Capitolo 15

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💘~Goodbye my lover~💘

<<Ecco... è una lunga storia...>> dissi io alzando gli occhi al cielo e poi posando lo sguardo su Mike che era rimasto sul bagnasciuga a osservare le onde.
Poi ritornai a guardare gli altri che attendevano delle spiegazioni.
Così gli spiegai tutta la storia di M.B e dei messaggi.
Sul viso di Thomas e di quello di Andreas comparì un'innocente sorrisetto sotto i baffi.
<<Che avete adesso voi?>> gli chiesi sbuffando riferendomi a quei sorrisetti.
<<Nulla, nulla, ci fai soltanto tenerezza perché sei proprio ostinata a scoprire chi sia questo M.B>> rispose Andreas sorridendomi.

Io sospirai e poi fissai Riccardo che era intento a parlare sottovoce con Federica.
<<Pensi sia lui?>> mi chiese Thomas a bassa voce.
<<Beh... lui è stato il primo qui a chiamarmi Piccola Sam...>> risposi mettendomi in pari col suo tono di voce.
<<Dai, prima o poi si fará vivo questo M.B... ma non capisco perché tu e Mike abbiate litigato>> disse poi Thomas guardando il suo amico che stavolta si era seduto sul bagnasciuga fissando sempre quelle onde che si infrangevano l'un l'altra.

<<Perché da quel che ho capito, lui sa chi è M.B, ma non vuole dirmelo e non so il perché>> risposi sbuffando e fissando nella stessa direzione di Thomas.
<<Secondo me dovresti andarci e parlarci>> mi invitò lui indicando con la sua testa la direzione di Mike.
<<Oh per favore, per adesso l'ultima cosa che voglio è stare sola con lui e parlargli, è una persona maligna! Prova felicità nel vedere gli altri soffrire e frustrati, non voglio più averci a che fare!>> sbottai io sbuffando.

<<Dai non dire così, Mike ha fatto davvero passi avanti con te, dovresti essere grata...>> cercò di spiegarmi Thomas.
<<No Thom, non sono grata per niente, mi dispiace perché gli ho dato troppa importanza quando invece non se ne meritava per niente da parte mia>> risposi sospirando malinconicamente.
<<Dai Sam, scoprirai chi sará M.B, vedrai>> disse Thomas sorridendomi.

<<Vabbe... ragazzi, si è fatto tardi, io voglio ritornarmene a casa>> dissi alzandomi e mettendomi di spalle al mare prendendo le mie cose.
<<Dove pensi di andare da sola alle due di notte?!>> mi chiese serio uma voce maschile da dietro di me.
Mi girai spaventata e vidi Mike dietro di me.

Ma che udito aveva!.

<<A casa mia>> risposi fredda infilandomi la felpa che avevo preso in camera mia.
<<Da sola non vai, sappilo>> disse lui serio.
<<Ma chi ti credi di essere, mio padre?!>> sbottai io acidamente.
<<Sam, calmati>> disse Andreas alzandosi e facendomi avvicinare a lui.
<<Io faccio quello che voglio>> continuai verso Mike che era rimasto impassibile nella stessa posizione di prima senza muovere un muscolo.

<<Va bene, hai ragione, a me non importa, non sono nessuno per dirti cosa devi fare, ciao Sam>> disse lui arrabbiandosi e sedendosi accanto a Shady che intanto l'aveva fulminato col suo sguardo.
<<Bene, appunto, quindi buonanotte ragazzi>> risposi io in tono quasi aggressivo.
<<Sei sicura di andare da sola?>> mi chiese poi Andreas facendomi girare verso di lui.
<<Si, non ho nove anni>> precisai iniziando a incamminarmi verso l'uscita illuminata da dei faretti di quella spiaggia.

Mentre camminavo, faceva davvero freddo in quella strada silenziosa illuminata da dei faretti di luci fioche che minacciavano di spegnersi da un momento all'altro lasciandomi completamente al buio in mezzo alla strada.

Per essere le due di notte, c'era davvero troppo buio.
Ed io ero lì, a camminare come un'idiota in mezzo alla strada, al buio.

<<Sam...>> disse una voce in lontananza.
Io mi spaventai e iniziai a camminare sempre più veloce.
<<Sam!>> stavolta urlò quella voce iniziando a sentirla sempre più vicina a me.
<<Non mi uccidere ti prego!>> urlai girandomi di scatto impaurita davanti a quel che immaginavo fosse una brutta persona.
<<Idiota sono Mike e anche se mi hai fatto infuriare, non voglio ucciderti>> rispose lui ridacchiando dalla mia buffagine.
<<Perchè sei venuto?>> gli chiesi tornando in me.

<<Se vuoi me ne ritorno dagli altri e ti lascio da sola qui>> disse lui indicandomi la spiaggia dietro di lui mentre faceva qualche passo indietro.
<<No no ti prego ho paura>> risposi io quasi pregandolo.
<<Ti accompagno a casa>> disse poi mettendomi sotto il suo braccio che sembrava un'ala protettrice dalla grandezza e anche dalla piccolezza del mio corpo tenue.

<<Mike... scusami>> dissi poi dopo un po' che camminavamo in silenzio.
<<Scusami tu>> rispose lui.
<<No... scusami tantissimo tu... ma voglio sapere a tutti i costi chi si nasconde dietro quelle semplici iniziali, è davvero importante per me>> dissi ancora sospirando.

Lui non disse nulla, il suo braccio mi attirò di più a se.
<<Davvero preferisci una persona che si nasconde dietro a delle iniziali e che ti manda messaggi carini, piuttosto di una persona reale che potrebbe darti molto di più?>> mi chiese serio sospirando pesantemente.

Che voleva dire con questo?...

Io rimasi in silenzio, immobile, ferma, con il suo braccio protettore sotto la mia spalla.
Mi scansiai per un attimo e lo fissai dritto nei suoi occhi scuri.
<<Mike, che volevi dire con questo?>> gli chiesi stupita.
<<Dico solo che non devi fidarti di persone che magari, nemmemo esistono, si okay, i messaggi carini, ma ci sará un motivo se questa persona non si sia dichiarata subito a te... lasciala perdere Sam... non ne vale la pena>> rispose lui sospirando sull'ultima frase.

<<Per questo sei venuto ad accompagnarmi? Per dirmi che sono un'idiota a credere in qualcuno che forse, importa di me?>> gli chiesi innervosendomi.
<<Sam nemmeno lo conosci!>> rispose lui quasi sgridandomi.
<<Anche se è uno sconosciuto mi tratta meglio di te! A volte gli sconosciuti sono migliori degli amici!>> sputai acida io con le lacrime agli occhi.

Lui rimase immobile, quasi pietrificato da quelle mie parole.
Forse l'avevo ferito, forse gli avevo fatto davvero male.
Ma non mi importava, era solamente la verità.

Continuammo a non dirci nulla, c'era un silenzio assordante in mezzo a quella via buia e silenziosa di Roma.
Poi mi girai dandogli le spalle e iniziai a correre verso casa mia mentre singhiozzavo.
E lo lasciai in mezzo a quella strada tetra.

Mi sentivo una completa idiota.
Forse aveva ragione Mike, avrei dovuto lasciar perdere M.B, avrei dovuto ignorare quei suoi gentili messaggi.
Forse non avrei dovuto nemmeno perderci così tanto tempo.
Forse non avrei dovuto nemmeno ferire Mike.
Ma lui mi ha trattato da sempre male... perchè allora avevo i sensi di colpa se l'avevo fatto io solo una volta?...



SPAZIO AUTRICE :
Ciao pipoool.
Come state? Tutto bene?💘.
Allora, c'è caldo okay?.
Voglio l'inverno😭.
A voi è piaciuto il capitolo?.
Tranquilli che tutto si sistemerá (forse😈).
E boh niente, continua a fare caldo e io voglio morire dentro un congelatore😂.
Ve saluto e ve ringraaaziooo.
-Clelia💜

Reality. ||Michele Merlo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora