Capitolo 22

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La prima volta che si sono trovati il mare davanti agli occhi i bambini sono rimasti estasiati. Un'immensità azzurra che li attirava.

Sette del mattino, il sole non troppo forte, la sabbia non scotta, l'acqua fresca, l'aria pulita, pace dei sensi.

In spiaggia non c'è ancora molta gente e ne approfittiamo per occuparne un bel pezzo. Piantiamo due ombrelloni per avere ombra a sufficienza.

I bambini non sono molto contenti della sabbia, abbiamo provato a fargli appoggiare i piedini ma li tirano sopra e si arrampicano sulle braccia per scappare. In compenso adorano l'acqua. Se ne stanno nei loro salvagente sbattendo i piedini e sorprendendosi quando riescono a muoversi da soli.

Appena sono venuti a contatto con l'acqua fresca hanno fatto una faccia buffissima. Li tenevamo con una mano sotto al culetto e l'altra agganciata al loro petto. Li abbiamo dondolati a mo di altalena e ci hanno preso gusto. Quando poi li abbiamo presi in braccio spingevano perché li mettessimo giù, abbiamo gonfiato i salvagente e fatto il primo bagnetto.

Dopo un po' decidiamo di goderci al massimo quel momento e portiamo fuori quei gonfiabili che non ci facevano stare a contatto con i bambini.

"Ma quanto è bravo questo pesciolino?" dice Mario a Vittorio tenendolo dietro la schiena e facendolo galleggiare. Si divertono a sbattere i piedini e creare gli schizzi, ridendo poi delle facce buffe del loro papà.

"Guarda questa sirenetta invece papà"

Sto per immergere la piccola completamente sott'acqua per qualche frazione di secondo. Quando Mario si accorge di quello che sto per fare prova a fermarmi ma, troppo tardi. Mi ammazzerà.

Quando faccio tornare su la bambina spalanca occhi e bocca e poi si mette a ridere contenta sbattendo gambe e braccia, al contrario di Mario che ha perso dieci anni di vita.

"S-Silvia ma che fai?" mi chiede pietrificato appena si assicura che la bambina sta bene.

"Mario tranquillo, non sono un'incosciente. Pensi che farei qualcosa di pericoloso per la bambina di proposito?!"

"Stava per annegare!"

"Non è stata giù neanche un secondo, guarda" gli faccio vedere la bambina. "Si fa di proposito per pulire il nasino" e infatti sotto al naso ha un po' di muco. "Fallo anche con lui dai!"

"Non ci penso proprio"

Avvolti nell'accappatoio i bambini sono seduti sul grande telo sotto l'ombrellone, hanno pianto per non uscire dall'acqua ma poi si sono lasciati coccolare.

"Chi di voi due ha fame?" chiedo ai piccoli che mi guardano e seguono ogni mio movimento.

"Chi vuole assaggiare la frutta per la prima volta?" chiede Mario entusiasta. "Oggi assaggiamo la pera piccoli. Queste pere le ha raccolte ieri il nonno e stamattina la vostra nonna le ha grattugiate solo per voi!" racconta Mario e lo guardano curiosi con i loro occhioni neri neri.

Un cucchiaio io e un cucchiaino lui li imbocchiamo. Vittorio gradisce subito, si lecca i musetti e apre di nuovo la bocca chiedendone altro. Silvia è più schizzinosa, sputa il primo cucchiaino e chiude la bocca.

"È buona la pera amore" prova a convincerla Mario "Guarda, la mangia anche papà" e si mette in bocca un po' di quel macinato di pera. Poi riprova a fargliela mangiare e inizia sporcandole un po' le labbra, lei lecca e sembra soddisfatta. "Bravissima cucciola!" esclama felice. Ormai ha imparato tutte le varie tecniche da usare nei diversi momenti con i bambini.

Dopo la merenda, giocano con qualche formina per la sabbia che però non li incuriosisce più di tanto e iniziano a strofinarsi gli occhi con le manine.

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