"Papà?"
Ogni volta che Silvia chiama Mario in quel modo, con quell'intonazione, sta per sparare qualcosa, qualche dubbio, qualche domanda esistenziale tipica di una bambina di sei anni. Vittorio è più tranquillo per quest'aspetto, in quanto maschietto è più semplice: scuola, pallone, televisione e tutto va bene.
Silvia no, lei non si accontenta così facilmente, lei vuole sapere, è curiosa e spesso rivolge domande che lasciano spiazzati i suoi papà, tanto che si devono fermare per pensarci bene prima di rispondere perché quella mocciosa poi ricorda tutto e quindi ogni cosa che le dicono potrebbe ritorcersi contro di loro.
Ecco perché ogni volta che usa quell'intonazione Mario prega affinché il pensiero che sta passando per la testa di sua figlia sia qualcosa di semplice. Per questa volta gli è andata bene.
"Dimmi amore"
"Facciamo una diretta?" Mario quasi si strozza per quello che ha appena sentito, respira, manda giù il boccone e risponde
"Una diretta?"
"Sì, una diretta. Noi parliamo e la gente ci guarda"
"So cos'è una diretta amore ma da dove t'è venuta mo?"
"Martina ha detto che lei l'ha fatta ieri con sua sorella e tutte le amiche di sua sorella mandavano i cuori"
Claudio non ha ancora commentato, sta per scoppiare a ridere per l'espressione di Mario che vorrebbe sbattere la testa da qualche parte.
"Ti giuro che la porto a scuola la mattina e non al club delle pettegole, aspetto anche che entrino seguendo la maestra" si rivolge a Claudio che dopo queste parole non si trattiene più e ride come un matto.
"Allora la facciamo? Se vuoi vado a prenderlo io il tuo telefono" continua la bambina facendo labbruccio, Mario non sa cosa rispondere, vorrebbe dire che non è il momento e che non è d'accordo ma purtroppo ha guardato in faccia sua figlia mentre glielo chiedeva e ormai è troppo tardi.
"Facciamo così" interviene Claudio, la sua salvezza, "Pensiamo a qualcosa di bello e simpatico e poi facciamo una diretta, ok? Una volta con papà abbiamo fatto una diretta e abbiamo cantato, in un'altra stavamo in costume da bagno anche se faceva freddo. Pensiamo a qualcosa di divertente e poi la facciamo, promesso"
"Promesso davvero?"
"Promesso davvero"
Per oggi l'hanno scampata.
*****
Primo colloquio con i genitori
"Cla, vero che vieni anche tu stasera?" pronuncia Mario appena sveglio e con gli occhi semiaperti.
"Dove Mario?"
"Dai non fare lo scemo, c'è l'incontro con le maestre stasera"
"Ah, già. Cavolo me ne ero scordato" la delusione sul volto di Mario è incommentabile, già che ha parlato appena sveglio è tanto, questa batosta non la meritava.
"Ho detto a Matteo che lo accompagno-" sta continuando Claudio
"Chi è Matteo?" Mario sta per esplodere, si sta infuriando di prima mattina, il che è quasi come mettere un toro affamato in una stanza tutta rossa; non va bene che non lo accompagni e soprattutto non va bene che accompagni qualcun altro. Dove poi?
"Il vocalist del Mucca" risponde Claudio, mettendosi poi a ridere.
Ha preso in giro il suo compagno anche questa volta.
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Momenti nostri
FanfictionNon riuscendo più ad immaginarli diversamente e non riuscendo a tenere a bada i pensieri che mi passano per la testa ho deciso di buttarli giù e condividerli. La storia è frutto di fantasia, soprattutto la parte iniziale ma comunque si è quasi scri...