Capitolo 45

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"Papà" è notte fonda e Silvia sta cercando di svegliare il suo papà

"Mmmmm" risponde al quarto richiamo Mario

"Papà mi scappa la pipì e non mi ricordo dov'è il bagno" in parte è vero, deve davvero fare la pipì, ma sa dov'è il bagno. Non frequenta spesso quella casa ma la conosce. Il fatto è che è una bambina di sei anni e muoversi da sola al buio in una casa che non è la sua la spaventa.

Mario esita qualche istante poi si catapulta fuori del letto, la prende per mano e la accompagna.

"Posso rimanere con te?" gli chiede mentre si sta asciugando le manine, lui le sorride e acconsente con un movimento della testa. Ovviamente non parla, non è neanche mattina, perché dovrebbe farlo se può rispondere muovendosi leggermente?! La prende in braccio e torna in camera da letto, ignaro del fatto che proprio nel suo letto avrebbe trovato Vittorio tra le braccia di Claudio.

Il piccolo si è svegliato con i rumori causati dalla sorellina e, trovandosi da solo in camera, è sgattaiolato nel lettone della camera accanto. Mario lo vede che fa finta di dormire nascondendo un sorriso ma si limita a passargli una mano tra i capelli a mo di carezza, sistema anche Silvia e torna a dormire.

Alle otto i bambini sono svegli nel lettone, Claudio quasi e Mario ovviamente no. Sentono rumori provenire dalle altre stanze e capiscono che i nonni si sono svegliati.

"Andate da nonna se volete, appena si sveglia papà vi raggiungiamo" dice Claudio ai bambini che ormai non ce la facevano più a restare nel letto.

Non se lo fanno ripetere due volte, saltano dal letto e corrono via sbattendo la porta. A questo suono finalmente Mario dà un segno di vita girandosi tra le coperte.

"Ciao nonna" gridano appena entrano in cucina

"Ciao piccoletti, dormito bene? Venite a dare un bacio a nonna"

"Ehi voi, che ci fate già svegli?" dice Sandro entrando in cucina e i bambini corrono a salutare anche lui

"Papà sta ancora dormendo e papà Claudio ci ha detto che se volevamo potevamo venire qua da voi"

"Avete fatto bene" risponde lui

"Volete svegliare zio Lollo?" chiede Velia sottovoce e loro rispondono di sì gridando.

"Nonna adesso vi dà i coperchi delle pentole e voi entrate nella sua stanza e iniziate a sbatterli, ok?"

I bambini scoppiano a ridere, questa non l'avevano mai fatta ma è una bella idea. Prendono i coperchi e si fanno accompagnare dalla nonna vicino alla porta dello zio, la aprono e vedono che lui sta dormendo beatamente. Si avvicinano in punta di piedi al letto e poi iniziano a sbattere i coperchi uno contro l'altro creando un rumore fastidiosissimo. Lorenzo dà un urlo e si ricopre con le coperte fin sopra la testa.

I piccoli lasciano cadere quello che avevano in mano e saltano sul letto per continuare a dar fastidio allo zio che dopo aver finto di dormire li spaventa fingendosi un mostro.

"Ora vi acchiappo" grida buttando via le coperte e gettandosi su di loro per fargli il solletico. Loro prima gridano per lo spavento e poi si mettono a gridare per le risate

"Ahia basta zio basta"

"Mi fa male la pancia per le risate basta ti prego"

"Dovete chiedermi scusa" grida di nuovo lui sorridendo e rispingendoli sul materasso per continuare a solleticargli la pancia

"Scusa scusa scusa" riescono a dire tra le risate.

Quando si stanno per calmare in camera entra Claudio e fa cenno ai bambini di non gridare. Nel silenzio più assoluto raccoglie i coperchi da terra e glieli ridà in mano, invitandoli ad andare a svegliare il loro papà. Ovviamente accettano e qualche secondo dopo stanno saltando sul lettone nuovo battendo i coperchi tra le mani.

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