Giugno
Oggi Mario è particolarmente nervoso e non ho ancora capito il perché. Tra poco arriverà Claudio e spero che almeno la sua presenza lo faccia tornare sereno.
"Ciao piccoli, lo zio vi ha portato un regalino" va a salutare i bambini e lascia a me una busta colorata.
"Vedi se vanno bene, dovrebbero essere della giusta misura" dà un bacio ai bambini che stanno tranquilli nelle loro sdraiette "L'estate è alle porte, siete pronti cuccioli?" solletica i bambini che iniziano a ridere.
Mario si avvicina infastidito e insieme apriamo le bustine. Era tanto tempo che non aveva quest'aria; pensandoci bene, raramente l'ho visto così.
"Ma sono bellissimi, grazie Clà" lo ringrazio felice.
Sono due costumini da bagno, un mini boxer azzurro con i pesciolini per Vittorio e una mini mutandina rosa con le frange per Silvia.
"Piccoli, ringraziate lo zio! Adesso possiamo andare a mare"
"Clà puoi venire un attimo di là?" lo invita Mario serio.
Si allontanano e io mi avvicino ai bambini. Riesco a sentire quello che dicono perché non parlano a bassa voce.
"Clà che stai facendo?"
"Non capisco Mario"
"Credo che sia meglio che tu torni a Verona. Ti stai rovinando la vita. Un anno fa eravamo in Salento e tu eri già tutto abbronzato, il più abbronzato di tutti e adesso guardati, sei quasi pallido"
"Mario che stai dicendo?" la voce di Claudio è tremolante.
"Sto dicendo che è meglio se non torni più. Torna a Verona, torna a fare la tua vita di sempre. Casa, Urban, discoteche e vacanze" Mario alza il tono di voce.
Che stai facendo Mario, adesso vengo e ti prendo a schiaffi.
"Mario non sono più un ragazzino. Io vengo qua con piacere, non mi interessa essere il più abbronzato, mi piace stare con i tuoi figli"
"Stai rinunciando al divertimento per dei bambini che non sono neanche tuoi. Vattene e non tornare."
Silenzio.
Gelo.
"Fai ancora in tempo a riprendere la tua vita, nel giro di qualche mese i bambini non si ricorderanno più di te!" parole cattive, pugnalate nel petto di Claudio.
Perché Mario?
"Mario ma io voglio bene a quei bambini, un bene dell'anima"
"Anche loro vogliono bene a te. Ma è meglio che tu vai via. Non sei costretto a rinunciare alla bella vita. Non sono figli tuoi" queste parole mi fanno gelare, non oso immaginare come si senta Claudio in questo momento.
Decido di intervenire prima che sia troppo tardi.
"Mario ma che stai dicendo?" chiedo incredula.
"Non ti immischiare Silvia, non sono fatti che ti riguardano"
"Invece io mi immischio eccome!" alzo la voce. "Ti rendi conto di quello che stai facendo? Ti rendi conto che stai per rovinare tutto?" mi avvicino ma lui non mi guarda.
"Guardami Mario. Che stai dicendo?"
"Sto dicendo che deve andare via. Non lo voglio qua con i miei figli!" è arrabbiato.
"Mario io non ti capisco proprio. Pensi che io sia stupida? Pensi che io non mi sia accorta di quello che provi per lui?" abbassa lo sguardo. "Vi ho visti innamorare la prima volta attraverso uno schermo e mi sono innamorata del vostro amore. Vi ho visti crescere insieme, cambiare. Vi ho visti rovinare tutto e distruggervi a vicenda senza che potessi fare niente. Ma adesso che tutto stava andando bene, che stai facendo? Perché devi rovinarlo?"
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Momenti nostri
FanfictionNon riuscendo più ad immaginarli diversamente e non riuscendo a tenere a bada i pensieri che mi passano per la testa ho deciso di buttarli giù e condividerli. La storia è frutto di fantasia, soprattutto la parte iniziale ma comunque si è quasi scri...