"Allora non si è dimenticata di noi"
Mario rimane scioccato da quelle parole, è una pugnalata, si sente deluso da sè, come se lui stesso non fosse stato abbastanza per i suoi figli, tanto che hanno pensato di essere dimenticati dalla mamma."Non lo devi mai pensare, non lo dovete mai pensare. Mai mai" scandisce bene "Sapete che la mamma vi pensa in ogni istante, solo che non può farvelo sapere"
"L'ha scritta proprio lei questa?" Chiede Silvia
"Sì amore"
"Quindi questa è la sua scrittura?" Sorride, guardando bene quella lettera.
Sapere che quella è, era, la sua calligrafia rende tutto più reale. Davvero lei ha tenuto quello stesso foglio in mano anni prima, è proprio lei che ha preso una penna in mano e ha scritto quelle parole.
Qualche sbavatura qua e là, segno che davvero le sue mani abbiano strofinato su quel foglio, su quelle parole."Papi leggi tu che sei più bravo e più veloce"
"Sì così sembra un po' che ce la legge lei"
Mario prende in mano la lettera che gli porge sua figlia prima che questa si sistemi poi tra le sue gambe. Vittorio fa lo stesso, sistemandosi su Claudio prima di appoggiarsi con la schiena sul suo petto. Claudio tiene la lettera davanti al piccolo con una mano e con l'altra gli accarezza i capelli, morbidi e spettinati come quelli del suo papà. Di tanto in tanto gli lascia qualche bacio tra i capelli e inspira a pieni polmoni per inebriarsi del suo profumo, adora il profumo di bambino, soprattutto di bambino appena sveglio. È un profumo che sa di innocenza, di buono, di tenero, di caldo, di coccole.Mario inizia a leggere
"Ciao piccoli miei,
Come state? Io sto bene qui, se non fosse che mi mancate tanto in ogni momento.
La mamma vi pensa sempre.
Ve la ricordate la mia costellazione? È davvero bello qui, riesco sempre a vedervi e ogni sera vi mando il bacio della buonanotte.
Siete diventati grandi ormai e ogni giorno sempre più belli.
Avete iniziato la scuola e io sono sicura che siete bravissimi.
Vi va se ogni tanto vi scrivo qualche lettera?
Oggi è Natale, vero? Babbo Natale vi ha portato tutto quello che avevate chiesto? Penso proprio di sì.
Quando avevo la vostra età, il giorno di Natale mi svegliavo sempre prestissimo e correvo in salotto dove c'era l'albero e proprio lì sotto ci trovavo i regali. Poi andavo in cucina a vedere se Babbo Natale era sceso dal camino e infatti era così perché trovavo tutta la cenere che era svolazzata e poi quel golosone mangiava sempre i biscotti che gli mettevo. Io volevo anche mettere un bicchiere di latte ma nonno Antonio, il mio papà, mi diceva sempre che Babbo Natale forse preferiva un bicchiere di vino perché fuori fa freddo e con il vino si sarebbe riscaldato. Io avevo paura che si ubriacasse ma papà diceva che quasi nessuno conosce questo segreto quindi quasi nessuno mette il vino per Babbo Natale, tutti mettono il latte. Però quando Babbo Natale passava da casa nostra si poteva scaldare e riprendere energia per continuare il giro. In effetti gradiva sempre, infatti accanto al piattino con i biscotti mi lasciava un cioccolatino per ringraziarmi.
Dopo che mangiavo il cioccolatino andavo a svegliare mamma e papà e iniziavo a saltare sul letto fino a che non si svegliavano.
Poi di solito a pranzo mangiavamo da nonna Lucia, la mamma di nonno Antonio. Era bravissima a cucinare, preparava di tutto. E poi era bravissima soprattutto a fare i dolci, faceva a posta per me una torta buonissima con la crema al cioccolato e ricoperta di pasta di mandorle. Mi sta venendo l'acquolina in bocca.
Dopo pranzo andavamo sempre a fare una passeggiata al mare, anche se c'era il vento, perché io volevo fare i giri sulle giostre.
La notte del 31 dicembre invece si stava a casa nostra, venivano tutti i parenti e dopo cena giocavamo a carte. Il mio gioco preferito era Mercante in fiera e io a tutti i costi volevo avere la carta del lattante; lo zio Totò vendeva le carte e faceva sempre ridere tutti con i suoi modi di fare. Era un tipo davvero curioso, ti faceva sempre ridere e aveva una pancia grandissima, quanto quella di Babbo Natale e io non riuscivo mai ad abbracciarlo tutto perché le mia braccia erano troppo corte.
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Momenti nostri
FanfictionNon riuscendo più ad immaginarli diversamente e non riuscendo a tenere a bada i pensieri che mi passano per la testa ho deciso di buttarli giù e condividerli. La storia è frutto di fantasia, soprattutto la parte iniziale ma comunque si è quasi scri...