Capitolo 23

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Abbiamo battezzato i bambini il giorno del loro compleanno, il 17 novembre. Erano super teneri con quei vestitini bianchi, due angioletti. I padrini erano Claudio, ovviamente, Stefania, Valentina e Dafne.

Claudio come unico maschio è stato scelto appositamente, affinché possa essere solo lui la seconda figura paterna e poi tre ragazze perché tra qualche anno avranno bisogno di una figura femminile molto importante per loro e tre è meglio di uno.

La prima volta che i bambini hanno visto Dafne è stato un po' un trauma per loro, si sono spaventati a vederla così esuberante ma poi con la sua simpatia è riuscita a farsi voler bene anche da loro, moderando un po' i modi.

"A belli de zia! Venite qua che ve do un bacio quanto tutta New York" è stata la prima cosa che ha urlato quando li ha visti e questo ha scatenato in loro delle urla isteriche che siamo riusciti a calmare subito dopo.

La festa poi è proseguita abbastanza bene. Sono venuti i miei parenti e la famiglia di Mario. All'inizio regnava l'imbarazzo e anche un po' di rabbia della sua famiglia nei confronti di Claudio ma poi si sono tranquillizzati vedendolo avere a che fare con i bambini e vedendo che i bambini lo adorano. Pian piano ameranno anche lui.

I giorni passano in fretta e i bambini crescono a vista d'occhio. L'altro giorno Mario ha avuto un risveglio un po' insolito. Lui e Claudio stavano dormendo con i bambini in mezzo quando Mario ad un certo punto si è sentito un po' bagnato sul naso.

"Cla non è il momento per queste cose, ci sono i bambini" ha pronunciato con la voce ancora impastata di sonno e gli occhi chiusi. Non ricevendo una risposta ha iniziato ad aprire un occhio e ha sentito la risata di Silvia che stava seduta accanto alla sua testa con qualche bava sulla bocca.

"E tu che ci fai qui?" si è seduto nel letto e ha messo la piccola tra le gambe, solo dopo si è accorto che Claudio dormiva ancora e che la bambina si era avvicinata a lui da sola. Claudio era dall'altra parte del letto con la mano sulla schiena di Vittorio e dormivano tranquillamente.

"Claudio svegliati" e dall'altra parte nessuna risposta. "Claaa!" inizia a percuoterlo e quello emette qualche verso.

"Claudio ti vuoi svegliare? Silvia ha camminato!"

"Che cosa hai detto?" si sveglia tutto ad un tratto e quasi salta in piedi nel letto.

"Sì. Si è mossa da sola. Mi sono sentito bagnato in faccia, ho aperto gli occhi e lei era seduta davanti a me!" spiega Mario.

"M-ma è una cosa bellissima!" esulta Claudio "Brava principessa" la prende in braccio e la fa volare scatenando le sue risate e provocando il pianto di Vittorio che è stato svegliato abbastanza bruscamente.

Mario prende il piccolo e prova a calmarlo.

"No amore non piangere, c'è papà qua. Cattivo Claudio!" lo consola Mario avvicinandosi a Claudio e facendo finta di picchiarlo. Solo a questo punto il piccolo smette di piangere e inizia a ridere.

"Ti piace se lo picchio eh?" e continua a dargli degli schiaffetti sulla schiena con il piccolo che continua a ridere a crepapelle.

"Ah sì?" Claudio lo guarda infastidito per scherzo "Proviamo anche il contrario allora" e hanno iniziato a fare una mini guerra incoraggiati dalle risate dei bambini.

Sentendo tutti questi rumori sono entrata in quella che un tempo era la mia stanza e ho trovato i bambini seduti sul letto e quei due che stavano tipo bisticciando per farli ridere.

"Che succede?" chiedo, anche io ridendo e gustandomi quella scena.

Quando mi vedono i bambini smettono di ridere e mi sorridono. Vittorio allunga le braccia per essere preso e Silvia invece butta le manine sul letto, alza in culetto e inizia a gattonare per venirmi incontro.

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