Il tempo vola e fare i genitori è diventato sempre più spassoso, soprattutto per quei due che spesso dimostrano di essere più infantili dei bambini che hanno ormai tre anni.
Hanno fatto tante conquiste, scoperto tante parole, iniziato a mangiare quasi soli riempiendosi puntualmente di sugo dalla testa ai piedi. Le soddisfazioni però sono tante, vederli che mettono a posto i loro giochini quando glielo dice la testa, vederli prendere le matite in mano per scarabocchiare qualcosa, sia un foglio, un quaderno o una parete non importa.
Hanno capito che per ottenere qualsiasi cosa devono urlare "Papà" e puntualmente tutti e due arrivano in pochi secondi.
Generalmente Claudio la mattina è al bar e quindi Mario è tutto per i bambini, giocano e ridono a più non posso. Ormai sgambettano dappertutto e ovviamente non manca mai un pallone in casa, formato miniatura.
"Questo piccolo campione da grande giocherà nella Lazio" e con questa scusa lo deve allenare già da ora, dice lui.
"Fozza lassio" grida il piccolo, facendo inorgoglire suo padre che puntualmente lo prende in braccio e lo sbaciucchia tutto.
A pranzo mangiamo tutti e cinque insieme.
Qualche giorno fa Mario era alquanto strano fino a quando ha ceduto alla richiesta di Claudio di fargli sapere cosa avesse e
"Mi hanno invitato a Verissimo per parlare della mia storia, dei bambini, di noi" ha sputato fuori tutto in una volta lasciandoci un po' spiazzati.
"E non ci vai?!" chiede Claudio.
"Non ho ancora deciso"
"Vai e spiega una volta per tutte la situazione e così ti lasceranno in pace" gli aveva suggerito il suo compagno.
Alla fine aveva accettato.
"Piccoli mi raccomando fate i bravi, non fate arrabbiare la mamma e neanche papà Claudio. Papà torna a casa stasera tardi quando voi fate la nanna"
"Mario non resteranno soli, stai tranquillo. Non si accorgeranno neanche della tua assenza" ma forse Claudio queste ultime parole avrebbe potuto risparmiarle perché non hanno fatto altro che far salire ancora più ansia a Mario
"Vuoi dire che basta una giornata perché si scordino di me?" ha chiesto in un mix di spavento e fastidio
"No, sto solo dicendo che staranno bene con noi"
Io sono in ospedale da qualche giorno e dovrò guardare la puntata in tv da qui anche se so già cosa accade.
"Facciamo entrare Mario Serpa" lo ha annunciato la presentatrice gridando il suo nome e prolungando la 'a' finale per qualche secondo.
"Buonasera e grazie a tutti, stavolta so stato più attento" ha esordito Mario alludendo alla volta precedente in cui stava per cadere dalle scale.
"Allora Mario, ti vedo bene" inizia lei diretta.
"Sto bene, non potrei stare meglio" risponde fiero, con gli occhi luccicanti.
"Ci siamo lasciati la scorsa volta dicendo che hai solo bisogno d'affetto ma mi sembra di aver capito che questo affetto lo hai trovato"
"L'ho trovato, l'ho trovato. Ho due gioielli che mi danno tutto quello di cui ho bisogno, tre dai" sorride
"Ti abbiam visto con questi bambini ma, domanda del secolo, da dove li hai tirati fuori?" chiede lei, sapendo che sono comunque figli suoi ma vuole fare la simpatica. Mario sforza una finta risata.
"Questi bambini come tutti i bambini del mondo sono venuti fuori da una mamma e da un papà, che in questo caso sono io"
"Quindi sei il papà biologico" continua lei
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Momenti nostri
FanfictionNon riuscendo più ad immaginarli diversamente e non riuscendo a tenere a bada i pensieri che mi passano per la testa ho deciso di buttarli giù e condividerli. La storia è frutto di fantasia, soprattutto la parte iniziale ma comunque si è quasi scri...