Capitolo 46

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~I've got your name tattooed on me~♦

POVS MIKE :

<<Allora... così Thomas se n'è andato>> mi disse Shady riportandomi a fissare un punto preciso della stanza bianca attorno a noi due.
<<Eh? Ah... si>> risposi velocemente.
<<Mik stavo di nuovo sulle nuvole a fissare il vuoto>> mi riprese Shady sbuffando.

<<Scusa... il fatto è che...>>
<<Ti manca>> mi precedette la mia amica dai lunghi ricci capelli neri.
Cercai di sorriderle forzatamente e poi annuì con la testa sbuffando mentre appoggiavo la mia testa all'indietro del grande divanetto sul quale ero disteso.

<<Dai su... sta per finire tutto, mancano poche puntate alla finale>> disse ancora Shady sorridendomi.
<<Lo so... ma sai, magari lei avrá trovato qualcuno decisamente migliore di me e...>>
<<Michele stai scherzando vero?!>> mi chiese allarmandosi Shady.

Shady mai mi chiamava con il mio nome originale, se non per momenti come questi in cui io "blateravo sciocchezze".

<<Non potrá mai sostituirti, e mi pare che te l'ha fatto capire in tutti i modi!>> disse ancora Shady.
<<Si lo so... ma io sono qui, e lei è lì e non so, ho paura di esser giá stato sostituito>> risposi sbuffando e mettendomi le mie mani sopra il mio viso.

<<Ma zitto su, quando vi siete visti si vedeva che non desiderava altro che vederti>> disse Shady dandomi una gomitata sul fianco.
Io la guardai e poi abbassai lo sguardo verso la pelle bianca di quel divano e mi scappò un sorrisetto.
<<Dio quanto era bella quella sera...>> risposi piano quasi per non farmi sentire.

<<Lei vuole che tu sia solamente felice e che insegui il tuo sogno>> affermò poi Shay poggiando la sua mano sopra la mia spalla.
<<Hai ragione... ma io voglio esser felice con lei e inseguire i nostri sogni con lei, solo con lei>> dissi sospirando e alzando i miei occhi verso il soffitto bianco di quel piccolo salotto.

<<E lo farete!>> rispose poi Shady abbracciandomi forte.

POVS SAMANTHA :

stephan :
Ei piccolina ti stai divertendo in queste vacanze? Spero di si perchè subito dopo inizieremo un progetto sensazionale! ;).

Mi svegliò proprio quel messaggio di Stephan dove io non sapevo minimamente come rispondergli.

Si mi stavo divertendo da matti con mio padre che stava per morire e Mike sempre più lontano da me.

Sospirai alzandomi dal divano di casa mia e infilandomi una giacca di pelle per poi uscire di casa e andando verso quella di mio padre.

Non ero riuscita ancora ad andare a trovarlo dopo quel brutto e orribile incontro davanti alle scale di casa mia.

<<Mamma... vado da papá, non aspettarmi per pranzo... e forse nemmeno per cena>> gridai dalla porta di casa che stavo per aprire.
<<Va bene... fai attenzione per strada se ritornerai quando sará buio>> mi rispose di rimando dal piano superiore della casa.

Sospirai e, una volta indossati i miei occhiali da sole neri, uscì per avviarmi alla mia macchina.
Una volta entrata nella vettura, tirai un sospiro lungo e profondo e accesi la radio per distendere i nervi.

Guardacaso, passarono proprio in quel momento "Closer", l'inedito che aveva scritto Mike.
Mi scappò un sorriso e alzai il volume canticchiandola mentre guidavo verso Viterbo, la cittá dove abitava mio padre.

Pensai che fosse stato un segno del destino, mettere quella canzone in un momento come quello.
Sembravo una pazza e una ridicola, ma dopo aver sentito quella canzone, mi sentivo meno sola e anche più carica di prima.

Non appena arrivai davanti alla casa di mio padre, scesi dall'auto e mi avviai verso la sua porta bussando subito dopo.
<<Sam!>> disse mio padre con un sorrisone non appena mi aprì.
<<Ciao papá>> risposi ricambiando leggermente il suo sorriso e abbracciandolo forte.

<<Non sapevo venissi a trovarmi>> disse contento mentre entravamo dentro.
<<Eh nemmeno io, è stata un'idea sul momento>> gli risposi andando insieme a lui verso il salotto.

Ci sedemmo e notai attentamente quella casa.
Mi accorsi che in qualsiasi parte di parete libera, c'erano foto mie di quando ero piccola, e anche qualcuna scattata recentemente.

<<Come stai?>> chiesi dopo qualche attimo di silenzio.
<<Bene Sammy>> mi rispose sorridendomi.
Feci finta di crederci, anche se era ovvio che non stava bene.

Si poteva notare subito la sua pelle, ormai ruvida dalla vecchiaia e sempre più pallida da quella maledetta malattia che lo mangiava vivo ogni giorno.
I suoi occhi erano più scavati dall'ultima volta che l'avevo visto.

Delle timide occhiaie gli stavano spuntando sotto i suoi grandi occhi azzurri.
La sua piccola bocca era secca, quasi mimetizzata dal colore della sua bianca pelle.

<<Allora, come vanno le cose?>> mi chiese interrompendo quel fitto silenzio che si era creato attorno a noi.
<<Bene... Stephan mi ha dato una settimana di vacanze, quindi sto staccando un po' la spina dal lavoro>> risposi guardandolo attentamente.

<<Oh meno male, ti ho vista in televisione in questi ultimi mesi, hai lavorato sempre molto...>> disse poi sospirando mentre continuava a sorridermi.
<<Mh>> risposi solamente.

Dopo quel maledetto divorzio mi ero completamente distaccata da mio padre, e poi, con quella malattia, ero completamente fredda con lui, e non potevo farci proprio nulla.
Volevo che, almeno, con quella maledetta malattia, i miei fossero più uniti, e invece, sembravano solamente più distaccati di prima.

HHHEEELLOO:
Ciao a tutti! Come state? Tutto bene? Spero di si, comunque volevo "augurarvi" (?) buon Halloween😈💀.
Cosa avete fatto ieri sera? (Se avete fatto qualcosa o vi siete drogati di serie tv come me😂✋)
E niente, fatemi sapere se questo capitolo vi è piaciuto, e io ve saluto e ve ringrazio!😈.
-Clelia💜

Reality. ||Michele Merlo||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora