sfrecciavo via per le strade di Roma.

Arrivai all'uscita della cittá.
Mi guardai attorno, notai che c'era sulla sinistra una stradina che portava in un piccolo paesino.
Guardai meglio e vidi la scritta "Viterbo".

Senza pensarci due volte, attraversai la strada e sfrecciai verso quel piccolo paesino.
In tasca avevo la mia carta di credito, cosa strana dato che io non la portavo mai con me, ma quella volta si, e pensai che fosse un segno del destino.

Dovevo allontanarmi per un po' da tutto quanto.
Da mia madre.
Da mio padre.
Da Mike.
E dai miei amici, anche se loro erano giá lontani da me.

Una volta entrata nella cittá, vidi molte persone camminare nelle piccole piazzette.
Mi colpì in particolare una signora, aveva i capelli ormai bianchi dalla vecchiaia raccolti in una piccola coda.
Era seduta su di una panchina a fissare una foto.

Di tanto in tanto, alzava lo sguardo e fissava tutto quello che la circondava, sorrideva a qualche faccia conosciuta e poi tornava di nuovo a guardare quella foto.
Aveva un vestito blu con dei fiori bianchi, avrei giurato che fossero ortensie.

Ero fatta così io, prestavo attenzione solamente ai particolari di tutto quello che mi circondava.
Ma fui interrotta da quella vista dal mio telefono che non faceva altro che vibrare interrompendo anche la canzone che stavo ascoltando in quel momento.

Era mia madre.

Rifiutai la chiamata e spensi il telefono.

Sapevo benissimo che, una volta averle rifiutato la chiamata, lei avrebbe avvertito Mike e Mike mi avrebbe chiamato.
Ormai consocevo troppo bene mia madre.
Ma io non volevo nessun in quel momento.
Volevo solamente ritrovare me stessa, dato che mi ero persa anni e anni prima.

EHY!.
Come state? Tutto bene? Spero di si❤.
E niente, Sam è scappata di casa, secondo voi cosa succederá?😏😏.
Le cose perfette rose e fiori sapete che a me non sono mai piaciute quindi hihihi aspettatevi di tutto😏.
E boh niente, io ve saluto e ve ringrazio.
-Clelia💜






Reality. ||Michele Merlo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora