Capitolo 1

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"Ciao Alessandro, sono una ragazza di vent'anni che ha appena scoperto di non stare molto bene. Avrei veramente bisogno di vedere Mario ma non ho idea di come poterlo contattare per questo mi rivolgo a te in cerca di aiuto. Ti prego di non ignorare la mia richiesta. Grazie in anticipo.

Ps. Manderò lo stesso messaggio a tuo fratello, sperando che almeno uno dei due mi risponda.

Con affetto, Silvia. " Invio.

"Ciao Marco, sono una ragazza di vent'anni che ha appena scoperto di non stare molto bene. Avrei veramente bisogno di vedere Mario ma non ho idea di come poterlo contattare per questo mi rivolgo a te in cerca di aiuto. Ti prego di non ignorare la mia richiesta. Grazie in anticipo.

Ps. Manderò lo stesso messaggio a tuo fratello, sperando che almeno uno dei due mi risponda.

Con affetto, Silvia. " Invio.

Ok, ho inviato. E adesso? Mi siedo e aspetto? Che faccio? Cerco di non pensarci perché altrimenti ogni minuto dura un anno.

Si è fatta ora di cena e come tutte le sere mangio con i miei genitori, non c'è molto dialogo ultimamente, la paura regna sovrana ma comunque ho chiesto di fare finta di niente almeno per un po' fino a quando non riesco a capire e a realizzare cosa ne sarà di me. Dopo cena ci mettiamo a guardare la tv e la serata passa abbastanza velocemente. Finito il film vado a mettere il pigiama per poi infilarmi sotto le coperte ma prima di tutto prendo il telefono e controllo in cerca di un messaggio da parte di almeno uno dei gemelli. Negativo. La cosa che mi consola è che il messaggio non risulta neanche visualizzato.

Passano le ore e non riesco a prendere sonno. E se nessuno dei due lo visualizzasse mai? Cerco un'alternativa: mi metto sul primo treno per Verona (casa di Claudio so come raggiungerla), lo aspetto, gli spiego a sommi capi la situazione e mi faccio mettere in contatto con Mario.

Mi sembra un'ottima idea e solo così posso tranquillizzarmi un po' e dormire.

La sveglia suona le sette in punto, spalanco gli occhi e prima di realizzare che giorno è prendo il telefono e controllo i messaggi di Instagram. Ancora nessuna risposta.

Mi collego su internet e cerco un treno per Verona: se entro due giorni non mi rispondono si passa al piano B. Non posso aspettare più di tanto. Mentre si sta caricando la pagina con gli orari dei treni mi arriva una notifica. È lui!

Alessandro: Ciao Silvia, ho parlato con mio fratello. Spero tu non ci stia prendendo in giro come molti hanno già fatto. Noi vogliamo fidarci di te ma la decisione spetta al diretto interessato che al momento non è a casa. Dovrebbe tornare per l'ora di pranzo, gli spiegheremo la situazione e ti contatterò per farti sapere. A presto."

Io: Te ne sono veramente grata, so che qualcuno potrebbe essersi approfittato della scusa "non sto bene", "devo essere operata", ecc. ma non è il mio caso. Posso allegarvi le immagini dei reperti medici ma spero non sia necessario perché sono comunque dati delicati che farò vedere direttamente a lui. Spero in una risposta positiva, se così fosse mi metterò sul primo treno e verrò a trovarvi. Ancora grazie".

Lo sapevo che quei gemelli sono grandi. Ora devo solo aspettare che passi la mattinata.

Non riesco a mangiare grandi cose, il pensiero che in questo momento magari loro stiano parlando mi toglie il fiato e la fame ma devo sforzarmi perché le mie pastiglie vanno prese a stomaco pieno.

Sono le 14:53 quando il mio telefono vibra, sono stesa sul letto e il mio stupore non è misurabile quando la notifica arriva direttamente da lui.

Mario: Ciao Silvia, mi hanno spiegato la situazione e anche io mi voglio fidare di te. Dal tuo profilo sembreresti una brava ragazza, spero non ci deluderai. Ti aspettiamo a Roma, per qualche settimana non ci muoviamo da qui quindi facci sapere quando è più comodo per te venire che ti faccio venire a prendere direttamente dai gemelli dalla stazione. Verrei io stesso ma mi sembra di capire che la situazione è delicata e non vorrei destare sospetti. Un bacio.

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