Capitolo 4

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Firmo il contratto e stasera si festeggia da me.

"Per ricambiare il favore che mi dovevi stasera mi dovrai riaccompagnare a casa nonostante io sia ubriaco fradicio"

"Va bene Ale, mi assicurerò che tu stia a letto prima di tornare a casa mia"

Mi aiutano a sistemare la mia roba in quella che sarà la mia nuova casa e li invito a festeggiare da me.

"Ai miei amici di giù di solito per festeggiare basta che ci sia birra a sufficienza, qui non so come funziona. Non conosco ancora nessuno oltre a voi, per questa sera e per questa mini festa accontentatevi di un una pizza, birra e spumante!" dico quando anche l'ultima cosa è sistemata al suo posto.

"Va bene, per questa volta ce la facciamo bastà. Domani provvediamo ad allargare le conoscenze"

Tutti i bicchieri in aria: "A questa nuova avventura". Brindiamo tutti insieme a questa nuova vita, sperando che vada tutto secondo i piani.

Come promesso ricambio il favore, Alessandro è solo un po' allegro ma lo accompagno lo stesso, sono solo dieci passi, cinque per arrivare davanti alla loro porta di casa e cinque per arrivare alla porta della sua stanza.

Il mattino seguente mi bussano alla porta tutti e tre già svegli e arzilli

"Ancora in pigiama? Vatte a vestì che dobbiamo fa un sacco de cose!" mi sorride Mario.

Sono le 10:07 e stiamo uscendo tutti insieme. Non mi dicono dove andiamo. Riconosco la macchina dei gemelli e infatti ci entriamo. "Nella mia non ci saremmo stati tutti e quattro e poi se ci vedono penseranno che sei una loro amica o parente e nessuno avrà modo di sospettare nulla" mi dice Mario e mi fa l'occhiolino. È seduto dietro, accanto a me, mentre gli altri due sono seduti avanti.

Ci accostiamo ad un palazzo e riesco a riconoscere Valentina che si sta sbracciando per farsi vedere. È proprio da lei che ci avviciniamo e salta in macchina accanto a me. "Prima conoscenza!" esclama Mario.

"Ciao amori!" grida e sorride "Piacere io sono Valentina, so tutto quello che devo sapere su di te e già mi piaci. Saremo grandi amiche!" mi dice sorridendo e mi porge la mano.

Facciamo colazione in un bar non molto distante da là e chiacchieriamo tranquillamente quando ad un certo punto "Sarò felicissima di diventare zia" esclama Valentina prima di ricevere una gomitata da Mario "Vale è ancora presto per parlare in questo modo!" la rimprovera ma ha gli occhi che sorridono. Valentina fa un'espressione triste e aggiunge "Parlavo in generale. Sarei felicissima a diventare zia, perché vuoi stare sempre al centro dell'attenzione signor Serpa?" e gli dà una pacca sulla spalla, poi si gira verso di me mi fa l'occhiolino.

Finita la colazione la riaccompagniamo a casa, ci salutiamo ma prima che scenda dalla macchina la trattengo un attimo "Sarò felicissima di renderti zia!" le sussurro all'orecchio.

I gemelli lasciano me e Mario vicino al nostro palazzo, wow, il nostro palazzo, penso tra me e me, loro vanno a lavoro e io lui proseguiamo i nostri giri, questa volta con la sua macchina.

"Ho pensato che avrai bisogno di un dottore e probabilmente anche di un ginecologo" inizia Mario. Ci avevo pensato anche io e infatti avevo fatto delle ricerche al riguardo ma sapere che anche lui si sia preoccupato per me mi riempie di tenerezza. Sarai un papà bravissimo Mario Serpa.

"Il mio dottore è giovane e molto bravo possiamo andare da lui" continua. Acconsento. "Per quanto riguarda il ginecologo non me ne intendo molto, posso chiedere a qualche mia amica. Hai qualche preferenza? Uomo o donna?" Mi chiede imbarazzato ea questo punto intervengo.

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